Territorio
Trivellazioni in Adriatico, si mobilita il 5 stelle
I grillini chiedono una pronuncia ufficiale dell’amministrazione. Sul caso c’è un’interpellanza del parlamentare andriese D’Ambrosio
Puglia - giovedì 25 luglio 2013
Il mar Adriatico meridionale (nostre coste comprese) rischia di essere oggetto di trivellazioni per l'esplorazione dei suoi fondali, al fine di rilevare la presenza di idrocarburi. Su questo grave problema è stata depositata dal deputato Giuseppe d'Ambrosio (Movimento 5 stelle) un'interpellanza parlamentare, rivolta ai ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i beni e le attività culturali e dello sviluppo economico.
Questa iniziativa è stata sollecitata dall'associazione Grilli di Trani che si oppone fermamente alle attività di ricerca che intendono portare avanti le società petrolifere (la Northern Petroleum in questo caso) con la prospettiva di enormi danni ambientali al turismo ed alla pesca locale, fondamenti dell'economia dei paesi costieri. D'Ambrosio ha chiesto che il governo ritiri il suo consenso alle prospezioni.
L'associazione tranese coglie l'occasione per chiedere che l'amministrazione cittadina, attraverso il sindaco e l'assessore all'ambiente si pronunci con un atto formale sulla questione (seguendo la strada già intrapresa da altre amministrazioni fra cui Barletta e dalla stessa Regione Puglia) formalizzando il suo parere negativo all'attività di trivellazione.
Questa iniziativa è stata sollecitata dall'associazione Grilli di Trani che si oppone fermamente alle attività di ricerca che intendono portare avanti le società petrolifere (la Northern Petroleum in questo caso) con la prospettiva di enormi danni ambientali al turismo ed alla pesca locale, fondamenti dell'economia dei paesi costieri. D'Ambrosio ha chiesto che il governo ritiri il suo consenso alle prospezioni.
L'associazione tranese coglie l'occasione per chiedere che l'amministrazione cittadina, attraverso il sindaco e l'assessore all'ambiente si pronunci con un atto formale sulla questione (seguendo la strada già intrapresa da altre amministrazioni fra cui Barletta e dalla stessa Regione Puglia) formalizzando il suo parere negativo all'attività di trivellazione.