Attualità
Suini sequestrati a Trani rischiano l'abbattimento, Lndc Animal Protection si oppone e cerca di salvarli
L'associazione si è messa a disposizione per recuperare i tre animali e trasferirli presso un’oasi
Trani - giovedì 29 giugno 2023
9.48
Alcuni mesi fa, tra Trani e Andria, su segnalazione della Sezione locale di LNDC Animal Protection, è stato effettuato un sequestro di diversi animali detenuti in condizioni davvero drammatiche e lesive del loro benessere. Si trovavano in una struttura utilizzata per lo stoccaggio di materiale di lavorazione della pietra, in assenza di ripari a norma di legge. Una situazione di totale degrado a cui erano sottoposti animali di varie specie che la ASL ha posto sotto sequestro.
Tra questi animali sono compresi 3 suini sprovvisti di identificazione e non destinati alla produzione alimentare. LNDC Animal Protection si è immediatamente messa a disposizione per recuperare i tre animali e trasferirli presso un'oasi dove solitamente vengono accolti gli animali cosiddetti da reddito salvati dall'associazione in quanto provenienti da diverse situazioni di sfruttamento e maltrattamento. A causa delle nuove norme sulla prevenzione della Peste Suina Africana (PSA), la richiesta però è rimasta in stand-by.
"A maggio ho scritto al Ministero della Salute e al Commissario straordinario alla PSA per avere chiarimenti in merito ed esprimere alcune considerazioni, ma per oltre un mese e mezzo non c'è stato alcun cenno di riscontro", fa sapere Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. "Infatti, i tre suini risultano detenuti a scopo non alimentare e in tal caso a nostro avviso è possibile una deroga rispetto agli abbattimenti nella sussistenza dei presupposti di biosicurezza previsti da specifiche note ministeriali e dispositivi dirigenziali della Direzione Generale della Sanità Animale. Ho ricordato anche che il TAR Lazio, con una sentenza depositata il 10 ottobre 2022, si è espresso contro l'abbattimento degli animali ospitati in Rifugi persino se ubicati in zone rosse, cosa che peraltro non riguarda né la Puglia né l'Abruzzo che sarebbe la destinazione finale degli animali che stiamo cercando di salvare".
Non avendo ancora ricevuto risposta alla richiesta inviata tramite PEC, LNDC Animal Protection ha contattato telefonicamente l'ufficio del Commissario straordinario per avere delucidazioni in merito ad alcuni aspetti lacunosi dell'ordinanza ministeriale sulla PSA senza però ottenere una comunicazione ufficiale.
"Abbiamo quindi inviato una formale diffida alla ASL BAT affinché non venga disposto l'abbattimento dei tre suini e abbiamo sollecitato ancora una volta il Ministero a fornire i chiarimenti richiesti e consentire il salvataggio di questi tre animali. Attendiamo fiduciosi una risposta urgente dal Commissario straordinario alla peste suina africana", conclude Rosati.
Tra questi animali sono compresi 3 suini sprovvisti di identificazione e non destinati alla produzione alimentare. LNDC Animal Protection si è immediatamente messa a disposizione per recuperare i tre animali e trasferirli presso un'oasi dove solitamente vengono accolti gli animali cosiddetti da reddito salvati dall'associazione in quanto provenienti da diverse situazioni di sfruttamento e maltrattamento. A causa delle nuove norme sulla prevenzione della Peste Suina Africana (PSA), la richiesta però è rimasta in stand-by.
"A maggio ho scritto al Ministero della Salute e al Commissario straordinario alla PSA per avere chiarimenti in merito ed esprimere alcune considerazioni, ma per oltre un mese e mezzo non c'è stato alcun cenno di riscontro", fa sapere Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. "Infatti, i tre suini risultano detenuti a scopo non alimentare e in tal caso a nostro avviso è possibile una deroga rispetto agli abbattimenti nella sussistenza dei presupposti di biosicurezza previsti da specifiche note ministeriali e dispositivi dirigenziali della Direzione Generale della Sanità Animale. Ho ricordato anche che il TAR Lazio, con una sentenza depositata il 10 ottobre 2022, si è espresso contro l'abbattimento degli animali ospitati in Rifugi persino se ubicati in zone rosse, cosa che peraltro non riguarda né la Puglia né l'Abruzzo che sarebbe la destinazione finale degli animali che stiamo cercando di salvare".
Non avendo ancora ricevuto risposta alla richiesta inviata tramite PEC, LNDC Animal Protection ha contattato telefonicamente l'ufficio del Commissario straordinario per avere delucidazioni in merito ad alcuni aspetti lacunosi dell'ordinanza ministeriale sulla PSA senza però ottenere una comunicazione ufficiale.
"Abbiamo quindi inviato una formale diffida alla ASL BAT affinché non venga disposto l'abbattimento dei tre suini e abbiamo sollecitato ancora una volta il Ministero a fornire i chiarimenti richiesti e consentire il salvataggio di questi tre animali. Attendiamo fiduciosi una risposta urgente dal Commissario straordinario alla peste suina africana", conclude Rosati.