Eventi e cultura
Luna di Sabbia, torna questa sera "Scrittori nel tempo"
Ospite dell'incontro Massimo Onofri con "Passaggio in Sardegna"
Trani - sabato 7 novembre 2015
3.08 Comunicato Stampa
Continua la rassegna letteraria curata dal critico e saggista Vito Santoro. Oggi alle ore 19 ospite del secondo appuntamento di "Scrittori nel tempo" è Massimo Onofri che presenta il suo ultimo libro edito da Giunti intitolato "Passaggio in Sardegna".
Un viaggio nel cuore della Sardegna, un viaggio che è, alla fine di tutto, una grande storia d'amore. Dalla Porto Torres del Petrolchimico alla Cagliari dei Bastioni, lungo la statale 131, passando magari per Macomer, quella delle caserme e di alcune piccole star televisive. Sassari tra segreti e clamori; 'incredibile parco delle Prigionette; le dolcezze di Bosa e di Stintino; arsura di Gallura; i collage che sono di Olbia; le isole dell'isola: dall'Asinara del carcere speciale e degli asinelli albini alla Caprera di Garibaldi; Oristano la città-salotto e Nuoro, più Giacometti che Deledda, che dell'isola è la piccola Atene; la Barbagia e il mito identitario; la Siligo di Gavino Ledda, la Ghilarza di Gramsci e la Villacidro di Dessì e Alghero forever.
La Sardegna che questo viaggio ci restituisce non l'aveva raccontata mai nessuno, tra grand tour e autoironica autobiografia, nei modi d'una scrittura disinvolta e camaleontica, tra il comico e il lirico. Anche perché Massimo Onofri ha letto tutti i libri, e non solo di viaggio: sottoponendo al vaglio di una critica spietata e allegra tutti i luoghi comuni che hanno poi prodotto tanta cattiva letteratura, autoctona e no, a uso e consumo d'un turista in cerca di brividi esotici e primitivi. Ma la Sardegna, osservata con occhi veri e onesti, è anche la grande occasione per una resa dei conti, commossa e ilare, col proprio stilnovismo patologico.
Un viaggio nel cuore della Sardegna, un viaggio che è, alla fine di tutto, una grande storia d'amore. Dalla Porto Torres del Petrolchimico alla Cagliari dei Bastioni, lungo la statale 131, passando magari per Macomer, quella delle caserme e di alcune piccole star televisive. Sassari tra segreti e clamori; 'incredibile parco delle Prigionette; le dolcezze di Bosa e di Stintino; arsura di Gallura; i collage che sono di Olbia; le isole dell'isola: dall'Asinara del carcere speciale e degli asinelli albini alla Caprera di Garibaldi; Oristano la città-salotto e Nuoro, più Giacometti che Deledda, che dell'isola è la piccola Atene; la Barbagia e il mito identitario; la Siligo di Gavino Ledda, la Ghilarza di Gramsci e la Villacidro di Dessì e Alghero forever.
La Sardegna che questo viaggio ci restituisce non l'aveva raccontata mai nessuno, tra grand tour e autoironica autobiografia, nei modi d'una scrittura disinvolta e camaleontica, tra il comico e il lirico. Anche perché Massimo Onofri ha letto tutti i libri, e non solo di viaggio: sottoponendo al vaglio di una critica spietata e allegra tutti i luoghi comuni che hanno poi prodotto tanta cattiva letteratura, autoctona e no, a uso e consumo d'un turista in cerca di brividi esotici e primitivi. Ma la Sardegna, osservata con occhi veri e onesti, è anche la grande occasione per una resa dei conti, commossa e ilare, col proprio stilnovismo patologico.