Vita di città
Trani capitale della cultura italiana per il 2021? Il sindaco punta alla candidatura
Avviato l'iter per partecipare al bando. Bottaro: «La nostra città è meravigliosa»
Trani - giovedì 21 novembre 2019
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«Aspettavamo da tempo il bando per la candidatura della città di Trani a Capitale della cultura italiana per l'anno 2021 e ora che è arrivato abbiamo subito avviato l'iter». Ad annunciare la novità è proprio il sindaco Amedeo Bottaro con un video che sta spopolando sui Social suscitando la curiosità di molti. L'Amministrazione di Trani ha deciso di partecipare al bando ministeriale per vincere l'ambito premio e mettere così in mostra la vita e lo suo sviluppo culturale della città per un anno intero.
«Sappiamo - ha chiarito il primo cittadino - che si tratta di una sfida difficile, considerate anche le altre candidate e le vincitrici delle precedenti edizioni. Sappiamo che non sarà facile ma sono proprio le sfide difficili quelle che ci entusiasmano. Metteremo tutto il nostro impegno per fornire il materiale utile per la candidatura e cercare di vincere. Lo faremo con un presupposto: la nostra città è meravigliosa».
Dal mondo della politica tranese spuntano anche i primi commenti. «Trani merita questa occasione - hanno dichiarato Fabrizio Sotero e Antonio Loconte di Solo con Trani - Il nostro Movimento, lasciando da parte beghe, divisioni politiche inutili e dannose, offre la propria disponibilità al sindaco a collaborare per la buona riuscita del progetto. Bisogna "fare rete". Viva la nostra città».
Il conferimento del titolo di capitale italiana della cultura», in linea con l'azione dell'Unione europea, si propone i seguenti obiettivi: il miglioramento dell'offerta culturale, la crescita dell'inclusione sociale e il superamento del cultural divide; il rafforzamento della coesione e dell'inclusione sociali, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica; il rafforzamento degli attrattori culturali per lo sviluppo di flussi turistici, anche in termini di destagionalizzazione delle presenze; l'utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e del potenziamento dell'accessibilità; la promozione dell'innovazione e dell'imprenditorialità nei settori culturali e creativi; il conseguimento di risultati sostenibili nell'ambito dell'innovazione culturale; il perseguimento della sostenibilità così come indicato dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell'Onu.
Entro il prossimo 2 marzo le città che concorreranno al conferimento del titolo dovranno inviare un dossier di candidatura. Al dossier lavorerà l'assessore alle culture Felice Di Lernia: «Di questa esperienza – spiega l'assessore - ci interessa sia il risultato che il percorso: innanzitutto perché costruire occasioni di partecipazione costituisce valore in sé e poi perché tutto ciò che riusciremo a realizzare dal punto di vista progettuale rappresenterà la traccia di lavoro dei prossimi anni».
«Sappiamo - ha chiarito il primo cittadino - che si tratta di una sfida difficile, considerate anche le altre candidate e le vincitrici delle precedenti edizioni. Sappiamo che non sarà facile ma sono proprio le sfide difficili quelle che ci entusiasmano. Metteremo tutto il nostro impegno per fornire il materiale utile per la candidatura e cercare di vincere. Lo faremo con un presupposto: la nostra città è meravigliosa».
Dal mondo della politica tranese spuntano anche i primi commenti. «Trani merita questa occasione - hanno dichiarato Fabrizio Sotero e Antonio Loconte di Solo con Trani - Il nostro Movimento, lasciando da parte beghe, divisioni politiche inutili e dannose, offre la propria disponibilità al sindaco a collaborare per la buona riuscita del progetto. Bisogna "fare rete". Viva la nostra città».
Il conferimento del titolo di capitale italiana della cultura», in linea con l'azione dell'Unione europea, si propone i seguenti obiettivi: il miglioramento dell'offerta culturale, la crescita dell'inclusione sociale e il superamento del cultural divide; il rafforzamento della coesione e dell'inclusione sociali, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica; il rafforzamento degli attrattori culturali per lo sviluppo di flussi turistici, anche in termini di destagionalizzazione delle presenze; l'utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e del potenziamento dell'accessibilità; la promozione dell'innovazione e dell'imprenditorialità nei settori culturali e creativi; il conseguimento di risultati sostenibili nell'ambito dell'innovazione culturale; il perseguimento della sostenibilità così come indicato dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell'Onu.
Entro il prossimo 2 marzo le città che concorreranno al conferimento del titolo dovranno inviare un dossier di candidatura. Al dossier lavorerà l'assessore alle culture Felice Di Lernia: «Di questa esperienza – spiega l'assessore - ci interessa sia il risultato che il percorso: innanzitutto perché costruire occasioni di partecipazione costituisce valore in sé e poi perché tutto ciò che riusciremo a realizzare dal punto di vista progettuale rappresenterà la traccia di lavoro dei prossimi anni».