Medico di base
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Sanità

"Temo una situazione esplosiva": la testimonianza preoccupata di un medico di base di Trani

La Puglia torna arancione, i contagi a Trani e nel mondo intero aumentano e molti possibili portatori sani non effettuano il tampone

"Il numero dei miei pazienti contagiati e malati è in continuo aumento, credo proprio che stiamo pagando a caro prezzo i pranzi e i cenoni natalizi: ormai è la normalità fare nottata al computer per preparare le ricette delle patologie "ordinarie" dei pazienti o lavorare a orario continuato durante la giornata". E' quasi uno sfogo quello di uno dei medici di base che abbiamo incontrato nell'esercizio delle sue funzioni, tra visite domiciliari, appuntamenti in studio, telefonate, studio dei referti e di risultati di analisi cliniche: c'è una situazione covid davvero pesante a cui va aggiunta la gestione ordinaria delle patologie che non vanno trascurate. E vista la situazione ospedaliera, con le persone che cercano in ogni modo di evitare i presìdi ospedalieri, i medici di famiglia sono davvero oberati. " Non è lamentarsi di una professione che noi medici abbiamo scelto come missione di vita - tiene a sottolineare il medico ; ci muove il senso di responsabilità profondo per ognuno dei pazienti. Ma ci chiediamo se una diversa organizzazione della sanità pubblica di questa situazione di emergenza non avrebbe prodotto risultati diversi. Ma anche dei sacrifici ancora maggiori della popolazione. E' dura. Ma ci siamo dentro e questi sacrifici sono necessari".

C'era da aspettarselo forse: o forse no, se si fossero rispettate in maniera rigorosissima le indicazioni raccomandate per poter vivere con almeno alcuni dei propri cari le feste appena trascorse. La verità è che saremmo dovuti stare in silenzio durante i convivi, quando la mascherina è abbassata per poter mangiare, ma parlare solo a bocca e naso coperti. Arieggiando spesso, stando a distanza, non toccando nulla che possa esser toccato da altri. ma l'altra verità è che stare coi propri cari , sei o poco più in presenza di minori , deve averci fatto sentire protetti da una specie di immunità affettiva, cosa che purtroppo non era reale. I medici di base di Trani che , come in tutta Italia, si trovano a dover affrontare un'emergenza sanitaria quasi investiti dalla sanità pubblica della responsabilità di gestire ​la situazione pandemica. Una situazione che nonostante gli spiragli di luce dell'inizio della campagna vaccinale, è da considerarsi in piena ondata, che sia la fine della seconda o l'inizio della terza non ha poi così importanza. Natale o no, è un fatto che nel mondo è record di casi con 700.000 al giorno, il covid pare evolversi per contagiarci sempre di più.

"Sono preoccupato per i contagi dei portatori sani più o meno inconsapevoli, conclude il medico, perchè molti temono il tampone anche se hanno sospetti su di sè per contatti con malato o leggeri sintomi: sono mine vaganti che diffondono il covid in maniera pesante. Ma voglio sperare che le mie preoccupazioni siano eccessive e , ovviamente, ho la speranza della fede che tutto questo possa arginarsi quanto prima.
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