Attualità
Sottopasso Via Martiri di Palermo: il potenziamento non impedisce la chiusura
Ferrante via social: «La pioggia era troppa, la chiusura del varco era necessaria»
Trani - lunedì 19 agosto 2024
17.40
Ancora una volta per la città di Trani "pioggia" resta sinonimo di "disagi" e, purtroppo, neanche tanto piccoli.
Ad intervenire sulla questione lo ha fatto, via Facebook, il vicesindaco Ferrante: "Nel primo pomeriggio nella nostra città è stato registrato un livello di criticità idrogeologica arancione. In tutti i Comuni si sono registrati problemi di allagamenti. La nostra attenzione era rivolta al sottopasso di via Martiri di Palermo, recentemente interessato da lavori di potenziamento della parte impiantistica. In mattinata Amiu era intervenuta per la pulizia della strada dagli aghi di pino e, nel momento di maggiore intensità delle precipitazioni, al contrario del passato, l'impianto ha tenuto. La pioggia è stata però troppa ed alla fine era inevitabile la chiusura del varco. Ma - ripeto - i livelli d'acqua accumulatasi nella zona del sottopasso sono stati molto al di sotto delle precedenti volte e la situazione è tornata alla normalità in poco tempo" questo il suo messaggio.
Si riapre, ancora una volta, la celebre questione del "sottopasso di via Martiri di Palermo", al quale in passato ci si era rivolti anche come "piscina comunale improvvisata o a cielo aperto" tanto per intendersi.
Il sottopasso, come dice anche Ferrante stesso, sarebbe stato infatti sottoposto a lavori di potenziamento della parte impiantistica, tuttavia, data l'eccessiva quantità della precipitazione, si è resa inevitabile la chiusura del varco. Ma allora la domanda che sorge è: come comprende a quale livello una struttura tiene o cede? E soprattutto come effettuare un potenziamento che resista, consentendo l'uso del passaggio, anche quando le condizioni sono così critiche?
Potenziamento sicuramente utile, avrebbe infatti permesso di ripristinare rapidamente la situazione e di tenere i livelli d'acqua accumulatasi al di sotto delle precedenti volte, ma duole dire forse non abbastanza da impedire il panico: come già raccontato, infatti, una giovane che transitava con la sua auto è rimasta bloccata dalle acque, salvata poi dalla polizia locale.
Da aggiungere al già amaro quadro sono anche le situazioni di altre vie della città, dove disagi e allagamenti, se pur minori, non sarebbero affatto mancati.
Ad intervenire sulla questione lo ha fatto, via Facebook, il vicesindaco Ferrante: "Nel primo pomeriggio nella nostra città è stato registrato un livello di criticità idrogeologica arancione. In tutti i Comuni si sono registrati problemi di allagamenti. La nostra attenzione era rivolta al sottopasso di via Martiri di Palermo, recentemente interessato da lavori di potenziamento della parte impiantistica. In mattinata Amiu era intervenuta per la pulizia della strada dagli aghi di pino e, nel momento di maggiore intensità delle precipitazioni, al contrario del passato, l'impianto ha tenuto. La pioggia è stata però troppa ed alla fine era inevitabile la chiusura del varco. Ma - ripeto - i livelli d'acqua accumulatasi nella zona del sottopasso sono stati molto al di sotto delle precedenti volte e la situazione è tornata alla normalità in poco tempo" questo il suo messaggio.
Si riapre, ancora una volta, la celebre questione del "sottopasso di via Martiri di Palermo", al quale in passato ci si era rivolti anche come "piscina comunale improvvisata o a cielo aperto" tanto per intendersi.
Il sottopasso, come dice anche Ferrante stesso, sarebbe stato infatti sottoposto a lavori di potenziamento della parte impiantistica, tuttavia, data l'eccessiva quantità della precipitazione, si è resa inevitabile la chiusura del varco. Ma allora la domanda che sorge è: come comprende a quale livello una struttura tiene o cede? E soprattutto come effettuare un potenziamento che resista, consentendo l'uso del passaggio, anche quando le condizioni sono così critiche?
Potenziamento sicuramente utile, avrebbe infatti permesso di ripristinare rapidamente la situazione e di tenere i livelli d'acqua accumulatasi al di sotto delle precedenti volte, ma duole dire forse non abbastanza da impedire il panico: come già raccontato, infatti, una giovane che transitava con la sua auto è rimasta bloccata dalle acque, salvata poi dalla polizia locale.
Da aggiungere al già amaro quadro sono anche le situazioni di altre vie della città, dove disagi e allagamenti, se pur minori, non sarebbero affatto mancati.