Territorio
Trani e Canosa, ospedali fantasma
Alfarano chiede un'ulteriore rivisitazione del piano di riordino. «La Provincia di Barletta Andria Trani viene nuovamente penalizzata»
BAT - sabato 9 giugno 2012
9.42
«Trani e Canosa restano ospedali solo sulla carta. Intanto, il numero di posti letto si assottiglia rispetto alla norma. Questa si chiama interruzione di pubblico servizio». Il consigliere regionale del Pdl Giovanni Alfarano così sintetizza i contenuti del piano di riordino ospedaliero per ciò che concerne la sesta Provincia contestando ancora una volta le decisioni intraprese dalla maggioranza di centrosinistra alla guida della Regione Puglia.
«La Provincia di Barletta Andria Trani - denuncia Alfarano - viene nuovamente penalizzata dal governo regionale Vendola. Il nuovo taglio di posti letto approntato all'ospedale San Nicola Pellegrino di Trani e la chiusura del reparto di ostetricia dell'ospedale di Canosa rappresentano di fatto l'anticamera della chiusura dei due nosocomi. Il diritto alla salute dei cittadini residenti nell'ambito del nostro territorio provinciale è fortemente minato. La soppressione degli ospedali di Minervino Murge e di Spinazzola lo scorso anno, i tagli operati nei confronti delle città di Trani e Canosa, non fanno altro che mettere a serio rischio garanzia ed efficienza del servizio d'assistenza sanitaria».
«Ancora una volta - conclude Alfarano - il governo Vendola non rispetta gli indici minimi sanciti dal Ministero della salute e dalla conferenza Stato-Regioni. La Provincia di Barletta Andria Trani, difatti, continua ad essere sottoposta a tagli, nonostante, già detenga il numero minore di posti letto di tutta la Regione, addirittura, dimezzato rispetto a quello previsto. La Regione riveda subito il piano onde evitare spiacevoli disservizi e intoppi del servizio sanitario».
«La Provincia di Barletta Andria Trani - denuncia Alfarano - viene nuovamente penalizzata dal governo regionale Vendola. Il nuovo taglio di posti letto approntato all'ospedale San Nicola Pellegrino di Trani e la chiusura del reparto di ostetricia dell'ospedale di Canosa rappresentano di fatto l'anticamera della chiusura dei due nosocomi. Il diritto alla salute dei cittadini residenti nell'ambito del nostro territorio provinciale è fortemente minato. La soppressione degli ospedali di Minervino Murge e di Spinazzola lo scorso anno, i tagli operati nei confronti delle città di Trani e Canosa, non fanno altro che mettere a serio rischio garanzia ed efficienza del servizio d'assistenza sanitaria».
«Ancora una volta - conclude Alfarano - il governo Vendola non rispetta gli indici minimi sanciti dal Ministero della salute e dalla conferenza Stato-Regioni. La Provincia di Barletta Andria Trani, difatti, continua ad essere sottoposta a tagli, nonostante, già detenga il numero minore di posti letto di tutta la Regione, addirittura, dimezzato rispetto a quello previsto. La Regione riveda subito il piano onde evitare spiacevoli disservizi e intoppi del servizio sanitario».