Cronaca
Trani, sequestrati oggetti in avorio per un valore di 50mila euro
La polizia denuncia due tranesi, uno è pregiudicato. Le foto
Trani - giovedì 14 gennaio 2010
Nel corso di una più ampia attività di controllo, personale della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Polizia di Trani, durante alcune perquisizioni domiciliari a carico di alcuni pregiudicati locali e di loro familiari, hanno scoperto un grande quantitativo di oggetti in avorio. per un valore stimato intorno ai 50mila euro. Due tranesi sono stati denunciati all'autorità giudiziaria, il pluripregiudicato Vito Corda (per detenzione abusiva di manufatti di esemplari animali protetti) ed il proprietario di un negozio di artigianato di Trani in via Cavour (per detenzione abusiva e ricettazione).
I fatti: nel corso delle perquisizioni effettuate dalla polizia, in un'abitazione di una zia del noto pluripregiudicato Vito Corda gli agenti hanno rinvenuto degli oggetti in avorio (ancora imballati, tutti completi di dichiarazione di vendita emesse dalla ditta di antiquariato Nostalgie di Trani). Nell'abitazione della parente di Corda erano detenuti un completo d'arrosto in metallo con manici in avorio, costituiti da tre pezzi, due statuine, una zannetta in avorio raffigurante otto elefantini intagliati ed una statua rivestita in avorio. La zia di Corda ha dichiarato che gli oggetti appartenevano al nipote, disconoscendone la proprietà.
Il Commissariato di polizia ha richiesto richiesto l'intervento del personale del servizio Cites del Corpo forestale dello Stato di Bari, per stabilire l'illiceità penale di quanto accertato. Successivamente, gli operatori di polizia si sono recati presso l'abitazione privata di Vito Corda, trovando una scatola di cartone con all'interno altri oggetti in avorio anche questi imballati e acquistati nel negozio Nostalgie. Tutti gli oggetti sono stati sottoposti a sequestro in quanto cose pertinenti al reato di detenzione abusiva di manufatti di esemplari animali senza la prescritta documentazione così come prevede la legge 150 del 1992.
Gli agenti di polizia si sono poi recati nel negozio di antiquariato dove sono stati ritrovati altri manufatti in avorio: due zanne lavorate di circa 50 centimetri ed altre due statuine Nel corso della perquisizione, il proprietario dell'attività, Gabriele Di Chio, non è riuscito a dimostrare con idonea documentazione la provenienza di quanto rinvenuto. Gli oggetti sequestrati sono stati messi a disposizione della locale Procura della Repubblica, debitamente informata, anche in previsione della confisca.
Vito Corda e Gabriele Di Chio sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di detenzione abusiva ed offerta in vendita di manufatti di esemplari animali senza la prescritta documentazione, in violazione della legge 150 del ‘92 che disciplina i reati relativi all'applicazione in Italia della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (convenzione Cites di Washington). Di Chio è stato anche denunciato per ricettazione.
Le foto di Sergio Tatulli:
GALLERIA FOTOGRAFICA
I fatti: nel corso delle perquisizioni effettuate dalla polizia, in un'abitazione di una zia del noto pluripregiudicato Vito Corda gli agenti hanno rinvenuto degli oggetti in avorio (ancora imballati, tutti completi di dichiarazione di vendita emesse dalla ditta di antiquariato Nostalgie di Trani). Nell'abitazione della parente di Corda erano detenuti un completo d'arrosto in metallo con manici in avorio, costituiti da tre pezzi, due statuine, una zannetta in avorio raffigurante otto elefantini intagliati ed una statua rivestita in avorio. La zia di Corda ha dichiarato che gli oggetti appartenevano al nipote, disconoscendone la proprietà.
Il Commissariato di polizia ha richiesto richiesto l'intervento del personale del servizio Cites del Corpo forestale dello Stato di Bari, per stabilire l'illiceità penale di quanto accertato. Successivamente, gli operatori di polizia si sono recati presso l'abitazione privata di Vito Corda, trovando una scatola di cartone con all'interno altri oggetti in avorio anche questi imballati e acquistati nel negozio Nostalgie. Tutti gli oggetti sono stati sottoposti a sequestro in quanto cose pertinenti al reato di detenzione abusiva di manufatti di esemplari animali senza la prescritta documentazione così come prevede la legge 150 del 1992.
Gli agenti di polizia si sono poi recati nel negozio di antiquariato dove sono stati ritrovati altri manufatti in avorio: due zanne lavorate di circa 50 centimetri ed altre due statuine Nel corso della perquisizione, il proprietario dell'attività, Gabriele Di Chio, non è riuscito a dimostrare con idonea documentazione la provenienza di quanto rinvenuto. Gli oggetti sequestrati sono stati messi a disposizione della locale Procura della Repubblica, debitamente informata, anche in previsione della confisca.
Vito Corda e Gabriele Di Chio sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di detenzione abusiva ed offerta in vendita di manufatti di esemplari animali senza la prescritta documentazione, in violazione della legge 150 del ‘92 che disciplina i reati relativi all'applicazione in Italia della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (convenzione Cites di Washington). Di Chio è stato anche denunciato per ricettazione.
Le foto di Sergio Tatulli:
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