Vita di città
Trani, movida fracassona: scatta la denuncia
L’hanno presentata alla procura una quarantina di residenti di Colonna
Trani - mercoledì 25 agosto 2010
Una denuncia contro la movida fracassona. L'hanno presentata alla procura di Trani una quarantina di residenti della penisoletta di Colonna, quest'anno bersaglio di veri e propri «bombardamenti acustici» che non lasciano scampo fino alle 4 del mattino. E' quello che è successo dal giovedì al sabato, di fine luglio e tutto agosto, grazie a un'ordinanza del sindaco Giuseppe Tarantini, che ha elevato dalle 2 alle 4 del mattino il limite orario per le emissioni musicali di tutti i locali pubblici della città. Anche se non è andata meglio negli altri giorni della settimana, dal momento che le emissioni sonore sono consentire fino alle 2.
L'ordinanza si è rivelata deleteria per diverse zone di Trani, ma a Colonna i residenti sono arrivati al limite. Prima la richiesta di intervento delle forze dell'ordine, poi una lettera (il 9 agosto) al sindaco perché si assicurasse che i limiti di legge per le emissioni venissero rispettati e anche la rilevazione fonometrica compiuta dall'Arpa Puglia (il 20 agosto).
Lunedì il portavoce dei residenti, Gerardo Martinelli, si è presentato in procura e ha depositato la denuncia che tira, più o meno direttamente, in ballo le responsabilità del primo cittadino. Sarà ora il pm Marco D'Agostino a dover verificare se, a carico di quest'ultimo o di altri, sia configurabile il reato di omissione in atti di ufficio giacché, a sentire i residenti, quest'ultimo non avrebbe fatto nulla per interrompere il fracasso.
c. c.
L'ordinanza si è rivelata deleteria per diverse zone di Trani, ma a Colonna i residenti sono arrivati al limite. Prima la richiesta di intervento delle forze dell'ordine, poi una lettera (il 9 agosto) al sindaco perché si assicurasse che i limiti di legge per le emissioni venissero rispettati e anche la rilevazione fonometrica compiuta dall'Arpa Puglia (il 20 agosto).
Lunedì il portavoce dei residenti, Gerardo Martinelli, si è presentato in procura e ha depositato la denuncia che tira, più o meno direttamente, in ballo le responsabilità del primo cittadino. Sarà ora il pm Marco D'Agostino a dover verificare se, a carico di quest'ultimo o di altri, sia configurabile il reato di omissione in atti di ufficio giacché, a sentire i residenti, quest'ultimo non avrebbe fatto nulla per interrompere il fracasso.
c. c.