Politica
Trani, in ritardo la riattivazione di ostetricia e ginecologia
Laurora (Udc) chiede spiegazioni e risoluzioni in tempi brevi
Trani - giovedì 3 settembre 2009
Il vice presidente del gruppo regionale dell'Unione di Centro Carlo Laurora, nonché presidente del gruppo UdC per la Bat, torna a sollecitare l'amministrazione regionale al fine di riattivare il reparto di ostetricia e ginecologia del nosocomio tranese come previsto dalla delibera regionale n. 292 del 13 marzo 2007.
«Dopo due anni e mezzo dall'emissione della delibera regionale – spiega Laurora – assistiamo a inspiegabili ritardi nella riattivazione di un reparto dal quale l'intera struttura ospedaliera tranese non può prescindere per la sua rilevanza. Chiediamo insistentemente al presidente della giunta regionale Vendola e all'assessore alle politiche della salute Fiore di intervenire celermente a favore della concretizzazione della delibera. I ritardi accumulati ci appaiono incomprensibili. Esigiamo spiegazioni e la risoluzione del problema in tempi brevissimi».
Il consigliere regionale dell'Unione di Centro spiega che «in sede di consiglio regionale chiederemo di garantire nella prossima manovra di bilancio i giusti fondi per la riapertura del reparto e per porre fine a un'annosa questione che ormai non è più sostenibile in quanto priva le donne tranesi e del territorio provinciale di un inalienabile diritto alle cure e alla salute».
«Dopo due anni e mezzo dall'emissione della delibera regionale – spiega Laurora – assistiamo a inspiegabili ritardi nella riattivazione di un reparto dal quale l'intera struttura ospedaliera tranese non può prescindere per la sua rilevanza. Chiediamo insistentemente al presidente della giunta regionale Vendola e all'assessore alle politiche della salute Fiore di intervenire celermente a favore della concretizzazione della delibera. I ritardi accumulati ci appaiono incomprensibili. Esigiamo spiegazioni e la risoluzione del problema in tempi brevissimi».
Il consigliere regionale dell'Unione di Centro spiega che «in sede di consiglio regionale chiederemo di garantire nella prossima manovra di bilancio i giusti fondi per la riapertura del reparto e per porre fine a un'annosa questione che ormai non è più sostenibile in quanto priva le donne tranesi e del territorio provinciale di un inalienabile diritto alle cure e alla salute».