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Vita di città

Sottopasso via De Robertis, il sindaco rassicura il comitato di quartiere

Bottaro: «Abbiamo fatto tutto il necessario, manca all'appello la Telecom»

«Sulla questione del sottopasso ferroviario di via De Robertis e, più nello specifico, sulle operazioni di spostamento dei sottoservizi, l'Amministrazione si è adoperata da subito ed in maniera incisiva e costante». Amedeo Bottaro, sindaco di Trani, risponde alle preoccupazioni sollevate dal comitato di quartiere Stadio. Il primo cittadino, che si sta occupando in prima persona della delicata questione, evidenzia tutte le iniziative adottate per giungere alla risoluzione delle problematiche relative al progetto per la riorganizzazione dei sottoservizi lungo via de Robertis e via Togliatti in previsione della realizzazione del sottovia ferroviario che sarà a cura di Rfi.

«Dal giorno del mio insediamento ho adottato - garantisce - tutti gli atti per consentire il rapido avvio delle successive fasi progettuali dovendo colmare un gravissimo limite di partenza: in passato mai nessuna amministrazione aveva chiesto agli Enti coinvolti di pronunciarsi nel merito. In assenza di documentazione, abbiamo recuperato il tempo perduto, svolgendo un ruolo di regia operativa fra tutti i soggetti a vario titolo interessati. Abbiamo convocato ed incontrato i rappresentanti di Rfi, Amet, Telecom, 2 I Rete Gas ed Acquedotto due volte ad ottobre del 2015 ed una volta a novembre del 2015. A seguito di questi incontri, il 2 dicembre scorso abbiamo trasmesso la bozza di progetto discussa ed approvata dai vari Enti al fine di ricevere, dalla direzione tecnica standard infrastruttura civile e sperimentale di Rfi, il parere di ammissibilità delle soluzioni progettuali inerenti lo spostamento dei sottoservizi».

Inoltre Bottaro precisa che «l 14 dicembre Rfi ci ha comunicato l'ammissibilità e l'idoneità delle soluzioni proposte. In un mese (20 gennaio 2016) i progettisti hanno rielaborato e trasmesso il progetto definitivo per lo spostamento dei sottoservizi. L'Amministrazione non si è limitata alla semplice trasmissione conoscitiva. Al contrario, ha invitato gli Enti interessati (Amet, Telecom, 2 I Rete Gas ed Acquedotto) ad una formale approvazione, fissando delle scadenze perentorie ed evidenziando come non sarebbero stati tollerati ritardi ingiustificati. Amet ha riscontrato la nostra istanza l'1 marzo, il giorno dopo è pervenuto il nullaosta di 2 I Rete Gas, il 22 marzo quello di Acquedotto Pugliese. All'appello manca ancora Telecom, già diffidata. Non appena - conclude - giungerà la comunicazione dell'ultimo ente interessato, sottoporremo il progetto, condiviso nella sua interezza, al comitato ed alla città tutta, per le definitive determinazioni».
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