Territorio
Trivellazioni al largo della Bat, i Verdi chiedono al Comune di intervenuìire
Subito un Consiglio comunale e una conferenza di servizi con la Provincia
Trani - mercoledì 22 ottobre 2014
7.40
Con nota protocollata il 1.3.2012 la Regione Puglia invitava il Comune di Trani, insieme a tutti gli altri pugliesi che si affacciano sull'Adriatico, ad esprimere le proprie valutazioni in ordine alla richiesta di VIA fatta dalla società Petroleum Geo-Service Asia Pacific Ote Ltd per effettuare indagini geofisiche mediante sismica a riflessione di tipo 2D all'interno di aree ubicate nel basso Adriatico al largo delle coste della Puglia finalizzate alla individuazione della roccia madre degli idrocarburi (petrolio) e fornire dati utili alle successive fasi di sfruttamento dei giacimenti eventualmente individuati.
«All'esito della riunione – scrivono i Verdi, Michele di Gregorio e Franco Laurora - convocata dall'allora assessore all'ambiente (al quale parteciparono, per inciso, il rappresentante del Comune di Barletta e quello dei Verdi) venne redatto un documento per esprimere il parere negativo alla proposta.
Con successiva nota protocollata verso la fine del mese di luglio 2014 la stessa Regione ha inviato una nuova nota ai Comuni di Manfredonia, Margherita di Savoia, Barletta, Bisceglie e Trani con la quale si comunicava analoga richiesta, ai fini della procedura di VIA, da parte della Global Petroleum Limited, riguardante questa volta ricerche di idrocarburi liquidi e gassosi in 4 aree di una estensione di circa 750 mq ciascuna all'interno del bacino del Basso Adriatico. Con la suddetta nota la Regione chiede il parere dei Comuni in indirizzo in quanto soggetti potenzialmente interessati dalla realizzazione delle opere di ricerca.
Detto questo sarebbe opportuno che l'amministrazione chiarisse, innanzitutto, se il documento redatto alla fine della riunione del 2012 è stato inviato alla Regione Puglia ed al Ministero nonchè il tipo di parere espresso, se ciò è stato fatto, per la richiesta del luglio 2014.
Sarebbe opportuno – concludono provocatoriamente i due -, inoltre, che il Comune di Trani, previa adozione di idonea delibera di Consiglio Comunale con parere contrario, si faccia parte diligente ed imponga alla Provincia BAT di convocare con estrema urgenza una conferenza di servizi tra tutti gli enti interessati al fine di prendere collettivamente e formalmente posizione contro la ricerca di petrolio al largo delle nostre coste. In alternativa si potrebbe proporre alle società estere di venire ad estrarre piuttosto che petrolio percolato e biogas che abbondano nella nostra discarica».
«All'esito della riunione – scrivono i Verdi, Michele di Gregorio e Franco Laurora - convocata dall'allora assessore all'ambiente (al quale parteciparono, per inciso, il rappresentante del Comune di Barletta e quello dei Verdi) venne redatto un documento per esprimere il parere negativo alla proposta.
Con successiva nota protocollata verso la fine del mese di luglio 2014 la stessa Regione ha inviato una nuova nota ai Comuni di Manfredonia, Margherita di Savoia, Barletta, Bisceglie e Trani con la quale si comunicava analoga richiesta, ai fini della procedura di VIA, da parte della Global Petroleum Limited, riguardante questa volta ricerche di idrocarburi liquidi e gassosi in 4 aree di una estensione di circa 750 mq ciascuna all'interno del bacino del Basso Adriatico. Con la suddetta nota la Regione chiede il parere dei Comuni in indirizzo in quanto soggetti potenzialmente interessati dalla realizzazione delle opere di ricerca.
Detto questo sarebbe opportuno che l'amministrazione chiarisse, innanzitutto, se il documento redatto alla fine della riunione del 2012 è stato inviato alla Regione Puglia ed al Ministero nonchè il tipo di parere espresso, se ciò è stato fatto, per la richiesta del luglio 2014.
Sarebbe opportuno – concludono provocatoriamente i due -, inoltre, che il Comune di Trani, previa adozione di idonea delibera di Consiglio Comunale con parere contrario, si faccia parte diligente ed imponga alla Provincia BAT di convocare con estrema urgenza una conferenza di servizi tra tutti gli enti interessati al fine di prendere collettivamente e formalmente posizione contro la ricerca di petrolio al largo delle nostre coste. In alternativa si potrebbe proporre alle società estere di venire ad estrarre piuttosto che petrolio percolato e biogas che abbondano nella nostra discarica».