Vita di città
Trasloco delle sale operatorie, scoppia la protesta in ospedale
Alcuni consiglieri comunali di opposizione bloccano tutto
Trani - venerdì 16 ottobre 2015
11.27
Materiale dalle sale chirurgiche di Trani verso quelle di Bisceglie. Stamattina, all'ospedale San Nicola Pellegrino di Trani, è entrata in azione un'azienda di traslochi per trasferire alcune attrezzature della struttura tranese all'ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie. Almeno una parte però è stata bloccata da alcuni esponenti di opposizione in Consiglio comunale, che hanno subito chiesto spiegazioni alla direzione sanitaria sul perché di questo trasferimento.
«Abbiamo avuto una soffiata di un trasloco in corso dalle sale operatorie, ma non c'è un ordine di servizio scritto», ha spiegato l'ex candidato sindaco Antonio Florio, arrivato sul posto insieme ai consiglieri della sua lista Beppe Corrado e Nicola Lapi e all'esponente di Forza Italia, Pasquale De Toma. «Il responsabile dell'azienda di Molfetta che stava effettuando il trasloco non lo aveva con sè. Abbiamo bloccato questo trasloco a nostro avviso è illegittimo». Florio ha ricordato anche che «sono stati spesi soldi pubblici per assicurare l'attività di day surgery. Inoltre è stato già presentato un esposto alla Corte dei conti firmato dal consigliere provinciale Beppe Corrado perché si dia contezza di questo sperpero di denaro pubblico».
«Abbiamo avuto una soffiata di un trasloco in corso dalle sale operatorie, ma non c'è un ordine di servizio scritto», ha spiegato l'ex candidato sindaco Antonio Florio, arrivato sul posto insieme ai consiglieri della sua lista Beppe Corrado e Nicola Lapi e all'esponente di Forza Italia, Pasquale De Toma. «Il responsabile dell'azienda di Molfetta che stava effettuando il trasloco non lo aveva con sè. Abbiamo bloccato questo trasloco a nostro avviso è illegittimo». Florio ha ricordato anche che «sono stati spesi soldi pubblici per assicurare l'attività di day surgery. Inoltre è stato già presentato un esposto alla Corte dei conti firmato dal consigliere provinciale Beppe Corrado perché si dia contezza di questo sperpero di denaro pubblico».