Enti locali
Tarantini fissa le tappe per il nuovo teatro
Elgasud: chiesto parere pro veritate. Previste al Comune 50 assunzioni in due anni
Trani - martedì 29 dicembre 2009
Fondi regionali, ma anche project financing (ossia finanza di progetto) per realizzare il teatro comunale di Trani. L'amministrazione comunale e il suo sindaco Giuseppe Tarantini si sono dati un tempo massimo di tre anni (quando dunque il mandato del primo cittadino sarà ormai scaduto) per reperire la somma necessaria a trasformare la sede dell'Amet, in piazza Plebiscito, in teatro-sala congressi.
La somma non è stata ancora quantificata, dal momento che a oggi c'è solo un progetto preliminare che prevede un teatro da 800 posti. Ma per i prossimi tre anni l'amministrazione si è garantita il diritto di superficie dell'attuale sede Amet, che nel frattempo si trasferirà altrove. E' uno dei punti fermi del programma dell'amministrazione Tarantini per i prossimi due anni e mezzo (quelli che mancano alla fine del secondo mandato), così come illustrato nel corso della conferenza stampa di fine anno. Il sito è quello del capannone in via Andria, di proprietà dell'impresa Graziano, che Amet ha individuato mediante una ricerca di mercato e che ora dovrà cercare di acquistare, alle cifra di 8,8 milioni di euro, con un leasing. «Con questo scopo - ha spiegato il sindaco Tarantini insieme al presidente della società, Lucio Gala - sta per partire un secondo bando».
In prospettiva, l'allestimento del teatro dovrebbe cambiare il volto di piazza Plebiscito, dal momento che di fianco alla sede dell'Amet verrebbe ripristinata una struttura di collegamento con l'edificio del carcere femminile, così che l'accesso dal lungomare avverrebbe mediante un sottovia. Il carcere, una volta liberato, potrebbe diventare una struttura ricettiva, mentre la chiesa di San Domenico un auditorium. Ma si tratta solo di idee per ora.
Per ora rimane ancora da risolvere la questione della cessione a Elgasud del ramo utenze domestiche di Amet. Il Comune avrebbe voluto venderlo con una semplice deliberazione del Cda di Amet, mentre i partiti di centrosinistra vorrebbero passasse al vaglio del Consiglio comunale. «Per questo abbiamo chiesto un parere pro veritate all'avvocato Gagliardi Lagala, che ci chiarirà se sia necessaria una deliberazione del Consiglio comunale o meno», ha ribadito ieri mattina il sindaco, dopo un primo annuncio avvenuto nella seduta del 22 dicembre scorso in risposta al consigliere Fabrizio Ferrante (Pd) che lo aveva diffidato dall'assumere una simile decisione con una semplice assemblea dei soci. Di certo Tarantini e Gala hanno ribadito la necessità di procedere alla cessione prima che la privatizzazione delle spa pubbliche diventi un obbligo e il Comune si ritrovi con l'acqua alla gola.
Nel futuro del Comune di Trani sono programmate anche 50 assunzioni in due anni, tra concorsi e mobilità. Mentre a breve sarà individuato il nuovo dirigente alle Finanze, dal momento che il settore è retto a interim dal comandante della Polizia municipale dopo che ha terminato l'incarico (a scavalco) la dirigente del Comune di Ruvo, Grazia Cialdella. I colloqui, già effettuati dal sindaco, dovrebbero consentire di arrivare a una scelta entro le prime settimane di gennaio.
c. c.
La somma non è stata ancora quantificata, dal momento che a oggi c'è solo un progetto preliminare che prevede un teatro da 800 posti. Ma per i prossimi tre anni l'amministrazione si è garantita il diritto di superficie dell'attuale sede Amet, che nel frattempo si trasferirà altrove. E' uno dei punti fermi del programma dell'amministrazione Tarantini per i prossimi due anni e mezzo (quelli che mancano alla fine del secondo mandato), così come illustrato nel corso della conferenza stampa di fine anno. Il sito è quello del capannone in via Andria, di proprietà dell'impresa Graziano, che Amet ha individuato mediante una ricerca di mercato e che ora dovrà cercare di acquistare, alle cifra di 8,8 milioni di euro, con un leasing. «Con questo scopo - ha spiegato il sindaco Tarantini insieme al presidente della società, Lucio Gala - sta per partire un secondo bando».
In prospettiva, l'allestimento del teatro dovrebbe cambiare il volto di piazza Plebiscito, dal momento che di fianco alla sede dell'Amet verrebbe ripristinata una struttura di collegamento con l'edificio del carcere femminile, così che l'accesso dal lungomare avverrebbe mediante un sottovia. Il carcere, una volta liberato, potrebbe diventare una struttura ricettiva, mentre la chiesa di San Domenico un auditorium. Ma si tratta solo di idee per ora.
Per ora rimane ancora da risolvere la questione della cessione a Elgasud del ramo utenze domestiche di Amet. Il Comune avrebbe voluto venderlo con una semplice deliberazione del Cda di Amet, mentre i partiti di centrosinistra vorrebbero passasse al vaglio del Consiglio comunale. «Per questo abbiamo chiesto un parere pro veritate all'avvocato Gagliardi Lagala, che ci chiarirà se sia necessaria una deliberazione del Consiglio comunale o meno», ha ribadito ieri mattina il sindaco, dopo un primo annuncio avvenuto nella seduta del 22 dicembre scorso in risposta al consigliere Fabrizio Ferrante (Pd) che lo aveva diffidato dall'assumere una simile decisione con una semplice assemblea dei soci. Di certo Tarantini e Gala hanno ribadito la necessità di procedere alla cessione prima che la privatizzazione delle spa pubbliche diventi un obbligo e il Comune si ritrovi con l'acqua alla gola.
Nel futuro del Comune di Trani sono programmate anche 50 assunzioni in due anni, tra concorsi e mobilità. Mentre a breve sarà individuato il nuovo dirigente alle Finanze, dal momento che il settore è retto a interim dal comandante della Polizia municipale dopo che ha terminato l'incarico (a scavalco) la dirigente del Comune di Ruvo, Grazia Cialdella. I colloqui, già effettuati dal sindaco, dovrebbero consentire di arrivare a una scelta entro le prime settimane di gennaio.
c. c.