Vita di città
Trani, lo Psicopedadramma
La struttura al confine con Bisceglie è totalmente abbandonata e devastata
Trani - domenica 29 agosto 2010
Balconate che sembrano essere state divorate, controsoffitti che non esistono più, cavi elettrici divelti insieme a porte e sanitari e vetri completamente frantumati. E' più simile a un edificio bombardato, che a uno mai utilizzato, l'istituto medico psicopedagogico costruito alla fine degli anni Settanta a Trani, praticamente al confine con Bisceglie.
Fatto realizzare dalla Provincia di Bari, utilizzando qualcosa come 20 miliardi di lire di finanziamenti pubblici, l'edificio non è mai stato utilizzato. Dei cinque corpi di fabbrica, con un grande refettorio centrale, rimangono solo le strutture portanti e le pareti. Ma è difficile capire quanto possano resistere anche queste. Oggi, più di ieri, farsi un giro all'interno della struttura è come un viaggio tra le macerie lasciate da una guerra.
La struttura, dotata di servizio di guardiania fino all'anno scorso (cioè fino a quando non è entrata a far parte del patrimonio della Bat), attualmente è del tutto abbandonata. Ma anche con la presenza di un vigilante fisso durante il giorno, la situazione non era migliore. Due anni fa, la Provincia di Bari era anche riuscita a vendere la struttura per 3,4 milioni di euro, ma la vendita non è mai stata perfezionata per mancanza delle necessaria documentazione da parte del Comune di Trani. Per questo l'edificio è entrato a far parte del patrimonio della nuova Provincia di Barletta-Andria-Trani. Ma di certo nessuno potrebbe pensare a una ristrutturazione: piuttosto occorrerebbe abbattere l'edificio e rifarlo ex novo.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Qualcuno ha anche pensato che sarebbe l'ubicazione perfetta per l'ospedale unico Trani-Bisceglie. Per ora è solo un rifugio per coppiette e barboni. Mentre gli amanti del bel mare, vi entrano per lasciarvi l'auto e andare a farsi un bagno lungo uno dei tratti più suggestivi del litorale Sud di Trani.
c. c.
Fatto realizzare dalla Provincia di Bari, utilizzando qualcosa come 20 miliardi di lire di finanziamenti pubblici, l'edificio non è mai stato utilizzato. Dei cinque corpi di fabbrica, con un grande refettorio centrale, rimangono solo le strutture portanti e le pareti. Ma è difficile capire quanto possano resistere anche queste. Oggi, più di ieri, farsi un giro all'interno della struttura è come un viaggio tra le macerie lasciate da una guerra.
La struttura, dotata di servizio di guardiania fino all'anno scorso (cioè fino a quando non è entrata a far parte del patrimonio della Bat), attualmente è del tutto abbandonata. Ma anche con la presenza di un vigilante fisso durante il giorno, la situazione non era migliore. Due anni fa, la Provincia di Bari era anche riuscita a vendere la struttura per 3,4 milioni di euro, ma la vendita non è mai stata perfezionata per mancanza delle necessaria documentazione da parte del Comune di Trani. Per questo l'edificio è entrato a far parte del patrimonio della nuova Provincia di Barletta-Andria-Trani. Ma di certo nessuno potrebbe pensare a una ristrutturazione: piuttosto occorrerebbe abbattere l'edificio e rifarlo ex novo.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Qualcuno ha anche pensato che sarebbe l'ubicazione perfetta per l'ospedale unico Trani-Bisceglie. Per ora è solo un rifugio per coppiette e barboni. Mentre gli amanti del bel mare, vi entrano per lasciarvi l'auto e andare a farsi un bagno lungo uno dei tratti più suggestivi del litorale Sud di Trani.
c. c.