Politica

Trani, «A quando il dragaggio del porto?»

Una nota del consigliere comunale Franco Caffarella

I porti della Puglia sono a rischio insabbiamento. Quello di Trani lo è molto di piu', anche per la sua particolare conformazione oltre che per il tipo di fondali. «E' giunto il momento di perorare presso la Regione Puglia anche questa causa", sottolinea il consigliere del Pdl Franco Caffarella. In qualità di componente della 8° commissione consiliare del Comune di Trani, che tra le altre deleghe si occupa anche dei problemi della pesca, il cons. Caffarella ha nuovamente sollevato il problema, particolarmente avvertito da pescatori e diportisti che ormeggiano presso il Porto di Trani. L'ultimo intervento di dragaggio avvenne nel 2002 con fondi stanziati dalla Giunta Fitto e consentì, tra l'altro - ricorda affarella - il primo ormeggio dell'aliscafo che avrebbe poi collegato Trani a Dubrovnik e la tappa italiana del campionato del mondo di tuffi dal trampolino da alta quota, svoltosi nella zona del molo Santa Lucia, con lo sfondo della Cattedrale immortalata da Tv di varie nazioni».

A distanza di anni il problema si ripropone e visti i tempi non sempre celeri degli atti amministrativi che rigurdano piu' enti, il consigliere ha proposto alla Commissione Consiliare di sollecitare l'Amministrazione Comunale perché si attivi con una urgente richiesta di interevento presso la Regione Puglia. «Tanto più - sottolinea Caffarella - che di recente l'assessorato regionale retto dal Vice Presidente Onofrio Introna, ha stanziato 1 milione e 700 mila euro per migliorare la vivibilità degli scali marittimi da Santo Spirito a Savelletri, proprio al fine di rallentare il processo di insabbiamento evitando le difficoltà di entrare uscire dai porti. Sarebbe il caso che tale provvedimento fosse esteso anche alla zona a nord di Bari per la quale invece il finanziamento non è stato finora concesso. Vista la delega ai Comuni dotati di porto non sede di autorità portuale, potrebbe favorire anche una sinergia del Comune di Trani per reperire ulteriori fondi da destinare alle opere di dragaggio e miglioramento degli approdi. Del resto, lo sblocco della vicenda grottesca del Braccio S.Nicola, credo abbia insegnato, a tutti, quanto sia necessaria ed opportuna una azione di concertazione tra gli enti territoriali e militari per la risoluzione delle problematiche dell'area portuale di Trani».
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