Cronaca
Stabilizzazioni, archiviato procedimento contro Capurso
Era stato aperto dopo la denuncia contro ignoti presentata da Tarantini. «Le sue critiche mosse da una ricerca di trasparenza e legalità»
Trani - venerdì 5 aprile 2013
12.56
Stabilizzazioni, si chiude con un'archiviazione il procedimento a carico dell'avvocato del Comune Michele Capurso. Lo ha deciso il gip del tribunale di Trani che ha così chiuso uno dei filoni d'inchiesta legati al tentativo di conciliazione stragiudiziale portato avanti senza risultati dalla giunta Tarantini in ordine alla richiesta di conversione del rapporto di lavoro formulata dagli allora dirigenti comunali Giuseppe Affatato e Antonio Modugno.
Capurso, difeso dagli avvocati Domenico Di Terlizzi e Francesco Di Marzio, era stato indagato in conseguenza della denuncia contro ignoti presentata dal sindaco Giuseppe Tarantini e relativa al «clima di ansia, paura e terrore e di terrorismo mediatico venutosi a creare nell'ambito dell'amministrazione comunale attorno al deliberato» e che avrebbe indotto gli assessori a non adottarlo. Dalla lettura della querela contro ignoti sporta da Tarantini emergeva l'incidenza della condotta di Michele Capurso. Secondo il gip però «le azioni intraprese da Capurso attraverso comunicazioni formali e amministrative costituiscono l'espressione di valutazioni che, anche se espresse con stile linguistico personale, non travalicano il limite del diritto di critica. Dalla lettura degli scritti di Capurso emerge la sua volontà di critica verso scelte amministrative, volontà che, anche se scomposta negli stili espressivi, sembra mossa da una complessiva ricerca di trasparenza e legalità».
Sulla tentata stabilizzazione di Modugno ed Affatato pende un altro procedimento che vede indagati, per abuso di ufficio, l'ex sindaco Giuseppe Tarantini, l'ex assessore al contenzioso, Pina Chiarello, il segretario generale Luca Russo ed i due ex dirigenti Giuseppe Affatato e Antonio Modugno.
Capurso, difeso dagli avvocati Domenico Di Terlizzi e Francesco Di Marzio, era stato indagato in conseguenza della denuncia contro ignoti presentata dal sindaco Giuseppe Tarantini e relativa al «clima di ansia, paura e terrore e di terrorismo mediatico venutosi a creare nell'ambito dell'amministrazione comunale attorno al deliberato» e che avrebbe indotto gli assessori a non adottarlo. Dalla lettura della querela contro ignoti sporta da Tarantini emergeva l'incidenza della condotta di Michele Capurso. Secondo il gip però «le azioni intraprese da Capurso attraverso comunicazioni formali e amministrative costituiscono l'espressione di valutazioni che, anche se espresse con stile linguistico personale, non travalicano il limite del diritto di critica. Dalla lettura degli scritti di Capurso emerge la sua volontà di critica verso scelte amministrative, volontà che, anche se scomposta negli stili espressivi, sembra mossa da una complessiva ricerca di trasparenza e legalità».
Sulla tentata stabilizzazione di Modugno ed Affatato pende un altro procedimento che vede indagati, per abuso di ufficio, l'ex sindaco Giuseppe Tarantini, l'ex assessore al contenzioso, Pina Chiarello, il segretario generale Luca Russo ed i due ex dirigenti Giuseppe Affatato e Antonio Modugno.