Religioni
Tanta emozione e preghiera con la Madonna di Lourdes, pellegrina a Trani
Giunta ieri sera nella chiesa dello Spirito Santo con il furgone bianco dell'Unitalsi
Trani - mercoledì 28 febbraio 2024
9.44
Di un bianco candido luminoso, avvolta dello sguardo di centinaia di persone, ripresa dai cellulari come una star: ma no, semplicemente come una stella, "la stella mattutina" - uno dei nomi poetici con cui è chiamata nelle litanie - che è venuta a illuminare una mite serata d'inverno a Trani, ieri, nel suo pellegrinaggio pugliese di questi giorni.
"Solo" un simulacro, la statua della Vergine Maria che apparve a Bernardette nel 1875, una specie di copia benedetta delegata a visitare i fedeli e i malati che non possono recarsi a Lourdes: ma se è - come scritto nel Vangelo - che "laddove due o tre sono riuniti nel mio nome lì ci sono io", ieri la Madonna era lì, dapprima attesa senza impazienza, come ad accarezzare il tempo che precede qualcosa di bello, poi, preceduta da un festoso scampanio, apparsa dal furgone bianco dell'Unitalsi, l'istituzione del mondo cattolico che è faro da più di un secolo per ammalati e bisognosi.
Con cura e tenerezza i volontari - tra le sorelle e i barellieri - orgogliosi e felici di essere i privilegiati a potere accompagnare il candore di quella statua "tutta vestita di bianco, con una cinta azzurra e rose sui piedi", come la descrisse la piccola Bernadette - che ha aperto in due ali la folla in su per le scale, sul sagrato e poi nell'ampiezza della chiesa dello Spirito Santo. La chiesa, affollata di oltre cinquecento persone, sembrava ancora più grande, ancora più bella, abitata da commozione, lacrime di gioia, di gratitudine, di speranza, di condivisione nell'essere l'accoglienza di una comunità intera.
Uno stormo di fazzoletti bianchi ha salutato il simulacro della Vergine, come avviene a Lourdes: persone di tutte le età, persino persone anziane non abituate a uscire la sera ma in tante lì, a guardare con occhi commossi quella statua e il rosario stretto tra le dita; ma anche tante famiglie con i bambini e soprattutto tanti, tanti giovani che, come ha sottolineato don Mimmo Gramegna, sono stati il segnale di un bisogno di profondità, di autenticità, di infinito in una società sempre più arida.
La statua della Madonnina questa mattina sarà nella RSA Dragonetti nella quale si potrà accedere per ritirarsi in preghiera insieme agli ospiti della struttura. E poi continuerà il suo pellegrinaggio in Puglia, diretta verso San Giovanni Rotondo. Pellegrina, come il nostro Nicolino, come la fede che dovrebbe passare di cuore in cuore. Una visita speciale che sicuramente lascerà il segno in tanti, che nel lungo rosario della sera hanno avuto la sensazione di essere proprio lì, a Lourdes: ma nella propria casa, nella propria città. Un regalo della Peregrinatio Mariae dell'Unitalsi.
"Solo" un simulacro, la statua della Vergine Maria che apparve a Bernardette nel 1875, una specie di copia benedetta delegata a visitare i fedeli e i malati che non possono recarsi a Lourdes: ma se è - come scritto nel Vangelo - che "laddove due o tre sono riuniti nel mio nome lì ci sono io", ieri la Madonna era lì, dapprima attesa senza impazienza, come ad accarezzare il tempo che precede qualcosa di bello, poi, preceduta da un festoso scampanio, apparsa dal furgone bianco dell'Unitalsi, l'istituzione del mondo cattolico che è faro da più di un secolo per ammalati e bisognosi.
Con cura e tenerezza i volontari - tra le sorelle e i barellieri - orgogliosi e felici di essere i privilegiati a potere accompagnare il candore di quella statua "tutta vestita di bianco, con una cinta azzurra e rose sui piedi", come la descrisse la piccola Bernadette - che ha aperto in due ali la folla in su per le scale, sul sagrato e poi nell'ampiezza della chiesa dello Spirito Santo. La chiesa, affollata di oltre cinquecento persone, sembrava ancora più grande, ancora più bella, abitata da commozione, lacrime di gioia, di gratitudine, di speranza, di condivisione nell'essere l'accoglienza di una comunità intera.
Uno stormo di fazzoletti bianchi ha salutato il simulacro della Vergine, come avviene a Lourdes: persone di tutte le età, persino persone anziane non abituate a uscire la sera ma in tante lì, a guardare con occhi commossi quella statua e il rosario stretto tra le dita; ma anche tante famiglie con i bambini e soprattutto tanti, tanti giovani che, come ha sottolineato don Mimmo Gramegna, sono stati il segnale di un bisogno di profondità, di autenticità, di infinito in una società sempre più arida.
La statua della Madonnina questa mattina sarà nella RSA Dragonetti nella quale si potrà accedere per ritirarsi in preghiera insieme agli ospiti della struttura. E poi continuerà il suo pellegrinaggio in Puglia, diretta verso San Giovanni Rotondo. Pellegrina, come il nostro Nicolino, come la fede che dovrebbe passare di cuore in cuore. Una visita speciale che sicuramente lascerà il segno in tanti, che nel lungo rosario della sera hanno avuto la sensazione di essere proprio lì, a Lourdes: ma nella propria casa, nella propria città. Un regalo della Peregrinatio Mariae dell'Unitalsi.