Turismo
Turismo da record in Puglia ma mancano le guide turistiche
L’allarme lanciato dal tour operator di Trani “Turisti in Puglia”: riaprire subito il bando regionale per abilitazione
Trani - giovedì 26 maggio 2022
11.04
"Erano anni che non ricordavamo mesi di aprile e maggio così pieni di turisti italiani e stranieri. L'estate 2022 sarà probabilmente una estate da record per il turismo in Puglia ma trovare guide turistiche abilitate e competenti è diventato difficilissimo. Come è possibile?": a lanciare l'allarme sono Enza Sgaramella e Roberta Attimonelli, titolari del tour operator pugliese Turisti in Puglia (con sede centrale a Trani) che offre esperienze turistiche guidate su tutto il territorio regionale, promuovendo la condivisione di culture e tradizioni attraverso l'incontro di turisti e persone del posto.
La difficoltà di reperire risorse umane formate e abilitate da destinare a guide turistiche per italiani e stranieri (in lingua inglese, francese, tedesca, spagnola)- secondo le due imprenditrici pugliesi- è ormai diventata insostenibile tanto da dover rinunciare a prenotazioni per mancanza di… materie prime: guide turistiche disponibili.
In un giorno il tour operator pugliese organizza visite in più turni sul territorio regionale, alcuni anche in contemporanea, ma per coprire tutti i turni con le specifiche richieste (conoscenza del luogo, della lingua e disponibilità del professionista) è diventato molto difficile. Per non parlare di guide disponibili per le lingue diverse dall'inglese e spagnolo che si conterebbero sulle dita di una mano.
Ripresa tangibile e scarsità di risorse umane
Si parla sempre più spesso di turismo e anche le azioni messe in campo dalla Regione Puglia "vanno tutte nel giusto senso: portare sempre più persone da tutto il mondo qui da noi ma, contemporaneamente - secondo Turisti in Puglia - non ci sarebbe la giusta attenzione per strutturare e consolidare l'intera filiera dei servizi turistici".
I primi dati della stagione 2022 sono noti e parlano chiaro:aprile e maggio sono stati mesi da record grazie al meteo e ai lunghi ponti del 25 aprile e 1 maggio con tassi di occupazione delle strutture ricettive anche del 90% (fonte Assohotel).
Anche i passeggeri in transito dagli aeroporti pugliesi sono in aumento (Fonte Assoaeroporti)
Chi è più cauto ritiene di ritornare ai numeri delle presenze turistiche del 2019 solo nel 2023 (Fonte Osservatorio turismo Puglia) in ogni caso l'esigenza forte e prioritaria ora è quella di colmare le grosse falle in alcuni ambiti del turismo regionale.
Cercasi guide turistiche qualificate
"Dal nostro piccolo punto di osservazione», spiegano Sgaramella e Attimonelli di Turisti in Puglia, «possiamo dire di aver lavorato molto in questi anni per preparare il campo alla ripresa, potenziando e diversificando servizi e offerta. Ora che siamo dentro la agognata ripresa ci rendiamo conto che trovare guide turistiche qualificate in Puglia è praticamente impossibile. Le poche che hanno resistito alla Pandemia preferiscono lavorare da freelance. La scarsità di risorse umane ha fatto, ovviamente, lievitare il prezzo delle visite guidate, un dato che potrebbe -tra l'altro- portare anche conseguenze non piacevoli per l'immagine della Puglia… ".
Ultimo bando regionale nel 2016
Per poter svolgere la professione di guida turistica è obbligatorio essere abilitati. La Regione Puglia attraverso una selezione pubblica con esame scritto certifica le abilitazioni. L'ultimo bando è stato pubblicato nel 2016 e con proroghe si è arrivati al 2018 ma da allora non ci sono state possibilità per nuove abilitazioni. Dunque da 4 anni in Puglia non si "producono" più nuove guide turistiche.
Secondo Turisti in Puglia, tour operator che lavora con una ventina di guide in tutta la regione, «molti professionisti hanno abbandonato durante la pandemia per sopravvivere ed oggi svolgono altri lavori».
"Oltre la abilitazione (che è una semplice certificazione) sono mancati anche i corsi professionali che dovrebbero costituire la vera fucina nella quale forgiare nuovi professionisti qualificati e pronti a "rapire", intrattenere, sorprendere, incuriosire i turisti, lasciando loro il miglior ricordo possibile dell'esperienza in Puglia. In fondo -dicono le due guide turistiche imprenditrici- il nostro è un mestiere che si impara davvero solo facendolo e accumulando ore di interazioni con i turisti".
"Fare la guida turistica», conclude Sgaramella, «non significa solo imparare qualche nozione ma coinvolgere il turista ed accompagnarlo in un viaggio intenso e unico da ricordare per sempre. Non vorremmo che questa situazione, oltre ad avere impatti diretti sulla nostra azienda, potesse portare ad un progressivo scadimento della professionalità delle guide con conseguente insoddisfazione crescente da parte dei turisti (che oggi è ben misurabile attraverso le recensioni sui social). C'è urgente bisogno di guide turistiche in grado di aumentare la qualità dell'accoglienza e dei servizi:solo così la Puglia potrà mantenere nel tempo lo scettro di regina tra le mete turistiche ed essere realmente una autentica meraviglia".
La difficoltà di reperire risorse umane formate e abilitate da destinare a guide turistiche per italiani e stranieri (in lingua inglese, francese, tedesca, spagnola)- secondo le due imprenditrici pugliesi- è ormai diventata insostenibile tanto da dover rinunciare a prenotazioni per mancanza di… materie prime: guide turistiche disponibili.
In un giorno il tour operator pugliese organizza visite in più turni sul territorio regionale, alcuni anche in contemporanea, ma per coprire tutti i turni con le specifiche richieste (conoscenza del luogo, della lingua e disponibilità del professionista) è diventato molto difficile. Per non parlare di guide disponibili per le lingue diverse dall'inglese e spagnolo che si conterebbero sulle dita di una mano.
Ripresa tangibile e scarsità di risorse umane
Si parla sempre più spesso di turismo e anche le azioni messe in campo dalla Regione Puglia "vanno tutte nel giusto senso: portare sempre più persone da tutto il mondo qui da noi ma, contemporaneamente - secondo Turisti in Puglia - non ci sarebbe la giusta attenzione per strutturare e consolidare l'intera filiera dei servizi turistici".
I primi dati della stagione 2022 sono noti e parlano chiaro:aprile e maggio sono stati mesi da record grazie al meteo e ai lunghi ponti del 25 aprile e 1 maggio con tassi di occupazione delle strutture ricettive anche del 90% (fonte Assohotel).
Anche i passeggeri in transito dagli aeroporti pugliesi sono in aumento (Fonte Assoaeroporti)
Chi è più cauto ritiene di ritornare ai numeri delle presenze turistiche del 2019 solo nel 2023 (Fonte Osservatorio turismo Puglia) in ogni caso l'esigenza forte e prioritaria ora è quella di colmare le grosse falle in alcuni ambiti del turismo regionale.
Cercasi guide turistiche qualificate
"Dal nostro piccolo punto di osservazione», spiegano Sgaramella e Attimonelli di Turisti in Puglia, «possiamo dire di aver lavorato molto in questi anni per preparare il campo alla ripresa, potenziando e diversificando servizi e offerta. Ora che siamo dentro la agognata ripresa ci rendiamo conto che trovare guide turistiche qualificate in Puglia è praticamente impossibile. Le poche che hanno resistito alla Pandemia preferiscono lavorare da freelance. La scarsità di risorse umane ha fatto, ovviamente, lievitare il prezzo delle visite guidate, un dato che potrebbe -tra l'altro- portare anche conseguenze non piacevoli per l'immagine della Puglia… ".
Ultimo bando regionale nel 2016
Per poter svolgere la professione di guida turistica è obbligatorio essere abilitati. La Regione Puglia attraverso una selezione pubblica con esame scritto certifica le abilitazioni. L'ultimo bando è stato pubblicato nel 2016 e con proroghe si è arrivati al 2018 ma da allora non ci sono state possibilità per nuove abilitazioni. Dunque da 4 anni in Puglia non si "producono" più nuove guide turistiche.
Secondo Turisti in Puglia, tour operator che lavora con una ventina di guide in tutta la regione, «molti professionisti hanno abbandonato durante la pandemia per sopravvivere ed oggi svolgono altri lavori».
"Oltre la abilitazione (che è una semplice certificazione) sono mancati anche i corsi professionali che dovrebbero costituire la vera fucina nella quale forgiare nuovi professionisti qualificati e pronti a "rapire", intrattenere, sorprendere, incuriosire i turisti, lasciando loro il miglior ricordo possibile dell'esperienza in Puglia. In fondo -dicono le due guide turistiche imprenditrici- il nostro è un mestiere che si impara davvero solo facendolo e accumulando ore di interazioni con i turisti".
"Fare la guida turistica», conclude Sgaramella, «non significa solo imparare qualche nozione ma coinvolgere il turista ed accompagnarlo in un viaggio intenso e unico da ricordare per sempre. Non vorremmo che questa situazione, oltre ad avere impatti diretti sulla nostra azienda, potesse portare ad un progressivo scadimento della professionalità delle guide con conseguente insoddisfazione crescente da parte dei turisti (che oggi è ben misurabile attraverso le recensioni sui social). C'è urgente bisogno di guide turistiche in grado di aumentare la qualità dell'accoglienza e dei servizi:solo così la Puglia potrà mantenere nel tempo lo scettro di regina tra le mete turistiche ed essere realmente una autentica meraviglia".