Cronaca
Trani, rapinano un passante e poi tentano di rubare un auto
I Carabinieri arrestano il tranese Gianfranco Mango
Trani - mercoledì 22 luglio 2009
Dopo aver sottratto il cellulare ad un giovane passante, minacciato con un coltello puntato al petto, vengono sorpresi nel tentativo di rubare un'auto e finiscono in carcere. Si tratta del ventitreenne Gianfranco Mango, di Trani, già noto alle Forze dell'Ordine e di un diciottenne barese incensurato, N.O. le sue iniziali, arrestati nella notte di martedì in quel centro dai Carabinieri della locale Stazione, con l'accusa, in concorso, di rapina aggravata e tentato furto aggravato.
Durante un servizio di perlustrazione, i militari, di passaggio in quella via Imbriani, sono stati fermati da due giovani, i quali hanno riferito di essere stati poco prima derubati di un cellulare da due individui poi dileguatisi a piedi. Le descrizioni fisico-somatiche dei malfattori fornite dai malcapitati si sono rivelate di fondamentale importanza per le ricerche dei responsabili.
I due, infatti, sono stati intercettati poco più tardi in via Badoglio, mentre stavano armeggiando dinanzi allo sportello di una Volkswagen Polo. Alla vista della "gazzella" dell'Arma, i due si sono dati alla fuga, ma prontamente rincorsi dai militari sono stati bloccati. Sottoposti a perquisizione, gli operanti hanno rinvenuto, nel borsello portato a tracolla da uno dei fermati, oltre ad un coltello multiuso e ad un attrezzo comunemente utilizzato per rompere i vetri in caso di emergenza, il cellulare appena rubato, nella tasca dei pantaloni, invece, è stato rinvenuto un portafogli, contenente documenti e carte di credito intestate ad un'altra persona, risultata poi essere il proprietario della Polo.
La successiva ispezione del veicolo, infatti, ha permesso di riscontrare la rottura del finestrino lato guida e il danneggiamento della serratura del quadro di accensione e del frontalino dell'autoradio. Inevitabile, a questo punto, l'arresto per i due, poi rinchiusi nel carcere locale.
Durante un servizio di perlustrazione, i militari, di passaggio in quella via Imbriani, sono stati fermati da due giovani, i quali hanno riferito di essere stati poco prima derubati di un cellulare da due individui poi dileguatisi a piedi. Le descrizioni fisico-somatiche dei malfattori fornite dai malcapitati si sono rivelate di fondamentale importanza per le ricerche dei responsabili.
I due, infatti, sono stati intercettati poco più tardi in via Badoglio, mentre stavano armeggiando dinanzi allo sportello di una Volkswagen Polo. Alla vista della "gazzella" dell'Arma, i due si sono dati alla fuga, ma prontamente rincorsi dai militari sono stati bloccati. Sottoposti a perquisizione, gli operanti hanno rinvenuto, nel borsello portato a tracolla da uno dei fermati, oltre ad un coltello multiuso e ad un attrezzo comunemente utilizzato per rompere i vetri in caso di emergenza, il cellulare appena rubato, nella tasca dei pantaloni, invece, è stato rinvenuto un portafogli, contenente documenti e carte di credito intestate ad un'altra persona, risultata poi essere il proprietario della Polo.
La successiva ispezione del veicolo, infatti, ha permesso di riscontrare la rottura del finestrino lato guida e il danneggiamento della serratura del quadro di accensione e del frontalino dell'autoradio. Inevitabile, a questo punto, l'arresto per i due, poi rinchiusi nel carcere locale.