Politica
Tari, Cinquepalmi: «Perché gli aumenti nonostante l'elevata percentuale di raccolta indifferenziata?»
L'ex consigliera comunale informa la cittadinanza sui costi di servizio
Trani - martedì 3 settembre 2024
8.35
«Le lamentele sulla scarsa pulizia della città sono quotidiane.
Provvedo ad informarvi sui costi di questo servizio che non rende alla città i risultati che dovrebbe.
Ogni mese i cittadini tranesi corrispondono all'Amiu oltre 660 mila euro per il Servizio di pulizia della città.
A questo importo si aggiunge quello variabile dai 300 ai 200 mila euro, sempre mensili, per il conferimento dei rifiuti, non riciclabili e differenziati.
Complessivamente il comune di Trani paga all'Amiu circa 900 mila euro al mese.
Il comune di Trani dovrebbe iniziare a sollecitare l'adempimento del contratto e dei servizi che sono chiaramente indicati nel disciplinare sottoscritto considerati gli elevati costi.
Anche la Tari, a Trani, nonostante l'elevata percentuale di raccolta differenziata continua ad aumentare inspiegabilmente.
I ricavi della raccolta differenziata pari a circa 913 mila euro sono notevolmente aumentati come risulta dal bilancio Amiu 2023 rispetto al 2022 il cui importo era di circa 660 mila euro.
Come mai all'aumentare delle somme già introitate con la vendita dei rifiuti differenziati dai cittadini, non corrisponde una conseguente diminuzione della TARI 2024?
Che fine fanno questi soldi, come vengono spesi?
E come mai tali risorse economiche non vengono utilizzate per istituire la tariffa puntuale, parametrata non solo sull'indifferenziato ma anche sull'organico e cioè sulle due frazioni che rappresentano un costo, quello del loro smaltimento in discarica (l'indifferenziato) e all'impianto di compostaggio (l'organico)?
Nonostante i livelli di raccolta differenziata al 76,73% non è successo niente, paghiamo ancora la tassa; la speranza è che presto la tassa si trasformi in tariffa puntuale e premi adeguatamente chi mette i soldi per le spese di gestione dei rifiuti ed è bravo a differenziare»: lo dichiara in una nota Mariagrazia Cinquepalmi.
Provvedo ad informarvi sui costi di questo servizio che non rende alla città i risultati che dovrebbe.
Ogni mese i cittadini tranesi corrispondono all'Amiu oltre 660 mila euro per il Servizio di pulizia della città.
A questo importo si aggiunge quello variabile dai 300 ai 200 mila euro, sempre mensili, per il conferimento dei rifiuti, non riciclabili e differenziati.
Complessivamente il comune di Trani paga all'Amiu circa 900 mila euro al mese.
Il comune di Trani dovrebbe iniziare a sollecitare l'adempimento del contratto e dei servizi che sono chiaramente indicati nel disciplinare sottoscritto considerati gli elevati costi.
Anche la Tari, a Trani, nonostante l'elevata percentuale di raccolta differenziata continua ad aumentare inspiegabilmente.
I ricavi della raccolta differenziata pari a circa 913 mila euro sono notevolmente aumentati come risulta dal bilancio Amiu 2023 rispetto al 2022 il cui importo era di circa 660 mila euro.
Come mai all'aumentare delle somme già introitate con la vendita dei rifiuti differenziati dai cittadini, non corrisponde una conseguente diminuzione della TARI 2024?
Che fine fanno questi soldi, come vengono spesi?
E come mai tali risorse economiche non vengono utilizzate per istituire la tariffa puntuale, parametrata non solo sull'indifferenziato ma anche sull'organico e cioè sulle due frazioni che rappresentano un costo, quello del loro smaltimento in discarica (l'indifferenziato) e all'impianto di compostaggio (l'organico)?
Nonostante i livelli di raccolta differenziata al 76,73% non è successo niente, paghiamo ancora la tassa; la speranza è che presto la tassa si trasformi in tariffa puntuale e premi adeguatamente chi mette i soldi per le spese di gestione dei rifiuti ed è bravo a differenziare»: lo dichiara in una nota Mariagrazia Cinquepalmi.