Vita di città
Tari ancora in aumento, le associazioni di categoria contro il Comune
Confcommercio, Confesercenti e Cna: «Una nuova inaccettabile stangata»
Trani - venerdì 31 marzo 2017
Comunicato Stampa
Le scriventi associazioni di categoria, Cna – Confesercenti - Confcommercio Trani, esprimono una vibrata protesta nei confronti della proposta di aumento della Tari 2017, inserita all'ordine del giorno del Consiglio comunale che si terrà oggi, venerdì 31 marzo. Il Comune, omettendo ancora una volta il promesso confronto con i cittadini, ha intenzione di aumentare le tariffe per l'applicazione della tassa sui rifiuti, per l'anno 2017. Per le imprese del comparto del commercio, dell'artigianato, della piccola e media industria, e dei servizi, l'aumento previsto è del 15 per cento circa, che si somma agli aumenti del 100 per cento applicati negli anni 2014 e 2015. Siamo di fronte ad una nuova, incomprensibile ed inaccettabile stangata.
In questo delicato e difficile momento, dove le imprese continuano a chiudere o fanno fatica a restare in piedi, questo nuovo ulteriore aumento della tassazione locale è insostenibile e contribuirà alla chiusura di altre aziende oltre a non favorire l'apertura di altre. La prevista quantificazione del "costo del servizio", calcolato in 12 milioni, è manifestamente sproporzionata, mentre il "costo pro capite" per i cittadini di Trani sarebbe di oltre 200 euro, praticamente uno dei più elevati nella nostra Provincia. E tutto ciò – come è sotto gli occhi di tutti – a fronte di un infimo livello di qualità del servizio prestato, come dimostrano le quotidiane proteste dei cittadini in ogni quartiere della nostra città, e con una percentuale di raccolta differenziata ancora al 20 per cento.
Non possiamo più accettare che, a causa delle inefficienze da parte del gestore pubblico del servizio di Igiene e dei dirigenti preposti al controllo, siano sempre e solo i contribuenti a pagare. Ai consiglieri comunali, quindi, chiediamo di rinviare l'argomento e di farsi promotori di un urgente incontro con l'Amministrazione comunale, unitamente alle associazioni di categoria, per rivedere la proposta e individuare le opportune e necessarie modifiche nell'interesse delle imprese e dei cittadini.
Confesercenti, Confcommercio e Cna Trani
In questo delicato e difficile momento, dove le imprese continuano a chiudere o fanno fatica a restare in piedi, questo nuovo ulteriore aumento della tassazione locale è insostenibile e contribuirà alla chiusura di altre aziende oltre a non favorire l'apertura di altre. La prevista quantificazione del "costo del servizio", calcolato in 12 milioni, è manifestamente sproporzionata, mentre il "costo pro capite" per i cittadini di Trani sarebbe di oltre 200 euro, praticamente uno dei più elevati nella nostra Provincia. E tutto ciò – come è sotto gli occhi di tutti – a fronte di un infimo livello di qualità del servizio prestato, come dimostrano le quotidiane proteste dei cittadini in ogni quartiere della nostra città, e con una percentuale di raccolta differenziata ancora al 20 per cento.
Non possiamo più accettare che, a causa delle inefficienze da parte del gestore pubblico del servizio di Igiene e dei dirigenti preposti al controllo, siano sempre e solo i contribuenti a pagare. Ai consiglieri comunali, quindi, chiediamo di rinviare l'argomento e di farsi promotori di un urgente incontro con l'Amministrazione comunale, unitamente alle associazioni di categoria, per rivedere la proposta e individuare le opportune e necessarie modifiche nell'interesse delle imprese e dei cittadini.
Confesercenti, Confcommercio e Cna Trani