Enti locali
Tarantini presenta i nuovi assessori
Dalla pace con la Chiarello ai dribbling su D’Ambrosio
Trani - venerdì 19 giugno 2009
Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, ha presentato la nuova giunta. Dieci assessori in tutto, tre riconfermati, sette novità, tutto come anticipato in tempi non sospetti da Traniweb.
Il primo cittadino apre la conferenza stampa ringraziando gli assessori uscenti, "tutti dimissionari e non licenziati": «Sono stati due anni difficilissimi, i più duri da quando il sottoscritto è sindaco, per questo motivo sento il dovere di ringraziarli di cuore per quanto fatto, tutti e indistintamente». Sul caso-sms e sulla lettera aperta di D'Ambrosio, Tarantini se la cava con un dribbling: «Non mi va di proseguire una polemica inutile. Non ho letto la lettera di D'Ambrosio, era troppo lunga. Dico solo che è un mal vezzo parlare male dell'amministrazione quando non se ne fa più parte».
Discorso a parte per Roberto Visibelli, fuori dalla giunta ma promosso alla presidenza del nucleo di valutazione: «Non è una punizione come molti credono, al contrario ritengo che questo incarico, di fiducia del sindaco, possa valorizzare al meglio le sue indubbie capacità e la sua competenza amministrativa. Avrà il compito di valutare i dirigenti, non mi sembra cosa da poco».
E veniamo alle presentazioni della nuova squadra: «E' una giunta giovane e rinnovata, composta da gente motivata. Mi aspetto che in questi tre anni, con il loro lavoro, si possano raccogliere risultati importanti e gettare le basi per importanti progettualità da sviluppare nella prossima consiliatura».
Sulle attribuzioni assessori-partiti, Tarantini entra nel merito di un sol caso, quello di Nicola Lapi, in quota alla lista civica Solo per Trani. «Quando si intraprende un percorso assessorile, la figura della persona prescinde dal partito che lo ha indicato. Si lavora per conto della città, non di un partito. Mi sia consentita una puntualizzazione su Nicola Lapi, espressione in giunta della lista civica che ho promosso io in campagna elettorale. I consiglieri eletti in Solo per Trani hanno deciso di intraprendere una strada diversa, dando vita ad un gruppo politico all'interno del PdL. La cosa non mi dispiace ma, al contrario, mi sarebbe dispiaciuto far morire Solo per Trani. La lista, oltre ad aver esaltato alcuni valori, ha garantito alla coalizione un numero di suffragi consistenti. Solo per Trani non era un espediente per catturare voti in campagna elettorale, ne è dimostrazione la presenza in giunta di Lapi che, di quella lista, è stato il primo dei non eletti».
Non c'è traccia in giunta di un'espressione della Puglia delle Libertà (contenitore in cui sono confluiti i consiglieri eletti di Liberal e Solo per Trani). Tarantini non se ne fa un cruccio: «Non temo mal di pancia, perché dovrei?». La Puglia della Libertà, con tre consiglieri, è il seccondo partito della coalizione dopo il PdL.
In giunta siederanno, fra gli altri, Giuseppe Paolillo (che ha rassegnato le dimissioni dal CdA di Amet) e Pina Chiarello (che ha risolto consensualmente il rapporto di consulenza con Amet). La domanda era inevitabile: come si fa a passare dal "Basta con i ricatti" al "Volemose bene"? Tarantini non si scompone: «Quando fui eletto sindaco per la prima volta, avevo fatto una promessa ai cittadini e l'ho rigidamente mantenuta. Avevo detto che mi sarei dimesso senza esitazioni se non avessimo avuto i numeri per approvare i provvedimenti in Consiglio comunale. L'assenza di alcuni consiglieri fece saltare un consiglio comunale importantissimo, in cui dovevamo trattare l'argomento dei debiti fuori bilancio. A quel punto non potevo rimangiarmi la parola data. I rapporti personali fra me e Pina Chiarello non sono mai stati tesi, quelli politici sono stati ricostruiti negli anni dopo un chiarimento. Determinate vicende per me sono chiuse».
Altro argomento tirato in ballo in conferenza stampa, il rapporto fra il primo cittadino e Nicola Pappolla. «Non è vero che era persona sgradita al sindaco e che la giunta non si faceva perché non si trovava in giro un assessore alle Finanze. E' una polemica che ho letto sulla stampa ma che non ho mai commentato in quanto priva di fondamento. Non ho mai fatto scelte sulla base di simpatie ed antipatie. Sulla nomina di un assessore della Puglia Prima di Tutto non ha pesato il risultato elettorale delle Provinciali. In tal senso non c'erano debiti da estinguere. La giunta comunale è figlia dei risultati delle ultime elezioni amministrative e delle dinamiche politiche locali». La prima riunione del nuovo esecutivo è prevista per martedì.
In galleria le immagini della conferenza stampa di questa mattina.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Questo lo schema aggiornato delle deleghe:
Il primo cittadino apre la conferenza stampa ringraziando gli assessori uscenti, "tutti dimissionari e non licenziati": «Sono stati due anni difficilissimi, i più duri da quando il sottoscritto è sindaco, per questo motivo sento il dovere di ringraziarli di cuore per quanto fatto, tutti e indistintamente». Sul caso-sms e sulla lettera aperta di D'Ambrosio, Tarantini se la cava con un dribbling: «Non mi va di proseguire una polemica inutile. Non ho letto la lettera di D'Ambrosio, era troppo lunga. Dico solo che è un mal vezzo parlare male dell'amministrazione quando non se ne fa più parte».
Discorso a parte per Roberto Visibelli, fuori dalla giunta ma promosso alla presidenza del nucleo di valutazione: «Non è una punizione come molti credono, al contrario ritengo che questo incarico, di fiducia del sindaco, possa valorizzare al meglio le sue indubbie capacità e la sua competenza amministrativa. Avrà il compito di valutare i dirigenti, non mi sembra cosa da poco».
E veniamo alle presentazioni della nuova squadra: «E' una giunta giovane e rinnovata, composta da gente motivata. Mi aspetto che in questi tre anni, con il loro lavoro, si possano raccogliere risultati importanti e gettare le basi per importanti progettualità da sviluppare nella prossima consiliatura».
Sulle attribuzioni assessori-partiti, Tarantini entra nel merito di un sol caso, quello di Nicola Lapi, in quota alla lista civica Solo per Trani. «Quando si intraprende un percorso assessorile, la figura della persona prescinde dal partito che lo ha indicato. Si lavora per conto della città, non di un partito. Mi sia consentita una puntualizzazione su Nicola Lapi, espressione in giunta della lista civica che ho promosso io in campagna elettorale. I consiglieri eletti in Solo per Trani hanno deciso di intraprendere una strada diversa, dando vita ad un gruppo politico all'interno del PdL. La cosa non mi dispiace ma, al contrario, mi sarebbe dispiaciuto far morire Solo per Trani. La lista, oltre ad aver esaltato alcuni valori, ha garantito alla coalizione un numero di suffragi consistenti. Solo per Trani non era un espediente per catturare voti in campagna elettorale, ne è dimostrazione la presenza in giunta di Lapi che, di quella lista, è stato il primo dei non eletti».
Non c'è traccia in giunta di un'espressione della Puglia delle Libertà (contenitore in cui sono confluiti i consiglieri eletti di Liberal e Solo per Trani). Tarantini non se ne fa un cruccio: «Non temo mal di pancia, perché dovrei?». La Puglia della Libertà, con tre consiglieri, è il seccondo partito della coalizione dopo il PdL.
In giunta siederanno, fra gli altri, Giuseppe Paolillo (che ha rassegnato le dimissioni dal CdA di Amet) e Pina Chiarello (che ha risolto consensualmente il rapporto di consulenza con Amet). La domanda era inevitabile: come si fa a passare dal "Basta con i ricatti" al "Volemose bene"? Tarantini non si scompone: «Quando fui eletto sindaco per la prima volta, avevo fatto una promessa ai cittadini e l'ho rigidamente mantenuta. Avevo detto che mi sarei dimesso senza esitazioni se non avessimo avuto i numeri per approvare i provvedimenti in Consiglio comunale. L'assenza di alcuni consiglieri fece saltare un consiglio comunale importantissimo, in cui dovevamo trattare l'argomento dei debiti fuori bilancio. A quel punto non potevo rimangiarmi la parola data. I rapporti personali fra me e Pina Chiarello non sono mai stati tesi, quelli politici sono stati ricostruiti negli anni dopo un chiarimento. Determinate vicende per me sono chiuse».
Altro argomento tirato in ballo in conferenza stampa, il rapporto fra il primo cittadino e Nicola Pappolla. «Non è vero che era persona sgradita al sindaco e che la giunta non si faceva perché non si trovava in giro un assessore alle Finanze. E' una polemica che ho letto sulla stampa ma che non ho mai commentato in quanto priva di fondamento. Non ho mai fatto scelte sulla base di simpatie ed antipatie. Sulla nomina di un assessore della Puglia Prima di Tutto non ha pesato il risultato elettorale delle Provinciali. In tal senso non c'erano debiti da estinguere. La giunta comunale è figlia dei risultati delle ultime elezioni amministrative e delle dinamiche politiche locali». La prima riunione del nuovo esecutivo è prevista per martedì.
In galleria le immagini della conferenza stampa di questa mattina.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Questo lo schema aggiornato delle deleghe:
Assessore | Deleghe |
---|---|
Giorgia Presen Cicolani Alleanza di Centro | Vice sindaco Terzo settore, Politiche terza età, Emancipazione sociale |
Savino de Toma Forza Italia / PDL | Urbanistica, Viabilità |
Andrea Lovato Tecnico | Cultura, Biblioteca, Pubblica istruzione |
Pietro Di Savino AN / PDL | Lavori pubblici |
Giuseppe Paolillo AN / PDL | Polizia municipale |
Raffaele Luca Memola Forza Italia / PdL | Turismo, Attività produttive, Sviluppo servizi locali, Politiche del lavoro |
Giuseppina Chiarello Popolari Liberali | Contenzioso, Contratti e appalti, Politiche per l'ecologia e per l'ambiente, Qualità urbana |
Nicola Pappolla Puglia Prima di tutto | Bilancio, Finanze, Tributi |
Nicola Lapi Solo per Trani | Agricoltura, Pesca, Sport |
Michele Scagliarini Forza Italia / PdL | Centro storico, Salvaguardia tradizioni locali, Affari istituzionali, Personale |