Trani e il mondo dell'arte

Malgrado Trani si vada affermando come realtà di indiscussa importanza in ambito regionale, duole verificare l'assenza di ogni forma di istituzione pubblica che formi e sostenga coloro i quali si sentano attratti o anche più semplicemente interessati al mondo dell'arte.
La realtà della città-capoluogo congiunta a Barletta e Andria rappresenta – ahimè – uno specchio fedele della disattenzione tutta italiana che viene mostrata nei confronti dell'arte. Arte intesa in senso lato che si esprime in moduli di grande valore e che si inquadra come uno dei contributi più importanti che la neonata provincia può dare alla vita regionale, anche in un'ottica più squisitamente economica, come fonte di reddito cospicuo.
Nella nuova provincia mancano scuole che formino alla percezione del "bello" e allo sviluppo di tutte quelle forme di espressione artistica che potrebbe dare ai nostri giovani un orizzonte meno asfittico nella ricerca di un impiego. Non esistono licei artistici, né istituti d'arte il che costringe molti giovani a rivolgersi a istituti – ne è prova l'esperienza di chi scrive - che, nella migliore delle ipotesi, si trovano in ambito regionale, dal momento che in Puglia esistono realtà meno penalizzate. Questo non fa che acuire il problema, dal momento che si priva la Città di Trani, Barletta, Andria, Canosa ecc., di una centralità che le è sempre appartenuta storicamente.
L'educazione artistica non è attività di secondaria importanza in un mondo che vive in Internet e trasmette online buona parte dei propri saperi, dal momento che i piani di studio ministeriali permettono uno sviluppo armonico e sensibile della personalità e della coscienza; aspetti, questi, che rientrano a pieno titolo in un processo educativo equilibrato e ricco. Si aprano, dunque, al più presto al sesto capoluogo di provincia un istituto e un liceo artistici per colmare una lacuna che non è più possibile tollerare.

Antonio Russo
Maestro d'Arte - Fondatore dell'Associazione Lacarvella