Vita di città
Trani, Quel 27 aprile di 66 anni fa
Franco Di Pinto ricorda l'incursione aerea anglo-americana
Trani - lunedì 27 aprile 2009
La data del 27 aprile è tra quelle da inserire nel calendario annuale delle ricorrenze civili per la città di Trani perchè è proprio grazie al "grande senso civico ed alla grande solidarietà dimostrata in quella giornata" che la città di Trani può fregiarsi sul suo Gonfalone e su tutte le carte intestate dell'Amministrazione Comunale, della ambita onorificenza che le fu conferita dal Presidente della Repubblica della Medaglia d'Argento al Merito Civile con DPR 8 Maggio 1998.
Fu nella notte fra il 26 ed il 27 aprile 1943 che Trani subì una imprevista incursione aerea anglo-americana che in un'ora trasformò un sereno Lunedì dell'Angelo in un tragico e luttuoso evento. Furono complessivamente lanciate quattro bombe, due delle quali fortunosamente caddero nelle acque del porto; delle altre due, invece, una provocò la distruzione del fabbricato della zona portuale insito su via Statuti Marittimi tra Via Zanardelli e Piazza Teatro causando 21 morti e 26 feriti, l'altra nella zona Casermette in via Corato facendo 14 vittime, tutti giovani militari tra i 19 ed i 31 anni. I cronisti dell'epoca descrissero come "desolanti" i solenni funerali che si svolsero nella Chiesa di S.Chiara che allora fungeva da Cattedrale, perchè "tutte le bare tappezzavano il pavimento della chiesa ed i fedeli erano presi da una disperazione indescrivibile".
I nomi delle 35 vittime, tra civili e militari, furono riportati nel famoso volume del compianto storico tranese prof. Raffaello Piracci "Accadde a Trani nel '43" e sono leggibili anche su di una lapide apposta all'ingresso monumentale del Cimitero di Trani, entrando sulla destra. Lo spirito di sacrificio della popolazione tranese prontamente intervenuta in soccorso dei superstiti, fu riconosciuto dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che, accogliendo la motivata richiesta dell'Amministrazione Tamborrino, insignì la Città di Trani della Medaglia d'Argento al Merito Civile "per lo splendido esempio di solidarietà e di abnegazione mostrato dai tranesi in quella circostanza". La motivazione della medaglia d'argento è scolpita in una lapide fatta apporre nel 1999 dal Sindaco gen. Giancarlo Tamborrino al pianoterra di Palazzo Palmieri, sede del Consiglio Comunale di Trani, e così recita: "Durante l'ultimo conflitto mondiale, a seguito di un bombardamento aereo che aveva provocato numerose vittime e danni, la popolazione interveniva prontamente in soccorso dei superstiti e si adoperava poi, con impavido spirito di sacrificio e pochi mezzi a disposizione, nella instancabile opera di sgombero delle macerie e di ricostruzione. Splendido esempio di umana solidarietà ed alto spirito di abnegazione. 27 aprile 1943".
Cinque anni dopo, nell'aprile 2004, il Sindaco Pinuccio Tarantini, su proposta della Commissione Comunale per la Toponomastica, fece apporre una lapide sul palazzo di via Statuti Marittimi accanto al civico 62 posto ad angolo con piazza Teatro.
Fu nella notte fra il 26 ed il 27 aprile 1943 che Trani subì una imprevista incursione aerea anglo-americana che in un'ora trasformò un sereno Lunedì dell'Angelo in un tragico e luttuoso evento. Furono complessivamente lanciate quattro bombe, due delle quali fortunosamente caddero nelle acque del porto; delle altre due, invece, una provocò la distruzione del fabbricato della zona portuale insito su via Statuti Marittimi tra Via Zanardelli e Piazza Teatro causando 21 morti e 26 feriti, l'altra nella zona Casermette in via Corato facendo 14 vittime, tutti giovani militari tra i 19 ed i 31 anni. I cronisti dell'epoca descrissero come "desolanti" i solenni funerali che si svolsero nella Chiesa di S.Chiara che allora fungeva da Cattedrale, perchè "tutte le bare tappezzavano il pavimento della chiesa ed i fedeli erano presi da una disperazione indescrivibile".
I nomi delle 35 vittime, tra civili e militari, furono riportati nel famoso volume del compianto storico tranese prof. Raffaello Piracci "Accadde a Trani nel '43" e sono leggibili anche su di una lapide apposta all'ingresso monumentale del Cimitero di Trani, entrando sulla destra. Lo spirito di sacrificio della popolazione tranese prontamente intervenuta in soccorso dei superstiti, fu riconosciuto dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che, accogliendo la motivata richiesta dell'Amministrazione Tamborrino, insignì la Città di Trani della Medaglia d'Argento al Merito Civile "per lo splendido esempio di solidarietà e di abnegazione mostrato dai tranesi in quella circostanza". La motivazione della medaglia d'argento è scolpita in una lapide fatta apporre nel 1999 dal Sindaco gen. Giancarlo Tamborrino al pianoterra di Palazzo Palmieri, sede del Consiglio Comunale di Trani, e così recita: "Durante l'ultimo conflitto mondiale, a seguito di un bombardamento aereo che aveva provocato numerose vittime e danni, la popolazione interveniva prontamente in soccorso dei superstiti e si adoperava poi, con impavido spirito di sacrificio e pochi mezzi a disposizione, nella instancabile opera di sgombero delle macerie e di ricostruzione. Splendido esempio di umana solidarietà ed alto spirito di abnegazione. 27 aprile 1943".
Cinque anni dopo, nell'aprile 2004, il Sindaco Pinuccio Tarantini, su proposta della Commissione Comunale per la Toponomastica, fece apporre una lapide sul palazzo di via Statuti Marittimi accanto al civico 62 posto ad angolo con piazza Teatro.