Politica
«Su Aigs un silenzio scandaloso»
Marinaro: «A quanto ammontano i debiti? Di chi le colpe?»
Trani - martedì 17 novembre 2009
«La segreteria della Democrazia per le Autonomie/PDL, dopo aver esaminato il bilancio d'esercizio della società in liquidazione Aigs (Amet iniziative e gestioni speciali) composto da alcune paginette e mai transitato in Consiglio comunale, non può che dichiararsi davvero esterrefatta per la misura e la modalità con cui si gestisce la gestione di una società, voluta dal Consiglio comunale con l'intento di affidarle ogni attività a valenza imprenditoriale e commerciale non compatibile con le attività prevalenti delle aziende speciali cittadine.
Considerando l'enorme perdita economica determinatasi, ci saremmo aspettati per lo meno una qualche riga di giustificazione sull'esistenza gestionale dell'Aigs e sul perché si è giunti a tale situazione. Ci saremmo aspettati qualche riga sulla situazione attuale senza dover ricorrere alle voci ed ai sentito dire che parlano di una situazione difficile e della impossibilità di procedere alla sua effettiva liquidazione. Infatti maggiori informazioni e ragguagli sul merito erano state riferite in commissione consiliare prima dal precedente professionista liquidatore e quindi dall'allora assessore alle finanze Nicola Pappalettera. Abbiamo tutti atteso delle carte più volte ritualmente richieste ed una relazione da parte del liquidatore, ora ci danno solo alcune paginette ed una valanga di numeri dai quali è difficile capire cosa sia realmente successo.
Non potremmo essere in errore se affermassimo che è scandaloso che un capitale sociale di novantamila euro si sia dilapidato in pochi anni e che la società sarebbe sommersa di debiti. E' scandaloso che ci venga confermata la voce che parla di un verbale della Guardia di Finanza per un accertamento fiscale di notevole entità da cui scaturirà un contenzioso (altre cause, altre spese). Su quali cause si è verificato tutto questo? Di quale entità debitoria parliamo? Di chi sono le materiali responsabilità di questo buco finanziario che ricadrà sulla città?
Nulla, non si dice nulla di tutto ciò e noi questo non possiamo che ritenerlo scandaloso. Ancora una volta, così come purtroppo è successo con le altre società di proprietà comunale, si menzionano somme a credito di cui il Comune di Trani sarebbe il debitore. Chiediamo se è lecito sapere di quali e di quante somme stiamo parlando e, soprattutto, se le scritture contabili coincidono con quelle comunali? Sono dimostrabili? O parliamo di bilanci virtuali e di cifre imputate a piacere?
E adesso? Mi pare che il Comune di Trani, qualunque sia la realtà delle cose, deve mettere mani alla cassa dei cittadini. Il commissario liquidatore si è dimesso perché non gli avete dato ascolto quando vi chiamava a ripianare le perdite. La Dc per le Autonomie/PDL richiede con urgenza una riunione delle forze che al PdL si richiamano, nessuna esclusa, per discutere in relazione alle società di proprietà comunale o/e partecipate dalle stesse e trovare una soluzione definitiva sui bilanci, sui rapporti sui crediti e debiti risolvendo ogni controversia esistente dando alle stesse indirizzi condivisi, precisi, con una commissione che vigili affinchè gli indirizzi siano perseguiti e rispettati per il bene dei cittadini, veri proprietari, creditori e debitori».
Dino Marinaro
DcA/PdL
Considerando l'enorme perdita economica determinatasi, ci saremmo aspettati per lo meno una qualche riga di giustificazione sull'esistenza gestionale dell'Aigs e sul perché si è giunti a tale situazione. Ci saremmo aspettati qualche riga sulla situazione attuale senza dover ricorrere alle voci ed ai sentito dire che parlano di una situazione difficile e della impossibilità di procedere alla sua effettiva liquidazione. Infatti maggiori informazioni e ragguagli sul merito erano state riferite in commissione consiliare prima dal precedente professionista liquidatore e quindi dall'allora assessore alle finanze Nicola Pappalettera. Abbiamo tutti atteso delle carte più volte ritualmente richieste ed una relazione da parte del liquidatore, ora ci danno solo alcune paginette ed una valanga di numeri dai quali è difficile capire cosa sia realmente successo.
Non potremmo essere in errore se affermassimo che è scandaloso che un capitale sociale di novantamila euro si sia dilapidato in pochi anni e che la società sarebbe sommersa di debiti. E' scandaloso che ci venga confermata la voce che parla di un verbale della Guardia di Finanza per un accertamento fiscale di notevole entità da cui scaturirà un contenzioso (altre cause, altre spese). Su quali cause si è verificato tutto questo? Di quale entità debitoria parliamo? Di chi sono le materiali responsabilità di questo buco finanziario che ricadrà sulla città?
Nulla, non si dice nulla di tutto ciò e noi questo non possiamo che ritenerlo scandaloso. Ancora una volta, così come purtroppo è successo con le altre società di proprietà comunale, si menzionano somme a credito di cui il Comune di Trani sarebbe il debitore. Chiediamo se è lecito sapere di quali e di quante somme stiamo parlando e, soprattutto, se le scritture contabili coincidono con quelle comunali? Sono dimostrabili? O parliamo di bilanci virtuali e di cifre imputate a piacere?
E adesso? Mi pare che il Comune di Trani, qualunque sia la realtà delle cose, deve mettere mani alla cassa dei cittadini. Il commissario liquidatore si è dimesso perché non gli avete dato ascolto quando vi chiamava a ripianare le perdite. La Dc per le Autonomie/PDL richiede con urgenza una riunione delle forze che al PdL si richiamano, nessuna esclusa, per discutere in relazione alle società di proprietà comunale o/e partecipate dalle stesse e trovare una soluzione definitiva sui bilanci, sui rapporti sui crediti e debiti risolvendo ogni controversia esistente dando alle stesse indirizzi condivisi, precisi, con una commissione che vigili affinchè gli indirizzi siano perseguiti e rispettati per il bene dei cittadini, veri proprietari, creditori e debitori».
Dino Marinaro
DcA/PdL