Vita di città
Trani e la postazione unica del 118: ma fino a quando?
Per salvare vite umane intervengono spesso ambulanze dei paesi limitrofi
Trani - mercoledì 9 agosto 2017
8.31
Quello sanitario è un vero crucio per Trani, città sguarnita di ospedale nonostante una popolazione residente di 55mila persone che in estate quasi raddoppiano. Il glorioso "San Nicola Pellegrino" è stato trasformato in un maxi poliambulatorio, con un pronto soccorso che serve fino a un certo punto in assenza, in loco, delle unità di rianimazione, chirurgia e cardiologia.
Ma la situazione non va meglio sul fronte dei primissimi soccorsi. Trani ha una sola unità mobile del 118 e, quindi, capita spesso che per prestare soccorso arrivino ambulanze da altre città, allungando i tempi di attesa.
Esemplare l'episodio legato alla morte dell'arcivescovo Giovan Battista Pichierri. A cercare di rianimare l'arcivescovo, il cui decesso è però avvenuto prima che qualcuno se ne accorgesse, sono infatti giunte due unità mobili da Ruvo e da Corato proprio perché quella di Trani era impegnata in un altro caso.
Si sa, in caso di infarti, ogni minuto è prezioso. Un minuto in meno e uno in più in alcuni casi può fare la differenza. E allora perché non ci si attrezza per implementare i mezzi? Una considerazione che è doveroso fare alla luce anche dei frequentissimi episodi d'infarto che si sono verificati quest'estate e dove un'intervento immediato può salvare vite umane.
Ma la situazione non va meglio sul fronte dei primissimi soccorsi. Trani ha una sola unità mobile del 118 e, quindi, capita spesso che per prestare soccorso arrivino ambulanze da altre città, allungando i tempi di attesa.
Esemplare l'episodio legato alla morte dell'arcivescovo Giovan Battista Pichierri. A cercare di rianimare l'arcivescovo, il cui decesso è però avvenuto prima che qualcuno se ne accorgesse, sono infatti giunte due unità mobili da Ruvo e da Corato proprio perché quella di Trani era impegnata in un altro caso.
Si sa, in caso di infarti, ogni minuto è prezioso. Un minuto in meno e uno in più in alcuni casi può fare la differenza. E allora perché non ci si attrezza per implementare i mezzi? Una considerazione che è doveroso fare alla luce anche dei frequentissimi episodi d'infarto che si sono verificati quest'estate e dove un'intervento immediato può salvare vite umane.