Enti locali
Trovato parla. E spiega.
Il commissario su bilancio, debiti, palazzo Vischi e municipalizzate
Trani - sabato 23 dicembre 2006
Angelo Trovato parla. E spiega le sue ultime scelte rompendo un silenzio che si protraeva dal giorno del suo insediamento a Palazzo di città. Un silenzio voluto «per evitare - spiega - che le mie parole e le mie determinazioni possano essere utilizzate per motivi politico elettorali da entrambi gli schieramenti. Non voglio affatto entrare nelle polemiche locali, rispondere alle critiche mosse o essere l'ispiratore di temi da campagna elettorale, non m'interessa e non sono qui per questo. Mi limito a fare il mio lavoro nell'interesse esclusivo della città. D'altronde tutto ciò che si sta facendo in queste settimane è visionabile a Palazzo di città dove è possibile consultare tutti gli atti adottati da quando sono commissario straordinario».
Inevitabile un riferimento alla questione del bilancio e ai debiti, che ha prodotto la decisione di mettere in vendita i locali comunali di palazzo Vischi. «La scelta di vendere era necessaria perché il non vendere significava certificare il dissesto finanziario del Comune. Al 30 settembre abbiamo trovato una situazione debitoria certificata in un milione e trecento mila euro. Non so dirvi se c'è dell'altro, per il momento ci siamo basati sulle carte presenti anche se ho la sensazione che usciranno degli altri buchi. Per approvare il bilancio non vi erano altre soluzioni se non la vendita di un immobile comunale. Posso garantirvi che ho visitato tutti i siti papabili, centimetro per centimetro. Alla fine ho optato per il locale comunale presente all'interno di palazzo Vischi perché era l'unico che non poteva dare adito alla benché minima speculazione edilizia. Non solo: allo stato attuale necessita di cospicui interventi di ristrutturazione che per l'Ente pubblico oggi sarebbero insostenibili». Sempre in tema di conti, Trovato ha tenuto a precisare che «in queste settimane è stato tagliato l'impossibile con una manovra feroce e attenta che ci ha permesso di rientrare nel patto di stabilità, rimodulando alcune situazioni per interventi più urgenti come i capitoli della spesa sociale». Laconico il commento sulla questione dell'estate tranese: «È una questione che riguarda le aziende e non noi».
Trovato ha poi affrontato il tema delle prossime priorità. «Ce ne sono tante, ma il primo impegno è l'approvazione del bilancio preventivo, per fine marzo, nel quale dovremo includere anche il piano delle opere pubbliche. Se si avrà la possibilità interverremo per la risistemazione del manto stradale di alcune vie della città».
Fra gli atti di indirizzo passati sotto silenzio in queste settimane, il commissario straordinario ha ricordato il nuovo bando per la gestione dello stadio comunale e alcune indicazioni fornite alle municipalizzate: la modifica del capitale sociale per evitare l'ingresso di privati e l'adozione di criteri pubblicistici nella procedura delle assunzioni a tempo indeterminato e per l'affidamento a gara pubblica, «delle scelte - spiega - fatte in sintonia con una precisa linea fornita dalla sentenza 29/2006 della Corte Costituzionale». Nessuna decisione è stata presa invece per l'organico dei vigili urbani. A fine anno scadranno i contratti a tempo di diverse unità. «Ci sarà un'interruzione, successivamente vedremo cosa si potrà fare, nel rispetto dei limiti e delle disponibilità». Trovato chiude con una secca smentita sulle voci, circolate in città, di una possibile proroga del suo commissariamento: «Una vera boutade». Biagio Fanelli junior
Inevitabile un riferimento alla questione del bilancio e ai debiti, che ha prodotto la decisione di mettere in vendita i locali comunali di palazzo Vischi. «La scelta di vendere era necessaria perché il non vendere significava certificare il dissesto finanziario del Comune. Al 30 settembre abbiamo trovato una situazione debitoria certificata in un milione e trecento mila euro. Non so dirvi se c'è dell'altro, per il momento ci siamo basati sulle carte presenti anche se ho la sensazione che usciranno degli altri buchi. Per approvare il bilancio non vi erano altre soluzioni se non la vendita di un immobile comunale. Posso garantirvi che ho visitato tutti i siti papabili, centimetro per centimetro. Alla fine ho optato per il locale comunale presente all'interno di palazzo Vischi perché era l'unico che non poteva dare adito alla benché minima speculazione edilizia. Non solo: allo stato attuale necessita di cospicui interventi di ristrutturazione che per l'Ente pubblico oggi sarebbero insostenibili». Sempre in tema di conti, Trovato ha tenuto a precisare che «in queste settimane è stato tagliato l'impossibile con una manovra feroce e attenta che ci ha permesso di rientrare nel patto di stabilità, rimodulando alcune situazioni per interventi più urgenti come i capitoli della spesa sociale». Laconico il commento sulla questione dell'estate tranese: «È una questione che riguarda le aziende e non noi».
Trovato ha poi affrontato il tema delle prossime priorità. «Ce ne sono tante, ma il primo impegno è l'approvazione del bilancio preventivo, per fine marzo, nel quale dovremo includere anche il piano delle opere pubbliche. Se si avrà la possibilità interverremo per la risistemazione del manto stradale di alcune vie della città».
Fra gli atti di indirizzo passati sotto silenzio in queste settimane, il commissario straordinario ha ricordato il nuovo bando per la gestione dello stadio comunale e alcune indicazioni fornite alle municipalizzate: la modifica del capitale sociale per evitare l'ingresso di privati e l'adozione di criteri pubblicistici nella procedura delle assunzioni a tempo indeterminato e per l'affidamento a gara pubblica, «delle scelte - spiega - fatte in sintonia con una precisa linea fornita dalla sentenza 29/2006 della Corte Costituzionale». Nessuna decisione è stata presa invece per l'organico dei vigili urbani. A fine anno scadranno i contratti a tempo di diverse unità. «Ci sarà un'interruzione, successivamente vedremo cosa si potrà fare, nel rispetto dei limiti e delle disponibilità». Trovato chiude con una secca smentita sulle voci, circolate in città, di una possibile proroga del suo commissariamento: «Una vera boutade». Biagio Fanelli junior