Eventi e cultura

Teatro e musica ai Dialoghi di Trani

Uno spettacolo sull’11 settembre, la rilettura dell’Amleto e i suoni del Mediterraneo

A una settimana esatta dal via, cresce l'attesa per "I Dialoghi di Trani". Da venerdì 21 settembre, infatti, e fino a domenica 23 nell'incantevole cornice del Castello Svevo di Trani, torna la più grande manifestazione dedicata alla lettura, al confronto e alle idee, del Sud Italia. Quest'anno nel corso della tre-giorni letteraria si discute di etica e dei suoi ruoli e applicazioni nella società moderna caratterizzata, in particolar modo, da una dimensione globale. "Quale etica nella società globale?" è il tema prescelto per la sesta edizione dei Dialoghi che mira a scandagliare aspetti sconosciuti della cosiddetta "globalizzazione", sempre più universale nella sua accessibilità e particolare nella sua attenzione alle diversità. La ricerca di un'etica giusta ed equa, quindi, si trova a fare i conti con nuove sfide, nuovi limiti e nuovi scenari di azione. Intellettuali, filosofi, scienziati, giuristi, politici, imprenditori e scrittori si confronteranno intorno a queste inedite prospettive. Offriranno il proprio contributo e si inseriranno lungo il filo conduttore del tema etico anche le sezioni speciali di approfondimento, un programma di eventi spettacolari che, come nelle passate edizioni, affianca i tradizionali dialoghi. Si parte il 21 settembre [Cortile Ovest, ore 21] con il monologo teatrale "Security. Fino all'11 settembre" di e con Raimondo Brandi (scenografia Giuseppe D'Orazio, Alessandro Gaudio, Alessio Rota; musiche a cura di Daniel Bacalov). Lo spettacolo porta in scena un percorso di analisi attraverso i particolari non veicolati dall'informazione di massa sull'attacco al World Trade Center. L'intenzione è quella di criticare, informare e stimolare l'attenzione dello spettatore avvicinandolo ai fatti. Si propongono teorie, anche alternative rispetto alla "verità" affidata alla Storia, ma non si rinuncia alla complessità delle dimostrazioni. Il monologo si struttura in tre parti di analisi. La prima ripercorre gli avvertimenti e gli indizi dal 1993 al giorno dell'attentato, la seconda studia l'esatta dinamica dell'attacco e le reazioni della difesa, la terza tratta della geopolitica e degli interessi americani in Afghanistan. In un'ora e mezza di spettacolo Brandi sciorina date, fatti e circostanze e li racconta con dovizia di particolari degna di un'inchiesta giornalistica. Si tratta, però, anche di uno spettacolo che fa sorridere, di una ironia amara, ma che rispecchia tutto il buono del teatro di denuncia nello stile, forse più noto, espresso da Marco Paolini.
"Legare la morte al ridicolo, il serio al buffo, la storia all'ironia, la verità alla menzogna, la nostra vita alla debolezza, all'incoerenza e la fatica all'ingiustizia. – afferma l'autore e attore Raimondo Brandi – Nell'11 settembre confluiscono n una enorme conflagrazione, movimenti politici, religiosi, storici, contingenti o tradizionali. Tutto in quel giorno ha trovato il suo teatro: il climax, la catarsi, la conclusione di un'opera e una nuova partenza". Interessante anche la scenografia che, su un planisferio/murales dai colori brillanti, realizzato con spray e vernici fluorescenti, riporta cartine geografiche, spostamenti, parole, immagini. "Security" ha debuttato il 31 marzo 2004, al teatro Cometà off a Roma, ed è stato ospite a vari festival. Candidato per il premio UBU miglior monologo 2005.Sabato 22 settembre va in scena l'Amleto [Cortile Ovest, ore 21] spettacolo di e con Michele Sinisi (collaborazione alla scrittura scenica di Michele Santeramo; assistenza di Marcella Nocera; costume di Luigi Spezzatatene; cura del progetto di Antonella Papeo). Questa volta gli artisti andriesi di "teatrominimo" propongono una rivisitazione del capolavoro di William Shakespeare. Amleto si trova in una stanza e vive in completa solitudine la sua storia. I fatti, i personaggi, sono accaduti davanti ai propri occhi e malgrado il suo volere e i suoi desideri deve confrontarsi con questi e prendere delle decisioni. La tragedia sta nel fatto che deve comunque risolvere la sua storia da solo, deve stare lì a parlare con personaggi assenti. Polonio, Re Claudio, Ofelia, Laerte, la madre Gertrude, l'attore della compagnia girovaga, non ci sono o forse non sono arrivati. Solo le sedie gli fanno compagnia e saranno le uniche testimoni della sua esperienza. L'unica presenza reale è il fantasma del padre che in quanto tale lo metterà al corrente di ciò che veramente è successo. La storia è quella che tutti noi conosciamo e il testo shakespeariano è smontato e reintrodotto sulla scena attraverso un soliloquio che vuole rendere in modo chiaro lo svolgersi della storia sino alla morte. Le sedie vuote saranno le uniche testimoni della sua esperienza.

"È possibile aggiungere ancora qualcosa ad un opera che è mito-teatrale? – si chiede Michele Sinisi - Ho cercato di avvicinarmi a più riprese al suo nucleo drammatico attraverso vari laboratori ma puntualmente mi confrontavo con l'ossessiva e malinconica qualità della lingua shakespeariana. Scoprivo di essermi avvicinato ad un mistero senza riuscire a svelarlo del tutto". L'attore e regista andriese è stato segnalato come miglior attore under 30 in occasione del Premio UBU per gli anni 2000 e 2001.

Domenica 23, invece, si chiude con la musica della VenusOrchestra [Cortile Ovest, ore 21]. La formazione esclusivamente composta da venticinque elementi tutti al femminile, propone una performance originale dal titolo "Mediterranea", un concerto-spettacolo diretto da Teresa Satalino con la partecipazione della violinista Anila Bodini, del soprano Annalisa Carbonara, del percussionista Pippo D'Ambrosio, della danzatrice Daniela Mezzina, dell'attore Paolo Panaro e di Nabil, voce storica dei Radiodervish. La parola chiave di questo spettacolo è "contaminazione". Esso, infatti, è fondato sulla commistione tra generi (musica popolare, classica e leggera), linguaggi (poesia, musica e danza) e più in generale tra suggestioni provenienti da vari paesi del Mediterraneo. Lo spettatore viene condotto in un itinerario artistico interdisciplinare attraverso il Mediterraneo: una ideale crociera che, partendo dalla Puglia percorre le coste del Mare Nostrum dalla Spagna ai paesi arabi del nord Africa, dall'Albania alla Grecia e alla Turchia. Il materiale musicale selezionato dalle più varie culture mediterranee è stato riarrangiato, ottimizzato e rielaborato. Questo ha portato ad ottenere sonorità che da un lato conservano il sapore della tradizione dalla quale provengono e dall'altro risultano reinterpretate passando attraverso il filtro dell'innovazione e l'accompagnamento di letture (poesie di Vittorio Bodini, Federico Garcia Lorca, "Le mille e una notte") e danze.

Completano l'offerta della manifestazione laboratori per ragazzi e bambini (Macbeth laboratorio teatrale a cura dell'IISS "G. Bovio" di Trani; Etica-mente, corretti! laboratorio didattico per scuole elementari e medie e Globaleticamente per le scuole superiori a cura di Lucia Ivona), degustazioni enogastronomiche, visite guidate, mostre e proiezioni (Lo Specchio cortometraggio e La gita a Tindari videointervista a Andrea Camilleri, a cura del Liceo scientifico "C. Cafiero" di Barletta). Letture tratte da Antigone di Sofocle, Anouilh, Brecht, Tingeltangel di K. Valentin e Lo strano caso del dr Jekyll e Mr Hyde di Stevenson saranno eseguite dall'Associazione Artistico-Culturale di Barletta "Fattoria degli artisti".

Le foto sono di Emanuela Bongiovanni e Mirella Caldarone.
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