Enti locali

Stadio, la replica dell’assessore Acella a "Trani Centro"

«Accusati di una situazione ereditata dal passato»

L'associazione "Trani Centro", uno degli ultimi funghi spuntati dal sempre rigoglioso campo delle associazioni cittadine, aveva denunciato i problemi dello stadio nei giorni scorsi. Il presidente dell'associazione, Alessandro Moscatelli, nella sua nota aveva tracciato un pò di cronistoria dell'impianto, partendo dagli inizi degli '90, da quando cioé si decise di correre dietro ad un grande progetto che ha prodotto, a detta del presidente dell'associazione «lo stravolgimento della sede stradale e degli effetti devastanti sul territorio causati dall'impatto ambientale della costruzione; dei reticolati e del filo spinato di recinzione alla Guantanamo; lo smantellamento della pista di atletica e delle pedane dei concorsi e la parola fine sulla disciplina della atletica leggera a Trani; l'incapacità di gestire l'impianto da parte dell'amministrazione che è costretta a ricorrere all'iniziativa del privato che, legittimamente, investe per la sua società sportiva e non tollera che altri fruiscano dei suoi sacrifici».

Moscatelli, arrivando ai giorni nostri, ha poi invitato l'amministrazione ad «evitare situazioni di monopolio attraverso la gestione diretta degli impianti sportivi e di affrontare concretamente i problemi dello sport a Trani discutendo della possibilità di creare, presso la struttura dello stadio comunale, un centro polivalente interdisciplinare utilizzando tutti gli spazi realizzati e ripristinando la pista di atletica leggera per consentire ai nostri ragazzi di allenarsi senza doversi recare nelle città vicine per praticare attività sportiva». A distanza di qualche giorno è giunta in redazione la nota di risposta delll'assessore ai lavori pubblici del Comune di Trani, Franco Acella. Ne diamo diffusione: «Non so come possa essere definito questo nuovo sport ma ci risiamo e nuovamente (questa volta da parte di un'associazione) si punta il dito contro questa Amministrazione. Quale è la colpa questa volta? Essere riuscita dove tante amministrazioni precedenti hanno fallito: portare a termine i lavori dello Stadio Comunale.

Proprio così, questa volta, l'Amministrazione Comunale ha la colpa di aver effettuato e finalmente concluso i lavori allo Stadio Comunale. Capisco la vicinanza dello Stadio con la propria "Sede Legale" ma che la conclusione dei lavori non vada bene all'Associazione mi sembra inaudito tanto è vero che la stessa "Associazione", in modo populistico, racconta una bella favola omettendo volontariamente di indicare le date di questa storia così da rendere più facile far credere che le responsabilità siano tutte da attribuirsi all'Amministrazione odierna.

Infatti per mettere le cose al proprio posto occorre che siano fatte alcune precisazioni fondamentali: la favola raccontata risale a circa venti anni fa e tutto quello che vi è descritto, le scelte fatte, lo stravolgimento della sede stradale, l'incarico ad architetto di fama mondiale, lo "sperpero di danaro", sono tutte cose che questa Amministrazione ha ereditato, ma soprattutto, sono scelte che questa Amministrazione non ha mai fatto limitandosi esclusivamente a terminare un qualcosa iniziato da altri cercando di concluderlo nel più breve tempo possibile così da poter ridare lo stadio alla Città.

Questo è lo spirito che l'Amministrazione Tarantini ha profuso non solo nei confronti dello stadio ma anche di tutte quelle opere che "altri" hanno iniziato (vedi parcheggio interrato della stazione) e che con spirito di sacrificio si sta portando a compimento nonostante alcune volte non si sia strettamente in sintonia con quanto da altri programmato: anche questo vuol dire non dover sperperare il danaro della comunità.»
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