Politica

Telefoni comunali e bollette salate

Interrogazione del consigliere Domenico De Laurentis

«Il sottoscritto Consigliere Comunale De Laurentis Domenico, a mente dell'art.29 del regolamento del Consiglio Comunale di Trani, premesso che codesta amministrazione ha in essere un contratto di Rete Aziendale Mobile, con una nota società di telefonia, per la gestione delle comunicazioni di servizio di Polizia Municipale; che con dirigenziale n. 193 del 21/06/06 della 6ª Ripartizione si è provveduto a disporre la liquidazione di una fattura bimestrale, traffico di telefonia mobile e canoni, per un importo pari a € 9.993,00; che da una lettura della fattura in questione emerge che viene corrisposta per la sola concessione governativa delle 116 SIM un importo di € 2.886,00. Tanto premesso, formula, tramite il Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco della Città di Trani, all'assessore competente ed la dirigente la 6ª Ripartizione la seguente interrogazione.
In particolare si chiede:
  • quali siano i soggetti a cui istituzionalmente andrebbero affidati i telefonini aziendali, in riferimento alla loro mobilità ed esigenza di reperibilità, e le limitazioni previste per il suo uso.
  • ai quali utenti (vigili, funzionari, dipendenti, amministratori, ecc. ecc.) fanno capo le 116 SIM, ovvero i 116 telefonini connessi;
  • se per tutti trattasi di rete aziendale o se sono state attivate SIM "Aperte" (ovvero consentita qualsiasi telefonata a carico del Comune), e chi possiede le SIM Aperte;
  • se risponde al vero quanto affermato in un Web Forum tranese che tali telefonini siano in possesso di utenti non appartenenti al corpo della Polizia Urbana, ed in particolare siano in possesso anche di consiglieri di maggioranza.
Inoltre, in considerazione che l'utilizzo di tali strumenti dovrebbe essere effettuato con razionalità e per soli fini istituzionali, essendo assolutamente vietata la possibilità di uso per fini personali, si chiede di conoscere
  • se vengano effettuati, normalmente, saltuariamente, occasionalmente, o se sia stata effettuata almeno n. 1 volta una verifica sul suo corretto utilizzo ed una valutazione sulla effettiva esigenza per l'assegnazione di un telefonino;
  • se ritiene accettabili circa 10.000 Euro a bimestre solo per i telefonini oltre i tanti telefoni fissi le decine e decine di collegamenti adsl;
  • o se ritiene che sia giunto il momento di effettuare una immediata razionalizzazione della spesa pubblica sui telefonini e sugli sprechi in genere.
In fine con riferimento alla spesa telefonica tutta, visti i numerosissimi singoli contratti telefonici oltre al centralino del comune, alle decine e decine di modem adsl collegati ognuno per suo conto, se ritiene che sia giunto il momento di effettuare il tanto auspicato cablaggio degli uffici comunali con un'unica rete fissa collegata con la rete in fibra ottica, da tempo posata dall'Amet, con tutti gli uffici pubblici collegati tra loro in rete indipendente e senza costi di traffico, con vari punti di collegamento Wireless, e con un unico grande accesso alla rete nazionale.»Mimmo De Laurentis
Il Consigliere Comunale PSDI
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