Vita di città
Tribunale, le preoccupazioni del Sindaco di Trani
Futuro a rischio, arriva la sesta provincia.
Trani - giovedì 16 febbraio 2006
Il Sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, ed il Presidente del Tribunale, Vito Savino, in un recente incontro, hanno condiviso la preoccupazione sul futuro del Tribunale di Trani, per effetto della istituzione della sesta Provincia. Appare paradossale ma, in realtà, nel settore giudiziario l'istituito Ente può produrre effetti negativi che, allo stato, emergono solo a livello di discussione ma che, a breve, potrebbero concretizzarsi.
Attualmente il distretto del Tribunale di Trani, che si dipana anche attraverso le sedi distaccate di Andria, Barletta, Canosa di Puglia, Molfetta e Ruvo di Puglia, nonché le sedi degli Uffici del Giudice di Pace di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Corato, Minervino Murge e Molfetta.
L'assetto del Tribunale, se dovesse combaciare con il territorio della Provincia BAT, rischierebbe di perdere le Città di Corato, Molfetta e Ruvo, ovvero due sedi distaccate del Tribunale e tre Uffici del Giudice di Pace, acquisendo le Città di Margherita di Savoia, San Ferdinando e Trinitapoli, ovvero la sede distaccata di Tribunale e l' Ufficio del Giudice di Pace, entrambi ora a Trinitapoli.
Naturale la preoccupazione del Presidente del Tribunale, condivisa dal Primo Cittadino di Trani i quali temono un declassamento dell'Ufficio Giudiziario, che invece dovrebbe quanto meno mantenere posizioni ormai consolidate, unitamente all'aspirazione del territorio di vedersi riconosciute una sede o una sezione staccata di Corte di Appello, ripristinando un diritto che Trani nel passato si è vista ingiustamente sottratto, nonostante avesse la sede della "Corte di Appello delle Puglie", superiore nell'importanza a molte delle sedi oggi presenti sul territorio regionale.
Ritiene il Sindaco di Trani che nulla debba avere a che vedere la composizione geografica di un territorio con l'assetto di Uffici Giudiziari e di attività, ormai stabilmente operanti, che potrebbero subire gravi danni logistici e di operatività in un settore come quello della Giustizia, che soffre da tempo e che con grande fatica continua il suo cammino, grazie soprattutto alla dedizione degli operatori, ma che certamente non può permettersi ulteriori aggravamenti della situazione.
Nasce da queste constatazioni l'invito, l'appello, o ancor meglio, la richiesta di impegno che parte dal Sindaco di Trani, rivolto indistintamente a tutte le forze politiche, indipendentemente dall'esito delle prossime consultazioni politiche, perché chiunque abbia a cuore le sorti delle nostre Città e del nostro territorio, non consenta che si compiano ulteriori abusi rispetto a quelli perpretati nel passato.
Attualmente il distretto del Tribunale di Trani, che si dipana anche attraverso le sedi distaccate di Andria, Barletta, Canosa di Puglia, Molfetta e Ruvo di Puglia, nonché le sedi degli Uffici del Giudice di Pace di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Corato, Minervino Murge e Molfetta.
L'assetto del Tribunale, se dovesse combaciare con il territorio della Provincia BAT, rischierebbe di perdere le Città di Corato, Molfetta e Ruvo, ovvero due sedi distaccate del Tribunale e tre Uffici del Giudice di Pace, acquisendo le Città di Margherita di Savoia, San Ferdinando e Trinitapoli, ovvero la sede distaccata di Tribunale e l' Ufficio del Giudice di Pace, entrambi ora a Trinitapoli.
Naturale la preoccupazione del Presidente del Tribunale, condivisa dal Primo Cittadino di Trani i quali temono un declassamento dell'Ufficio Giudiziario, che invece dovrebbe quanto meno mantenere posizioni ormai consolidate, unitamente all'aspirazione del territorio di vedersi riconosciute una sede o una sezione staccata di Corte di Appello, ripristinando un diritto che Trani nel passato si è vista ingiustamente sottratto, nonostante avesse la sede della "Corte di Appello delle Puglie", superiore nell'importanza a molte delle sedi oggi presenti sul territorio regionale.
Ritiene il Sindaco di Trani che nulla debba avere a che vedere la composizione geografica di un territorio con l'assetto di Uffici Giudiziari e di attività, ormai stabilmente operanti, che potrebbero subire gravi danni logistici e di operatività in un settore come quello della Giustizia, che soffre da tempo e che con grande fatica continua il suo cammino, grazie soprattutto alla dedizione degli operatori, ma che certamente non può permettersi ulteriori aggravamenti della situazione.
Nasce da queste constatazioni l'invito, l'appello, o ancor meglio, la richiesta di impegno che parte dal Sindaco di Trani, rivolto indistintamente a tutte le forze politiche, indipendentemente dall'esito delle prossime consultazioni politiche, perché chiunque abbia a cuore le sorti delle nostre Città e del nostro territorio, non consenta che si compiano ulteriori abusi rispetto a quelli perpretati nel passato.