Politica
Spese sbloccate, Bottaro soddisfatto: «Compiuto importante primo passo»
Il sindaco e l'assessore fiduciosi sulla strada intrapresa. Resta l'ostacolo partecipate
Trani - lunedì 7 dicembre 2015
13.28
Si è tenuta questa mattina, nella sala della giunta comunale, la conferenza stampa indetta dal primo cittadino, Amedeo Bottaro, riguardante l'ultima pronuncia della Corte dei Conti, che libera le spese comunali dalle restrizioni, dopo circa nove mesi. Quello che è stato il principale impegno della nuova amministazione, eletta a giugno, ha, la scorsa, settimana, portato un respiro di sollievo ad Amedeo Bottaro: «Riteniamo il provvedimento soddisfacente, perché lo riteniamo una prima tappa. Tutti pensavano che dichiarare il dissesto finanziario sarebbe stata non solo la soluzione migliore, ma persino l'unica. Per me, obiettivamente, sarebbe stata anche la più comoda. Questo passo in avanti è stato il frutto del lavoro fatto da noi, segno del nostro operato è, che, nel documento dell'ente regionale, non si parla più di nefandezze ma di difficoltà. Non abbiamo risolto nulla, ma semplicemente abbiamo iniziato a intraprendere una scalata che sarà lunga e molto difficile. Solo un folle avrebbe ritenuto che in solo quattro mesi avremmo risolto una situazione inacerbita per oltre dieci anni».
«Allo stato attuale, è chiaro che i nervi scoperti ancora ci sono e fanno riferimento alle partecipate. Abbiamo ereditato una situazione drammatica ed è evidente che per quello che ci chiede la Corte dei Conti, riguardante il piano di razionalizzazione, siamo indietro, considerando il cammino imposto. Ma, di fronte a una partecipata, parlo di Amiu, che ha una perdita di bilancio di svariati milioni di euro, bisogna capire se è possibile restituire, al punto dove siamo arrivati, un equilibrio finanziario e, inoltre, come può intervenire l'istituzione Comune, quando e come uscire da questo pantano. Se questa situazione è emersa da un controllo approfondito dell'azienda, le stesse preoccupazioni ci sorgono se pensiamo ad Amet, ma è un problema che affronteremo risolta questa emergenza».
L'amministrazione ha, inoltre, dichiarato di essere pronta ad approvare i piani di razionalizzazione, come imposto, entro il 31 dicembre 2015, data entro la quale saranno anche formalizzati tutti i debiti fuori bilancio accumulati quest'anno, nonché preso atto della nuova determina della Corte dei Conti. Non si è, però, giunti, a una tabella di marcia ben definita, con una situazione che, a sentire sindaco ed assessore, è ancora in evoluzione.
Proprio Angelo De Biase si è soffermato in maniera più specifica sul futuro a breve termine dei conti pubblici tranesi: «Abbiamo accolto la nuova pronuncia con moderato entusiasmo. Eravamo consci delle difficoltà, probabilmente le avevamo anche sottostimate, ma facendo squadra, siamo riusciti ad attenerci al programma del sindaco, che prevedeva un anno per curare l'amministrazione. Abbiamo impostato il bilancio di previsione 2015 alle risposte che la Corte attendeva. Il comune di Trani è ora in grado di gestire la situazione debitoria formatasi e le conseguenze dei rapporti malati intrattenuti con le partecipate. Abbiamo accantonato dei fondi per far fronte, in parte, ai debiti accumulati dalle nostre aziende che si andranno ad unire a quelli nelle loro casse. Non è chiaro se, in qualche modo, la Regione interverrà. L'importante è aver intrapreso un metodo di lavoro che ci consentirà, dal prossimo anno, di prevenire qualsiasi situazione debitoria all'infuori di quelle previste dai nostri bilanci».
«Allo stato attuale, è chiaro che i nervi scoperti ancora ci sono e fanno riferimento alle partecipate. Abbiamo ereditato una situazione drammatica ed è evidente che per quello che ci chiede la Corte dei Conti, riguardante il piano di razionalizzazione, siamo indietro, considerando il cammino imposto. Ma, di fronte a una partecipata, parlo di Amiu, che ha una perdita di bilancio di svariati milioni di euro, bisogna capire se è possibile restituire, al punto dove siamo arrivati, un equilibrio finanziario e, inoltre, come può intervenire l'istituzione Comune, quando e come uscire da questo pantano. Se questa situazione è emersa da un controllo approfondito dell'azienda, le stesse preoccupazioni ci sorgono se pensiamo ad Amet, ma è un problema che affronteremo risolta questa emergenza».
L'amministrazione ha, inoltre, dichiarato di essere pronta ad approvare i piani di razionalizzazione, come imposto, entro il 31 dicembre 2015, data entro la quale saranno anche formalizzati tutti i debiti fuori bilancio accumulati quest'anno, nonché preso atto della nuova determina della Corte dei Conti. Non si è, però, giunti, a una tabella di marcia ben definita, con una situazione che, a sentire sindaco ed assessore, è ancora in evoluzione.
Proprio Angelo De Biase si è soffermato in maniera più specifica sul futuro a breve termine dei conti pubblici tranesi: «Abbiamo accolto la nuova pronuncia con moderato entusiasmo. Eravamo consci delle difficoltà, probabilmente le avevamo anche sottostimate, ma facendo squadra, siamo riusciti ad attenerci al programma del sindaco, che prevedeva un anno per curare l'amministrazione. Abbiamo impostato il bilancio di previsione 2015 alle risposte che la Corte attendeva. Il comune di Trani è ora in grado di gestire la situazione debitoria formatasi e le conseguenze dei rapporti malati intrattenuti con le partecipate. Abbiamo accantonato dei fondi per far fronte, in parte, ai debiti accumulati dalle nostre aziende che si andranno ad unire a quelli nelle loro casse. Non è chiaro se, in qualche modo, la Regione interverrà. L'importante è aver intrapreso un metodo di lavoro che ci consentirà, dal prossimo anno, di prevenire qualsiasi situazione debitoria all'infuori di quelle previste dai nostri bilanci».