Vita di città
Truffa e usura: la Procura di Trani indaga sull’American Express
Sotto accusa le carte di credito "Gold revolving"
Trani - mercoledì 30 settembre 2009
La Procura di Trani ha notificato due informazioni di garanzia ai rappresentanti legali di American Express in Italia ravvisando la sussistenza di gravi indizi dei reati di truffa ed usura in relazione agli interessi praticati e richiesti ai possessori di carte di credito "Gold credit card American Express" del tipo "revolving credit".
L'indagine, coordinata dal pm Michele Ruggiero e condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari, prende avvio da una denuncia-uqerela di un cittadino titolare della carta gold revolving. La carta costituisce una sorta di apertura di credito (cioé un prestito incorporato nella carta) che consente il pagamento dilazionato delle spese effettuate dal possessore il quale, pur in assenza di disponibilità di liquidità sul conto corrente, ha la possibilità di effettuare acquisti e pagare a rate il saldo dell'estratto conto mensile. Questo vantaggio prevede un costo aggiuntivo che, nel caso in questione, si traduce nella corresponsione di un tasso di interesse che l'intermediario finanziario American Express capitalizza mensilmente.
IL CASO - Il denunziante titolare di revolving card, dopo un accurato esame degli estratti conto relativi alle operazioni poste in essere tra il 29 luglio ed il 28 agosto del 2007, ha denunciato che le somme pretese dalla American Express aveva carattere sicuramente usurario. Al possessore della carta era stato concesso un prestito di 2.600 euro (con tasso annuo effettivo nominale 16,99). A seguito di un mancato addebito in conto corrente della somma di 129,43 euro (nel trimestre giugno-agosto 2007), l'American Express gli aveva chiesto dopo due mesi la somma di 686,54 euro. Secondo i calcoli ed il ragionamento di un consulente, era stato applicato un tasso d'interesse del 54,21% notevolmente superiore al tasso soglia stabilito dalla legge e della misura del 25,23%.
LE INDAGINI - A fronte di questo scenario, la Procura di Trani ha disposto un'ulteriore consulenza tecnica ed ha esteso l'indagine a casi analoghi, prendendo in esame il territorio del nord barese e, nello specifico, undici Comuni, fra cui Trani. Le indagini hanno acclarato l'estrema pericolosità delle carte sia per i tassi di interesse normalmente praticati sia per gli interessi moratori, riscontrando un costo complessivo palesemente ingiustificato.
ALTRI CASI SCOPERTI - Il consulente della Procura ha esaminato varie pratiche di altri due titolari di revolving card dell'American Express: in tutti i casi ha accertato l'applicazione di interessi moratori usurari, tenendo in considerazione gli importi effettivamente addebitati a titolo di penale e/o di interessi di mora, riscontrando un tasso annuo effettivo globale rispettivamente pari al 46,32%, al 251,20% ed al 108,99%, superiori quindi al tasso di soglia di riferimento.
AVVISI DI GARANZIA - Per questi motivi la Procura ha notificato i due avvisi di garanzia ravvisando la sussistenza di gravi indizi dei reati di truffa ed usura (in forma tentata e consumata): con riguardo all'usura per gli interessi moratori praticati e richiesti in relazione alle carte gold revolving (usurarietà ormai matematicamente acclarata dalle consulenze tecniche) e con riguardo alla truffa per la contabilizzazione degli interessi effettuata con tecniche definite dalla Procura "truffaldine" giacché artificiose ed insidiose, in aperta violazione delle previsioni contrattuali previste nel regolamento della carta ed elusive delle stesse clausole di salvaguardia e delle disposizioni di legge in materia di usura.
L'indagine, coordinata dal pm Michele Ruggiero e condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari, prende avvio da una denuncia-uqerela di un cittadino titolare della carta gold revolving. La carta costituisce una sorta di apertura di credito (cioé un prestito incorporato nella carta) che consente il pagamento dilazionato delle spese effettuate dal possessore il quale, pur in assenza di disponibilità di liquidità sul conto corrente, ha la possibilità di effettuare acquisti e pagare a rate il saldo dell'estratto conto mensile. Questo vantaggio prevede un costo aggiuntivo che, nel caso in questione, si traduce nella corresponsione di un tasso di interesse che l'intermediario finanziario American Express capitalizza mensilmente.
IL CASO - Il denunziante titolare di revolving card, dopo un accurato esame degli estratti conto relativi alle operazioni poste in essere tra il 29 luglio ed il 28 agosto del 2007, ha denunciato che le somme pretese dalla American Express aveva carattere sicuramente usurario. Al possessore della carta era stato concesso un prestito di 2.600 euro (con tasso annuo effettivo nominale 16,99). A seguito di un mancato addebito in conto corrente della somma di 129,43 euro (nel trimestre giugno-agosto 2007), l'American Express gli aveva chiesto dopo due mesi la somma di 686,54 euro. Secondo i calcoli ed il ragionamento di un consulente, era stato applicato un tasso d'interesse del 54,21% notevolmente superiore al tasso soglia stabilito dalla legge e della misura del 25,23%.
LE INDAGINI - A fronte di questo scenario, la Procura di Trani ha disposto un'ulteriore consulenza tecnica ed ha esteso l'indagine a casi analoghi, prendendo in esame il territorio del nord barese e, nello specifico, undici Comuni, fra cui Trani. Le indagini hanno acclarato l'estrema pericolosità delle carte sia per i tassi di interesse normalmente praticati sia per gli interessi moratori, riscontrando un costo complessivo palesemente ingiustificato.
ALTRI CASI SCOPERTI - Il consulente della Procura ha esaminato varie pratiche di altri due titolari di revolving card dell'American Express: in tutti i casi ha accertato l'applicazione di interessi moratori usurari, tenendo in considerazione gli importi effettivamente addebitati a titolo di penale e/o di interessi di mora, riscontrando un tasso annuo effettivo globale rispettivamente pari al 46,32%, al 251,20% ed al 108,99%, superiori quindi al tasso di soglia di riferimento.
AVVISI DI GARANZIA - Per questi motivi la Procura ha notificato i due avvisi di garanzia ravvisando la sussistenza di gravi indizi dei reati di truffa ed usura (in forma tentata e consumata): con riguardo all'usura per gli interessi moratori praticati e richiesti in relazione alle carte gold revolving (usurarietà ormai matematicamente acclarata dalle consulenze tecniche) e con riguardo alla truffa per la contabilizzazione degli interessi effettuata con tecniche definite dalla Procura "truffaldine" giacché artificiose ed insidiose, in aperta violazione delle previsioni contrattuali previste nel regolamento della carta ed elusive delle stesse clausole di salvaguardia e delle disposizioni di legge in materia di usura.