Politica
Tariffe Tari, Riserbato: «C'è la volontà di ridurre le tasse»
Passa in consiglio l'atto di indirizzo proposto dal consigliere comunale, Franco Altamura
Trani - venerdì 14 novembre 2014
7.26
Il consigliere comunale di Trani Libera, Franco Altamura, può ritenersi soddisfatto. La sua proposta relativa alla riqualificazione delle aliquote per la Tari, la tassa sui rifiuti, riceve il consenso del consiglio comunale monotematico, voluto da lui insieme a 15 consiglieri di minoranza. In aula, però, ieri sembrava che la seduta non si sarebbe svolta. Al primo appello, infatti, è mancato il numero legale. Soltanto dopo un'ora, tra battibecchi e consultazioni varie, 27 consiglieri hanno pronunciato la parola "presente" durante l'appello del presidente, Fabrizio Ferrante.
Tema unico della seduta: la Tari. Con il relatore, Altamura, che ha sottolineato un'incongruità tra i soldi chiesti ai cittadini e le spese di Palazzo di città: «Quando ero piccolo - usando un aneddoto - e mi mandavano a fare la spesa, se un prodotto non era presente, dovevo tornare a casa con i soldi: bisogna fare la stessa cosa. Il Piano Economico Finanziario (Pef) predisposto dall'Amiu Spa non è mai stato approvato dal Consiglio Comunale in quanto, leggendo la Delibera n. 22 del 31/07/2014, si nota chiaramente che il Consiglio Comunale si è limitato ad una pura e semplice presa d'atto, inoltre le somme contenute nel suddetto documento finanziario conterrebbero la valutazione di un servizio, la raccolta differenziata, quantificato economicamente per l'intero anno 2014 e che non è ancora partito e che non potrà partire, trattandosi di un servizio svolto in proroga e non più di competenza del Comune di Trani, ma di un organismo sovracomunale appositamente costituito, l'Aro 1 Bat».
L'assessore alle finanze, Emiliana Pappalettera, ha chiarito la posizione dell'amministrazione: «Le tariffe - secondo la legge di stabilità - dovevano essere fissate entro il 31 luglio 2014 e non possono essere modificate dopo l'approvazione del bilancio di previsione. Ma in aula la sensazione, dalla maggioranza all'opposizione, è che tutti vogliano fare in modo che vengano rimodulate le tariffe. Ed è anche il primo cittadino, Gigi Riserbato, a ribadirlo: «La volontà di ridurre le tasse - ha spiegato in consiglio - appartiene a tutti noi. Ma, preliminarmente, devono essere il segretario generale ed i due dirigenti interessati a rilasciare i pareri di legittimità. Di certo, la raccolta differenziata la estenderemo: è un nostro obiettivo dichiarato e non cambia». All'esterno, invece, il comitato Rifiuti Zero mostra tutto il suo dissenso per l'attività dell'amministrazione in materia ambientale. Lo striscione esposto durante una protesta civile e pacifica parla chiaro: «L'emergenza ambientale - si legge - è una vostra responsabilità morale. Diteci cosa volete fare».
Si va così alla votazione dopo gli interventi pungenti della minoranza nei confronti dell'amministrazione. Tutti i consiglieri presenti, 27, votano a favore del provvedimento. Ma, attenzione, si tratta soltanto di un atto di indirizzo: ciò vuol dire che adesso sarà compito del segretario generale e dei dirigenti valutarlo e rilasciare i pareri di legittimità. Se dovesse ricevere il placet, si passerebbe alla proposta di delibera tecnica. Insomma, la strada per la rimodulazione delle aliquote è ancora lunga. La volontà, però, non manca.
Tema unico della seduta: la Tari. Con il relatore, Altamura, che ha sottolineato un'incongruità tra i soldi chiesti ai cittadini e le spese di Palazzo di città: «Quando ero piccolo - usando un aneddoto - e mi mandavano a fare la spesa, se un prodotto non era presente, dovevo tornare a casa con i soldi: bisogna fare la stessa cosa. Il Piano Economico Finanziario (Pef) predisposto dall'Amiu Spa non è mai stato approvato dal Consiglio Comunale in quanto, leggendo la Delibera n. 22 del 31/07/2014, si nota chiaramente che il Consiglio Comunale si è limitato ad una pura e semplice presa d'atto, inoltre le somme contenute nel suddetto documento finanziario conterrebbero la valutazione di un servizio, la raccolta differenziata, quantificato economicamente per l'intero anno 2014 e che non è ancora partito e che non potrà partire, trattandosi di un servizio svolto in proroga e non più di competenza del Comune di Trani, ma di un organismo sovracomunale appositamente costituito, l'Aro 1 Bat».
L'assessore alle finanze, Emiliana Pappalettera, ha chiarito la posizione dell'amministrazione: «Le tariffe - secondo la legge di stabilità - dovevano essere fissate entro il 31 luglio 2014 e non possono essere modificate dopo l'approvazione del bilancio di previsione. Ma in aula la sensazione, dalla maggioranza all'opposizione, è che tutti vogliano fare in modo che vengano rimodulate le tariffe. Ed è anche il primo cittadino, Gigi Riserbato, a ribadirlo: «La volontà di ridurre le tasse - ha spiegato in consiglio - appartiene a tutti noi. Ma, preliminarmente, devono essere il segretario generale ed i due dirigenti interessati a rilasciare i pareri di legittimità. Di certo, la raccolta differenziata la estenderemo: è un nostro obiettivo dichiarato e non cambia». All'esterno, invece, il comitato Rifiuti Zero mostra tutto il suo dissenso per l'attività dell'amministrazione in materia ambientale. Lo striscione esposto durante una protesta civile e pacifica parla chiaro: «L'emergenza ambientale - si legge - è una vostra responsabilità morale. Diteci cosa volete fare».
Si va così alla votazione dopo gli interventi pungenti della minoranza nei confronti dell'amministrazione. Tutti i consiglieri presenti, 27, votano a favore del provvedimento. Ma, attenzione, si tratta soltanto di un atto di indirizzo: ciò vuol dire che adesso sarà compito del segretario generale e dei dirigenti valutarlo e rilasciare i pareri di legittimità. Se dovesse ricevere il placet, si passerebbe alla proposta di delibera tecnica. Insomma, la strada per la rimodulazione delle aliquote è ancora lunga. La volontà, però, non manca.