Politica
Subito un piano straordinario per la casa
Sinistra e libertà di Trani attiverà un comitato permanente. Incontro con i cittadini con l'assessore Barbanente e con Ruggero Carcano
Trani - sabato 2 luglio 2011
Sinistra ecologia e libertà pone al centro del programma di governo della città tre temi fondamentali: il lavoro, la casa e la salute. Queste sono le priorità del programma amministravo del partito di Nichi Vendola, «che rappresentano - si legge in una nota - la differenza sostanziale dall'attuale amministrazione che nulla ha fatto se non peggiorare le condizioni di vita dei tranesi».
Nel corso dell'incontro con i cittadini con l'assessore regionale Angela Barbanente e con Ruggero Carcano, Sinistra e libertà ha rappresentato «una proposta concreta per la casa oltre il fantomatico contratto di quartiere che ormai, se sarà attuato, non rappresenta una possibilità di acquisto della casa per le famiglie svantaggiate». «E' ormai indispensabile ed urgente - va avanti il documento - pensare alla costruzione di alloggi sociali in locazione permanente ai cittadini per garantire la coesione sociale, per ridurre il disagio abitativo di persone e famiglie in condizione svantaggiata, ormai numerose nella città di Trani, che non sono in grado di accedere alla locazione, né tanto meno all'acquisto di alloggi nel libero mercato. La Regione Puglia ha pubblicato i bandi per la predisposizione di progetti di alloggi sociali da parte dei Comuni, in possesso di suoli da destinare a tali scopi. Il Comune di Trani pur disponendo di numerosi suoli, peraltro da tempo abbandonati, in aree che necessitano di riqualificazione e rigenerazione urbana quali la zona del macello comunale, i capannoni Ruggia o l'ex mercato ortofrutticolo, non ha inteso proporre alcun progetto».
Secondo il pensiero di Sinistra e Libertà «il Comune di Trani si è impegnato a svendere i suoli di proprietà dell'Amet in corso Imbriani, a promuovere un contratto di quartiere per l'edilizia convenzionata accessibile a categorie di reddito medio alto, a predisporre inutili gare per realizzare nuove sedi dell'Amet ed ipotizzare la costruzione di un teatro. I programmi di edilizia sociale attualmente approvati dal Cipe, da cui il Comune di Trani è escluso, prevedono 12.895 alloggi. Si tratta di una goccia in mezzo al mare rispetto al fabbisogno complessivo di edilizia sociale stimato dal ministero delle infrastrutture in 286.170 unità».
Sinistra e libertà intende attivarsi con un comitato permanente e con una proposta concreta di governo della città affinché Trani sia inclusa nei programmi di edilizia sovvenzionata, agevolata e convenzionata. «L'alloggio sociale è essenziale nel sistema di edilizia residenziale sociale, costituito dall'insieme dei servizi abitativi finalizzati al soddisfacimento delle esigenze primarie. I piani per l'edilizia residenziale pubblica, in cui gli alloggi sociali possono rappresentare il 50% degli interventi, sono piani di ristrutturazione e di recupero urbanistico in cui oltre agli alloggi devono essere contestualmente realizzati servizi per gli abitanti, quali scuole parcheggi giardini e strutture sportive. Gli alloggi sociali, sono quegli alloggi realizzati o recuperati da enti pubblici e privati con il ricorso a contributi o agevolazioni pubbliche (quali esenzioni fiscali, assegnazione di aree o immobili, fondi di garanzia, agevolazioni di tipo urbanistico) destinati alla locazione temporanea per almeno dieci anni e anche alla proprietà. Ben presto il Comune di Trani avrà in proprietà le aree che i privati sono obbligati a cedere nei comparti edilizi nelle zone di espansione della città e su tali aree potranno essere progettati gli edifici per l'edilizia residenziale pubblica fra cui gli alloggi sociali. L'amministrazione comunale attenta e sensibile verso le primarie esigenze dei cittadini non può consentire che opportunità così importanti siano ignorato a discapito dello sviluppo e del progresso della città».
Nel corso dell'incontro con i cittadini con l'assessore regionale Angela Barbanente e con Ruggero Carcano, Sinistra e libertà ha rappresentato «una proposta concreta per la casa oltre il fantomatico contratto di quartiere che ormai, se sarà attuato, non rappresenta una possibilità di acquisto della casa per le famiglie svantaggiate». «E' ormai indispensabile ed urgente - va avanti il documento - pensare alla costruzione di alloggi sociali in locazione permanente ai cittadini per garantire la coesione sociale, per ridurre il disagio abitativo di persone e famiglie in condizione svantaggiata, ormai numerose nella città di Trani, che non sono in grado di accedere alla locazione, né tanto meno all'acquisto di alloggi nel libero mercato. La Regione Puglia ha pubblicato i bandi per la predisposizione di progetti di alloggi sociali da parte dei Comuni, in possesso di suoli da destinare a tali scopi. Il Comune di Trani pur disponendo di numerosi suoli, peraltro da tempo abbandonati, in aree che necessitano di riqualificazione e rigenerazione urbana quali la zona del macello comunale, i capannoni Ruggia o l'ex mercato ortofrutticolo, non ha inteso proporre alcun progetto».
Secondo il pensiero di Sinistra e Libertà «il Comune di Trani si è impegnato a svendere i suoli di proprietà dell'Amet in corso Imbriani, a promuovere un contratto di quartiere per l'edilizia convenzionata accessibile a categorie di reddito medio alto, a predisporre inutili gare per realizzare nuove sedi dell'Amet ed ipotizzare la costruzione di un teatro. I programmi di edilizia sociale attualmente approvati dal Cipe, da cui il Comune di Trani è escluso, prevedono 12.895 alloggi. Si tratta di una goccia in mezzo al mare rispetto al fabbisogno complessivo di edilizia sociale stimato dal ministero delle infrastrutture in 286.170 unità».
Sinistra e libertà intende attivarsi con un comitato permanente e con una proposta concreta di governo della città affinché Trani sia inclusa nei programmi di edilizia sovvenzionata, agevolata e convenzionata. «L'alloggio sociale è essenziale nel sistema di edilizia residenziale sociale, costituito dall'insieme dei servizi abitativi finalizzati al soddisfacimento delle esigenze primarie. I piani per l'edilizia residenziale pubblica, in cui gli alloggi sociali possono rappresentare il 50% degli interventi, sono piani di ristrutturazione e di recupero urbanistico in cui oltre agli alloggi devono essere contestualmente realizzati servizi per gli abitanti, quali scuole parcheggi giardini e strutture sportive. Gli alloggi sociali, sono quegli alloggi realizzati o recuperati da enti pubblici e privati con il ricorso a contributi o agevolazioni pubbliche (quali esenzioni fiscali, assegnazione di aree o immobili, fondi di garanzia, agevolazioni di tipo urbanistico) destinati alla locazione temporanea per almeno dieci anni e anche alla proprietà. Ben presto il Comune di Trani avrà in proprietà le aree che i privati sono obbligati a cedere nei comparti edilizi nelle zone di espansione della città e su tali aree potranno essere progettati gli edifici per l'edilizia residenziale pubblica fra cui gli alloggi sociali. L'amministrazione comunale attenta e sensibile verso le primarie esigenze dei cittadini non può consentire che opportunità così importanti siano ignorato a discapito dello sviluppo e del progresso della città».