Eventi e cultura
Tra Pride e matrimoni, Trani si interroga ancora sul gender
L'incontro nella parrocchia di San Magno perde l'occasione di fare chiarezza
Trani - sabato 27 giugno 2015
7.35
Il mondo si sveglia quest'oggi con la sentenza storica della Corte Suprema americana, che ha reso legali le nozze gay sul tutto il territorio degli Stati Uniti d'America. L'Italia verrà percorsa, in giornata, da ben sei Pride (Torino, Bologna, Palermo, Cagliari, Perugia e Milano), in attesa di quello pugliese, previsto per sabato prossimo a Foggia. Nel mentre, a Trani, non si riesce ancora a fare chiarezza sul concetto di gender e sul valore di questa parola in ambito sociale.
Nella serata di ieri, infatti, la Parrocchia di San Magno ha ospitato l'incontro "Nuove sfide educative: la teoria del Gender". A relazionare due bioeticisti, moderati da don Dino Cimadomo: don Mauro Camero, rettore della Basilica Concattedrale di San Pietro a Bisceglie, per gli aspetti etici e Antonio Citro, presidente diocesano dell'Azione Cattolica, per gli aspetti culturali.
L'occasione sarebbe stata ghiotta, vista la possibilità in ambito religioso cattolico, per spiegare quale sia la posizione della Chiesa Cattolica sull'argomento. Purtroppo, come accade spesso in certi contesti, la tendenza è di combattere "contro un nemico che hanno immaginato, o che hanno costruito, stravolgendo il reale, per renderlo irriconoscibile e poterlo così additare come un mostro temibile" (come ben spiegato da Chiara Lalli in un articolo su Internazionale di qualche mese fa). Dalle parole dei relatori, poco si capisce sulle reali idee promosse dal Vaticano e tanto spazio viene lasciato ad esempi forzati, che poco rendono la situazione reale nel Bel Paese.
Alla comunità di San Magno va dato merito di aver voluto discutere di questi temi, ma il coraggio di don Dino saprà andare sicuramente oltre. Un incontro di un paio d'ore concentra e distorce temi fondamentali per il progresso del credo e di tutti gli aspetti laici legati a quest'area, continuare a discuterne (magari in un seminario di più incontri) potrà portare giovamento a tutti. Credenti e non.
Nella serata di ieri, infatti, la Parrocchia di San Magno ha ospitato l'incontro "Nuove sfide educative: la teoria del Gender". A relazionare due bioeticisti, moderati da don Dino Cimadomo: don Mauro Camero, rettore della Basilica Concattedrale di San Pietro a Bisceglie, per gli aspetti etici e Antonio Citro, presidente diocesano dell'Azione Cattolica, per gli aspetti culturali.
L'occasione sarebbe stata ghiotta, vista la possibilità in ambito religioso cattolico, per spiegare quale sia la posizione della Chiesa Cattolica sull'argomento. Purtroppo, come accade spesso in certi contesti, la tendenza è di combattere "contro un nemico che hanno immaginato, o che hanno costruito, stravolgendo il reale, per renderlo irriconoscibile e poterlo così additare come un mostro temibile" (come ben spiegato da Chiara Lalli in un articolo su Internazionale di qualche mese fa). Dalle parole dei relatori, poco si capisce sulle reali idee promosse dal Vaticano e tanto spazio viene lasciato ad esempi forzati, che poco rendono la situazione reale nel Bel Paese.
Alla comunità di San Magno va dato merito di aver voluto discutere di questi temi, ma il coraggio di don Dino saprà andare sicuramente oltre. Un incontro di un paio d'ore concentra e distorce temi fondamentali per il progresso del credo e di tutti gli aspetti laici legati a quest'area, continuare a discuterne (magari in un seminario di più incontri) potrà portare giovamento a tutti. Credenti e non.