Eventi e cultura
Trani: il Radar Photo Festival che racconta il mondo ed il futuro (imperfetto)
Dal 4 ottobre al 30 novembre la città ospita le mostre fotografiche di artisti internazionali
Trani - sabato 5 ottobre 2024
07.30
Un viaggio fatto di immagini che, se pur ammirate nei luoghi simbolo della città di Trani, sono capaci di catapultare il visitatore in tutti quegli angoli del mondo dove sono state scattate.
Questo il potere del "Radar Photo Festival", festival internazionale di fotografia e impatto zero che, da ieri, 4 ottobre, al 30 novembre, sarà ospitato dalla città Trani con ben 13 mostre fotografiche tutte ispirate ai "futuri imperfetti".
Tema che, come dice la titolazione stessa, vuole essere uno spiraglio sul futuro, ma su un futuro che, per via di scelte ambientali discutibili, si sta dimostrando sempre più "imperfetto".
"Quello che vogliamo mostrare è che l'arte può essere veicolo di messaggi importanti che ci riguardano tutti, dall'ecologia all'economia circolare. L'arte deve essere portatrice di tali messaggi". Così ai nostri microfoni Giovanni Albore, direttore della scuola Arti Visive Spaziotempo, nonché uno dei principali artefici della mostra.
"Questi artisti provenienti da tutta Europa ci raccontano la loro idea di futuro imperfetto. Dobbiamo necessariamente rivedere il modo che abbiamo di interfacciarci con l'ambiente in cui viviamo. Ogni artista ha investigato e ragionato sulle motivazioni di questo futuro imperfetto. Hanno provato ad offrire spunti di riflessioni importanti", ci dice Adriana D'Alano, direttrice della mostra insieme al professor Albore.
L'evento, organizzato dalla Scuola in Arti Visive Spaziotempo, (con la direzione artistica di Giovanni Albore e Adriana D'Alano), la curatela fotografica di Francesco Merlini e con il patrocinio del Comune di Trani, presenta oltre 200 immagini per raccontare "Futuri imperfetti" fra sviluppo sostenibile e innovazione sociale.
"Evento unico. È la quarta edizione di Radar e la seconda che si svolge su Trani, con la collaborazione della scuola Spaziotempo. Orgogliosi come amministrazione. Gli occhi del mondo sono su Trani. L'obiettivo è dare respiro alla città con la cultura. La fotografia ci aiuta a vedere il mondo e la nostra città con occhi diversi. Vogliamo coinvolgere i giovani e siamo certi che la bellezza e la cultura salveranno il mondo, la fotografia rientra tra queste arti", così l'Assessore Cecilia Di Lernia, ai nostri microfoni, sull'evento.
Attraverso i lavori selezionati ed esposti si vuole rendere conto di quei problemi tanto citati ma troppo spesso ignorati, del modo in cui l'azione umana stia rimodellando i confini ed i luoghi del mondo e di conseguenza il futuro rendendolo, troppo spesso, per l'appunto imperfetto.
Tale intenzione trova fondamento nell'organizzazione della mostra stessa: la quarta edizione del Radar Photo Festival è infatti completamente green: gli allestimenti sarebbero stati realizzati esclusivamente attraverso elementi di eco-design, tramite l'impiego di materiali già esistenti e favorendo pratiche di economia circolare, promuovendo l'utilizzo di carta con semi piantabili, l'uso di prodotti certificati EU per l'ambiente.
Il viaggio dello spettatore seguirà una trama tanto mentale, quanto fisica: la passeggiata alla scoperta degli scatti parte dal Monastero di Santa Maria Colonna per giungere poi, passando per il lungo mare tranese dove i visitatori troveranno allestite all'aperto le foto dei finalisti della Open Call, allo Chalet della Villa Comunale e alla poco distante Cassarmonica.
Si arriva infine a Palazzo Palmieri, che ospiterà scatti sugli effetti che il cambiamento e l'inchiesta fotografica sui disastri ambientali che hanno segnato la storia del nostro Paese.
Un appuntamento decisamente imperdibile che, oltre ad essere un mix perfettamente equilibrato di arte e cultura, vuole essere portatore di un messaggio forte, di coscienza collettiva e decisamente attuale, ponendo, a tratti in maniera cruenta, l'accento su come si stia mettendo a rischio il pianeta e della necessità di un cambiamento.
Questo il potere del "Radar Photo Festival", festival internazionale di fotografia e impatto zero che, da ieri, 4 ottobre, al 30 novembre, sarà ospitato dalla città Trani con ben 13 mostre fotografiche tutte ispirate ai "futuri imperfetti".
Tema che, come dice la titolazione stessa, vuole essere uno spiraglio sul futuro, ma su un futuro che, per via di scelte ambientali discutibili, si sta dimostrando sempre più "imperfetto".
"Quello che vogliamo mostrare è che l'arte può essere veicolo di messaggi importanti che ci riguardano tutti, dall'ecologia all'economia circolare. L'arte deve essere portatrice di tali messaggi". Così ai nostri microfoni Giovanni Albore, direttore della scuola Arti Visive Spaziotempo, nonché uno dei principali artefici della mostra.
"Questi artisti provenienti da tutta Europa ci raccontano la loro idea di futuro imperfetto. Dobbiamo necessariamente rivedere il modo che abbiamo di interfacciarci con l'ambiente in cui viviamo. Ogni artista ha investigato e ragionato sulle motivazioni di questo futuro imperfetto. Hanno provato ad offrire spunti di riflessioni importanti", ci dice Adriana D'Alano, direttrice della mostra insieme al professor Albore.
L'evento, organizzato dalla Scuola in Arti Visive Spaziotempo, (con la direzione artistica di Giovanni Albore e Adriana D'Alano), la curatela fotografica di Francesco Merlini e con il patrocinio del Comune di Trani, presenta oltre 200 immagini per raccontare "Futuri imperfetti" fra sviluppo sostenibile e innovazione sociale.
"Evento unico. È la quarta edizione di Radar e la seconda che si svolge su Trani, con la collaborazione della scuola Spaziotempo. Orgogliosi come amministrazione. Gli occhi del mondo sono su Trani. L'obiettivo è dare respiro alla città con la cultura. La fotografia ci aiuta a vedere il mondo e la nostra città con occhi diversi. Vogliamo coinvolgere i giovani e siamo certi che la bellezza e la cultura salveranno il mondo, la fotografia rientra tra queste arti", così l'Assessore Cecilia Di Lernia, ai nostri microfoni, sull'evento.
Attraverso i lavori selezionati ed esposti si vuole rendere conto di quei problemi tanto citati ma troppo spesso ignorati, del modo in cui l'azione umana stia rimodellando i confini ed i luoghi del mondo e di conseguenza il futuro rendendolo, troppo spesso, per l'appunto imperfetto.
Tale intenzione trova fondamento nell'organizzazione della mostra stessa: la quarta edizione del Radar Photo Festival è infatti completamente green: gli allestimenti sarebbero stati realizzati esclusivamente attraverso elementi di eco-design, tramite l'impiego di materiali già esistenti e favorendo pratiche di economia circolare, promuovendo l'utilizzo di carta con semi piantabili, l'uso di prodotti certificati EU per l'ambiente.
Il viaggio dello spettatore seguirà una trama tanto mentale, quanto fisica: la passeggiata alla scoperta degli scatti parte dal Monastero di Santa Maria Colonna per giungere poi, passando per il lungo mare tranese dove i visitatori troveranno allestite all'aperto le foto dei finalisti della Open Call, allo Chalet della Villa Comunale e alla poco distante Cassarmonica.
Si arriva infine a Palazzo Palmieri, che ospiterà scatti sugli effetti che il cambiamento e l'inchiesta fotografica sui disastri ambientali che hanno segnato la storia del nostro Paese.
Un appuntamento decisamente imperdibile che, oltre ad essere un mix perfettamente equilibrato di arte e cultura, vuole essere portatore di un messaggio forte, di coscienza collettiva e decisamente attuale, ponendo, a tratti in maniera cruenta, l'accento su come si stia mettendo a rischio il pianeta e della necessità di un cambiamento.