Trani città del buon vivere

Trani, città del buon vivere. Da Andria, al termine del convegno su "negozio sicuro" emerge che la nostra città è quella a cui maggiormente si rapportano i centri limitrofi. Qualità della vita, vivibilità in tutti i mesi dell'anno, sicurezza, offerte. Trani viene più volte citata come esempio da seguire. A dirlo non sono gli amministratori locali, ma esperti del settore, rappresentanti della sicurezza, persino autorità di altri Comuni.

Il sindaco Tarantini ringrazia e gira i complimenti "a chi investe in città, per migliorarla e per rilanciarla, proponendo soluzioni che ci permettono di raggiungere livelli d'eccellenza anche in ambito commerciale. I nostri esercenti stanno imparando a fare squadra, propongono iniziative e idee in maniera congiunta, ci permettono di dialogare con gruppi consorziati, facilitandoci il compito. Il turismo è in crescita e Trani è tornata ad essere una città riferimento nel nord barese. L'amministrazione sta investendo in opere pubbliche e servizi, e sta cercando di fare la cosa più semplice che si possa attuare: stabilire delle regole certe ed uguali per tutti, attraverso la concertazione e il dialogo. Il piano del commercio, quello delle coste, il piano delle antenne, la manovra urbanistica, lo spostamento dei mercati, le isole pedonali servono a questo: a disciplinare il lavoro in città, renderlo meno caotico e confusionario, dando ai commercianti la possibilità di sapere da subito cosa si può fare e cosa non si può. Il cambiamento si vede e di questo siamo felicissimi".

Trani città vivibile e sicura: "Nella nostra città – dice il sindaco – si può passeggiare a qualsiasi ora del giorno e della notte senza incappare in spiacevoli sorprese. Salvo isolati casi di micro criminalità, non abbiamo problemi di delinquenza. C'è grande controllo e prevenzione da parte delle forze dell'ordine, e la nostra comunità avverte questo senso di sicurezza. Abbiamo più vigli nelle strade, da alcuni mesi ci sono i poliziotti di quartiere che girano nel centro. I tranesi inoltre si confermano un popolo civilissimo ed ospitale. Inoltre c'è grande fervore culturale e a livello d'associazionismo soprattutto fra i giovani. Da noi non ci si annoia mai, parola di uno che è invitato ad inaugurare almeno tre, quattro mostre a settimana.

Trani città bella di giorno ma bella anche di notte: "Una volta la cosiddetta movida era circoscritta a determinate zone, magari alla piazza. Adesso invece è tutto il centro storico ad essere invaso di giovani. I punti di riferimento sono aumentati e la gente si distribuisce, chiaro segnale che i commercianti hanno imparato anche a diversificare le offerte e a migliorare i servizi. Sarebbe importante registrare quanta gente transita da piazza Teatro, rifatta e pedonalizzata, adesso reale anello di congiunzione fra l'area del porto e il borgo ottocentesco. In questa zona c'è la maggior presenza di attività di ristorazione e di pub. Il movimento di persone, giovani e meno giovani, rende al meglio l'idea di come vadano da noi le cose".

Guai però a vivere di elogi: "Il trend è cambiato, Trani è tornata in auge. Dobbiamo insistere, però, ci sono tantissimi investimenti da fare per consolidare la nostra grandeur turistica e commerciale. Questa estate avremo nuovi lidi e nuove spiagge, finalmente inizieremo a scoprire e a godere dell'enorme patrimonio del litorale est, quello che conduce a Bisceglie. Siamo quasi pronti a dare nuove possibilità per chi opera nel settore, avendo l'ambizione di diventare un centro balneare di primo piano in Italia. Finora il nostro era un turismo culturale, legato alle nostre tradizioni, alla nostra storia. Se riusciremo ad aggiungere nell'offerta anche una costa incontaminata, con interventi che non alterano assolutamente l'equilibrio naturale, compiremo un deciso salto di qualità. Ancora oggi c'è chi pensa che le risorse di una città vadano ricercate in altri comparti, sottovalutando l'industria-turismo. A Trani la pensiamo diversamente e chi ha già provato ad investire ha ottenuto risultati eccezionali".