Politica
Trani avrà la sua condotta sottomarina
De Noia: «Ora occorre iniziare subito i lavori»
Trani - giovedì 10 gennaio 2008
Dopo l'interruzione dei lavori, avvenuti circa un anno fa e sui quali il Consigliere De Noia aveva espresso il proprio dissenso, richiedendo il completamento della condotta sottomarina, è lo stesso Consigliere di maggioranza a dare la notizia che la situazione si è finalmente sbloccata, e quindi sarà portata a termine l'importantissima struttura collegata al depuratore cittadino, che porterà lontano dalla costa i reflui depuratati consentendo ai cittadini della zona di ritornare a bagnarsi in quel tratto di riva. «Siamo riusciti a raggiungere, sottolinea De Noia, questo importantissimo obiettivo, grazie al lavoro dell'Ingegnere Affatato e della Geometra Nenna, che in un periodo storico caratterizzato da numerosi impegni istituzionali sono riusciti a lavorare per il conseguimento dell'importante risultato.»
Il Consigliere di Forza Trani chiede l'immediata esecuzione dei lavori di completamento della condotta per evitare che in tale stato possa danneggiarsi, con ulteriori spese da sostenere per la sua manutenzione: «Non bisogna adagiarsi sugli allori perché la condotta va completata in fretta, perchè ne va della sua integrità e del suo funzionamento. Il troppo tempo trascorso in acqua senza possibilità di funzionare regolarmente rischia di mettere seriamente a repentaglio la struttura, con ulteriori aggravio di costi. Durante i lavori sono state eseguite un tratto di mt. 2620 della tubazione a mare, ed il torrino piezoelettrico. Vi sono ancora da eseguire i lavori di posizionamento delle pipe del gruppo diffusori, della valvola terminale del diffusore, della boa di segnalazione e del gruppo pompante del torrino piezoelettrico.
Allo stato attuale, infatti, la condotta si trova in condizioni di allagamento senza alcuna "pressione di lavoro" in quanto non è stato ancora posizionato il gruppo pompante, e di conseguenza si crea la condizione ideale per l'intromissione di materiali esterni quale fango, sabbia e pietrisco, nel tratto terminale della condotta, trascinati dalle maree e dalle correnti. In condizioni di normale funzionamento, invece, la valvola terminale e le pipe del gruppo diffusori agirebbero da valvola di non ritorno per le intrusioni esterne, impedendo l'introduzione e l'accumulo di detto materiale.
L'ingresso eccessivo di materiale esterno potrebbe chiedere, per la sua eliminazione e per i doverosi e conseguenti lavori di manutenzione, un ulteriore intervento economico di circa il 15% dell'intero costo di posizionamento dell'intera condotta. Nonostante la condotta sia fornita di un sistema di difesa composto da una schiera di massi in calcestruzzo posti a protezione sui n° 3 lati del gruppo diffusori, si potrebbe provocare il danneggiamento del tratto terminale (diffusori) a causa di forze esterne che dovessero agire sul sito(reti a strascico, ancore, vongolare, ordigni esplosivi per la pesca di frodo), o nei casi più grave lo spostamento della condotta dal proprio asse. Tale sistema di difesa potrebbe, altresì, danneggiare le attrezzature dei pescatori. Non essendo stata posizionata la boa di segnalazione, infatti, non vi è nessuna indicazione relativa alla parte estrema della condotta.
Nella malaugurata ipotesi che la condotta dovesse essere spostata dal suo asse di posizionamento i costi sarebbero pari al 50% del costo dell'intera condotta. E' quindi necessario ed improcrastinabile agire con celerità completando i lavori, per consentire l'immediato funzionamento della condotta, al fine di dotare Trani di una struttura indispensabile per il risanamento ambientale della zona e per la tutela della salute dei cittadini, nonché per evitare un inutile aggravio si spesa pubblica.»
Il Consigliere di Forza Trani chiede l'immediata esecuzione dei lavori di completamento della condotta per evitare che in tale stato possa danneggiarsi, con ulteriori spese da sostenere per la sua manutenzione: «Non bisogna adagiarsi sugli allori perché la condotta va completata in fretta, perchè ne va della sua integrità e del suo funzionamento. Il troppo tempo trascorso in acqua senza possibilità di funzionare regolarmente rischia di mettere seriamente a repentaglio la struttura, con ulteriori aggravio di costi. Durante i lavori sono state eseguite un tratto di mt. 2620 della tubazione a mare, ed il torrino piezoelettrico. Vi sono ancora da eseguire i lavori di posizionamento delle pipe del gruppo diffusori, della valvola terminale del diffusore, della boa di segnalazione e del gruppo pompante del torrino piezoelettrico.
Allo stato attuale, infatti, la condotta si trova in condizioni di allagamento senza alcuna "pressione di lavoro" in quanto non è stato ancora posizionato il gruppo pompante, e di conseguenza si crea la condizione ideale per l'intromissione di materiali esterni quale fango, sabbia e pietrisco, nel tratto terminale della condotta, trascinati dalle maree e dalle correnti. In condizioni di normale funzionamento, invece, la valvola terminale e le pipe del gruppo diffusori agirebbero da valvola di non ritorno per le intrusioni esterne, impedendo l'introduzione e l'accumulo di detto materiale.
L'ingresso eccessivo di materiale esterno potrebbe chiedere, per la sua eliminazione e per i doverosi e conseguenti lavori di manutenzione, un ulteriore intervento economico di circa il 15% dell'intero costo di posizionamento dell'intera condotta. Nonostante la condotta sia fornita di un sistema di difesa composto da una schiera di massi in calcestruzzo posti a protezione sui n° 3 lati del gruppo diffusori, si potrebbe provocare il danneggiamento del tratto terminale (diffusori) a causa di forze esterne che dovessero agire sul sito(reti a strascico, ancore, vongolare, ordigni esplosivi per la pesca di frodo), o nei casi più grave lo spostamento della condotta dal proprio asse. Tale sistema di difesa potrebbe, altresì, danneggiare le attrezzature dei pescatori. Non essendo stata posizionata la boa di segnalazione, infatti, non vi è nessuna indicazione relativa alla parte estrema della condotta.
Nella malaugurata ipotesi che la condotta dovesse essere spostata dal suo asse di posizionamento i costi sarebbero pari al 50% del costo dell'intera condotta. E' quindi necessario ed improcrastinabile agire con celerità completando i lavori, per consentire l'immediato funzionamento della condotta, al fine di dotare Trani di una struttura indispensabile per il risanamento ambientale della zona e per la tutela della salute dei cittadini, nonché per evitare un inutile aggravio si spesa pubblica.»