Vita di città
Spicchi di “storia dimenticata”: la lastra sepolcrale di Alessio di Grifone
Luce sulle condizioni di una situazione dimenticata
Trani - lunedì 12 febbraio 2024
11.30
Trani, tra i suoi vicoli antichi, di storia ne racchiude un'infinità, soprattutto grazie all'aiuto di tutti quei monumenti e resti capaci di raccontacela. Non sempre però queste opere sono tutelate a dovere.
Tra quei monumenti rientranti nel gruppo dei "patrimoni abbandonati", una menzione d'onore va senz'altro riservata alla lastra sepolcrale di Alessio di Grifone, potente patrizio cittadino del XII secolo.
La lastra è situata in via Ognissanti, poco prima dell'omonima chiesa medievale. L'opera sarebbe visibile solo in parte, il resto della struttura si troverebbe infatti sotto il livello della pavimentazione.
La parte visibile dell'opera emerge dal basso del muro opposto alla chiesa templare e corrisponderebbe al "frontespizio", ove troviamo rappresentati: tre calici, forse a simboleggiare le fasi della vita di Gesù, una spada, che simboleggerebbe una croce e due angeli, ormai ridotti senza volto.
Un opera storica vera e propria, che, se pur risalente al VI secolo e capace di vantare quasi 1500 anni di storia, giace dimenticata e in pessime condizioni. Situazione da "dalla storia alle stalle", o forse anche peggio.
Il sarcofago, da probabile bottino di guerra della IV crociata, è oggi sguarnito di ogni tipo di protezione, esposto ad intemperie, sporcizia e smog. Mix di fattori che hanno comunemente concorso all'annerimento della pietra che compone l'opera.
Non un'indicazione, non una teca, nulla che attiri un minimo di attenzione su un manufatto che ha viaggiato nella storia, solo per essere sconfitto dall'incuria e che oggi è solo la bizzarra parte deformata di un muro.
L'augurio è che si arrivi presto a valorizzare parti della città che, se pur piccole, comunicheranno sempre un messaggio di attenzione e cura per quella che è la nostra storia, tanto agli occhi di un cittadino, quanto di un turista.
Tra quei monumenti rientranti nel gruppo dei "patrimoni abbandonati", una menzione d'onore va senz'altro riservata alla lastra sepolcrale di Alessio di Grifone, potente patrizio cittadino del XII secolo.
La lastra è situata in via Ognissanti, poco prima dell'omonima chiesa medievale. L'opera sarebbe visibile solo in parte, il resto della struttura si troverebbe infatti sotto il livello della pavimentazione.
La parte visibile dell'opera emerge dal basso del muro opposto alla chiesa templare e corrisponderebbe al "frontespizio", ove troviamo rappresentati: tre calici, forse a simboleggiare le fasi della vita di Gesù, una spada, che simboleggerebbe una croce e due angeli, ormai ridotti senza volto.
Un opera storica vera e propria, che, se pur risalente al VI secolo e capace di vantare quasi 1500 anni di storia, giace dimenticata e in pessime condizioni. Situazione da "dalla storia alle stalle", o forse anche peggio.
Il sarcofago, da probabile bottino di guerra della IV crociata, è oggi sguarnito di ogni tipo di protezione, esposto ad intemperie, sporcizia e smog. Mix di fattori che hanno comunemente concorso all'annerimento della pietra che compone l'opera.
Non un'indicazione, non una teca, nulla che attiri un minimo di attenzione su un manufatto che ha viaggiato nella storia, solo per essere sconfitto dall'incuria e che oggi è solo la bizzarra parte deformata di un muro.
L'augurio è che si arrivi presto a valorizzare parti della città che, se pur piccole, comunicheranno sempre un messaggio di attenzione e cura per quella che è la nostra storia, tanto agli occhi di un cittadino, quanto di un turista.