Politica

«Trani-Andria, occorre rispettare i tempi previsti»

Dopo lo stanziamento dei fondi (18 milioni di euro), i Socialisti lanciano un monito

Il Partito socialista di Trani ha diffuso una nota sullo stanziamento di fondi per il rifacimento della strada provinciale Trani - Andria. Il comunicato è a firma di Nicola Cuccovillo, Giuseppe Di Cugno e Rosa Quercia:

«Ancora una volta gli amministratori tranesi, detrattori nei confronti del Governo di centro-sinistra della Regione Puglia, devono ricredersi e smetterla di pensare che Bari ci consideri città figliastra».

Il 22 ottobre il Consiglio regionale dei lavori pubblici della Puglia ha approvato e finanziato il progetto definitivo per i lavori di ammodernamento della strada provinciale 130 che congiunge Trani ad Andria.

«E' stato approvato sia il piano viabile che le relative pertinenze con previsione di opere di risoluzione dell'intersezione con l'altra strada provinciale 168 con conseguente demolizione e ricostruzione del sottopasso dell'autostrada. Nel dettaglio, come ha comunicato l'Assessore competente Fabiano Amati, i fondi che sono stati messi a disposizione per i sopradetti lavori ammontano a circa 18 milioni di euro, dei quali la gran parte (12 milioni) rinvenienti dalla delibera Cipe3 riguardante i trasporti regionali ed altri 4 milioni reperiti andando a recuperarli dai fondi di bilancio della Provincia di Bari mentre un milione cadauno spettano ai Comuni di Trani ed Andria.

C'è un pericolo ed è quello che occorre assolutamente rispettare i tempi previsti per percepire i finanziamenti e per scongiurare questo rischio la Regione ha già affidato ad un pool di studi tecnici associati, l'incarico di approntare la progettazione esecutiva da presentarsi in tempi stretti in modo che il Consiglio regionale dia il parere positivo e si possa iniziare i lavori. Naturalmente come forza politica seguiremo passo passo l'iter affinchè non ci siano ritardi per la realizzazione di quest'opera che è vitale per la sicurezza delle nostre genti che hanno versato già troppe lacrime».
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