Associazioni
Speciale terremoto in Abruzzo: per non dimenticare
Il racconto dei volontari tranesi. Le foto del disastro
Trani - martedì 14 aprile 2009
Il dramma dell'Abruzzo ha scosso tutti. Nessuno è rimasto insensibile al flagello delle popolazioni della provincia de L'Aquila, tremendamente colpite da un fenomeno tanto improvviso quanto devastante come il terremoto. Pochi secondi e la vita di migliaia di persone è cambiata. Per sempre. Ad emergenza terminata, la priorità diventa non dimenticare. Perché è quello che accade sempre nel nostro Paese, capace di emozionarsi ed essere unito in momenti di tragedia come questa ma poi troppo solerte nel voltar pagina.
L'Italia intera si è stretta intorno alle popolazioni abruzzesi nei giorni sucessivi al terremoto. Tantissimi volontari hanno dato un contributo importante nei momenti più drammatici. Una gara di solidarietà senza fine, che ha visto impegnati anche volontari della città di Trani. A L'Aquila erano presenti i volontari della Misericordia fra i primi a giungere sui luoghi del disastro. Da tutte le città d'Italia, Trani compresa, le associazioni hanno contribuito a raccogliere fondi, medicine, generi alimentari, indumenti. L'opera di raccordo con la protezione civile non si è certo esaurita.
Gli Operatori emergenza radio, in collaborazione con l'associazione Trani S.O.S. Infanzia del mondo, stanno raccogliendo indumenti per bambini e giocattoli. Insomma: chi non vuol dimenticare ha ancora la possibilità di dare un importante sostegno alla causa abruzzese. Un contributo a cui non si è sottratta neanche la ditta Delfini di Trani, che si è recata a L'Aquila nel giorno più struggente, quello dei solenni funerali di Stato, portando macchine e casse per accompagnare nell'ultimo viaggio chi non è più uscito da sotto le macerie. Il fioraio Tommaso Giannico ha realizzato delle corone a nome dell'amministrazione comunale, intenta a raccogliere fondi da destinare per la ricostruzione.
In galleria le immagini dall'Aquila:
GALLERIA FOTOGRAFICATraniweb ha raccolto le foto e le testimonianze dei volontari tranesi che hanno operato a L'Aquila in quei giorni. Ci viene descritto un paesaggio apocalittico: macerie, case squarciate, dramma e disperazione, l'odore della polvere che ti entra dentro e non ti lascia più. Città fantasma, devastate, coperte da un silenzio di morte, rotto dal rumore della pioggia e dal rumore di chi ha passato giorni e notti a scavare, nell'illusione di trovare altri superstiti. Oggi la provincia de L'Aquila è questa. La desolazione dei centri urbani rasi al suolo, lo sconforto di chi si ritrova a vivere con grande dignità un dolore senza fine, la paura che il peggio non si ancora terminato, con la terra che continua a tremare sotto i piedi.
Non dimenticare è la promessa che ha fatto il Governo, non dimenticare è un dovere di tutti.
L'Italia intera si è stretta intorno alle popolazioni abruzzesi nei giorni sucessivi al terremoto. Tantissimi volontari hanno dato un contributo importante nei momenti più drammatici. Una gara di solidarietà senza fine, che ha visto impegnati anche volontari della città di Trani. A L'Aquila erano presenti i volontari della Misericordia fra i primi a giungere sui luoghi del disastro. Da tutte le città d'Italia, Trani compresa, le associazioni hanno contribuito a raccogliere fondi, medicine, generi alimentari, indumenti. L'opera di raccordo con la protezione civile non si è certo esaurita.
Gli Operatori emergenza radio, in collaborazione con l'associazione Trani S.O.S. Infanzia del mondo, stanno raccogliendo indumenti per bambini e giocattoli. Insomma: chi non vuol dimenticare ha ancora la possibilità di dare un importante sostegno alla causa abruzzese. Un contributo a cui non si è sottratta neanche la ditta Delfini di Trani, che si è recata a L'Aquila nel giorno più struggente, quello dei solenni funerali di Stato, portando macchine e casse per accompagnare nell'ultimo viaggio chi non è più uscito da sotto le macerie. Il fioraio Tommaso Giannico ha realizzato delle corone a nome dell'amministrazione comunale, intenta a raccogliere fondi da destinare per la ricostruzione.
In galleria le immagini dall'Aquila:
GALLERIA FOTOGRAFICATraniweb ha raccolto le foto e le testimonianze dei volontari tranesi che hanno operato a L'Aquila in quei giorni. Ci viene descritto un paesaggio apocalittico: macerie, case squarciate, dramma e disperazione, l'odore della polvere che ti entra dentro e non ti lascia più. Città fantasma, devastate, coperte da un silenzio di morte, rotto dal rumore della pioggia e dal rumore di chi ha passato giorni e notti a scavare, nell'illusione di trovare altri superstiti. Oggi la provincia de L'Aquila è questa. La desolazione dei centri urbani rasi al suolo, lo sconforto di chi si ritrova a vivere con grande dignità un dolore senza fine, la paura che il peggio non si ancora terminato, con la terra che continua a tremare sotto i piedi.
Non dimenticare è la promessa che ha fatto il Governo, non dimenticare è un dovere di tutti.