Turismo
Turismo in Puglia, un'estate tra previsioni e consolidamento
L'assessore regionale Godelli presenta i dati sulla stagione 2010
Trani - venerdì 6 agosto 2010
Come sta andando la stagione turistica in Puglia? L'assessore regionale al turismo, Silvia Godelli, traccia un bilancio: «La crescita dei flussi turistici che ha caratterizzato la Puglia in questi ultimi anni si dimostra sana e consolidata e non il semplice frutto di un fenomeno di moda. Ciò non vuol dire che non si avvertono i segni o gli effetti della crisi ma che eventuali variazioni negative debbono essere interpretate come congiunturali e non in grado di intaccare la posizione raggiunta. Il 2010 si caratterizza, finora, per una serie di conferme e di risultati a fronte degli sforzi di sviluppo e promozionali compiuti: maggiore destagionalizzazione, più turismo internazionale, maggiore notorietà e conoscenza del territorio, non solo mare ma anche cultura, enogastronomia e entroterra, immagine di una destinazione interessante e divertente tutto l'anno».
L'indagine svolta dall'Osservatorio regionale sul turismo, rivela un prudente ottimismo degli operatori sull'andamento della stagione 2010. Il I trimestre (gennaio – marzo) 2010 presenta un saldo complessivo positivo del 3,7% di arrivi. In particolar modo si evidenzia un saldo positivo nei mesi di gennaio e febbraio (italiani 3,3% e stranieri 18%). I fattori determinanti questo andamento possono essere sintetizzati in alcune riflessioni. Da un lato, in senso positivo, la maggiore accessibilità della Puglia, anche dall'estero, la percezione di sicurezza della destinazione e l'aumento dei turisti che abbinano città d'arte e enogastronomia, hanno consentito di attivare i flussi turistici del weekend, incrementando gli arrivi. Dall'altro lato, ha pesato negativamente la riduzione dei flussi dei viaggiatori d'affari, con la concentrazione degli spostamenti in giornata, l'effetto della crisi economica in generale e, sicuramente, il fattore climatico, con una primavera fredda e piovosa.
Nel II trimestre (aprile-giugno) la pioggia e il clima variabile hanno influito in maniera più incisiva sulla performance delle strutture ricettive del balneare che, per questo, sono ancora leggermente sotto la media dello scorso anno.
In particolare le città, grazie ad un mix di turismo culturale e business, si confermano prodotto di punta per la stagione primaverile e contano in media nel trimestre il 52% di camere vendute (48,6% ad aprile, 52,9% in maggio, 54,1% in giugno), con una crescita di +3,6 punti percentuali rispetto allo scorso anno; il mare, per il quale le vendite crescono progressivamente con l'arrivo della bella stagione e si passa dal 18,2% di camere occupate in aprile, al 24,2% in maggio, fino al 41,6% del mese di giugno. Il saldo complessivo del trimestre (31,5%) mostra un leggero calo rispetto alla primavera 2009 (-2 punti percentuali), ma è legato ai soli mesi di aprile e maggio. A livello provinciale, le vendite più elevate sono state in provincia di Bari ad aprile (42%) e maggio (50%) e nella provincia di Brindisi a giugno (52,5%). Dal confronto con il II trimestre del 2009, il saldo delle vendite nelle province mostra una sostanziale stabilità per Taranto (-0,3 punti percentuali) e Lecce (+0,5 punti percentuali), una crescita per Bari (+4,3 punti percentuali) ed una flessione delle vendite per Foggia (-4,6 punti percentuali) e Brindisi (-3 punti percentuali).
A fronte di un calo dell'occupazione camere negli hotel di bassa e media categoria, si rileva una crescita del venduto nei 4 e 5 stelle (rispettivamente +3,1 e +17,5 punti percentuali), favoriti da una politica dei prezzi al ribasso (-4% sul prezzo medio applicato per una camera doppia) e dalle azioni volte ad attrarre un turismo di qualità e con una buona capacità di spesa. Nel comparto extralberghiero, invece, si distinguono gli agriturismi che vantano un'occupazione camere nel trimestre del 28,7%, superiore di +3,1 punti percentuali rispetto alla primavera 2009.
Per il III trimestre (luglio – settembre) le prenotazioni (rilevate ad inizio luglio) sono superiori alla media Italia e, nel caso della Puglia, le più elevate del Mezzogiorno, non solo perché positive ma anche perché in controtendenza rispetto a regioni come Calabria, Abruzzo e Sardegna che registrano pesanti e significativi cali. Le prenotazioni sono in crescita rispetto a quelle delle scorso anno, con la sola eccezione del comparto extralberghiero per il mese di agosto. In particolare le camere prenotate sono: 53,6% per luglio di cui 51,5% le prenotazioni negli hotel (+6,1 punti percentuali rispetto allo scorso anno) e 55,1% negli esercizi extralberghieri (+8,3 punti percentuali); 59,5% per agosto, con il 55,9% di prenotazioni negli hotel (+2,1 punti percentuali) e il 62% negli esercizi extralberghieri (-5,4 punti percentuali); 25,5% per settembre, con il 29,9% di prenotazioni negli hotel (+6,1 punti percentuali) e il 21,9% esercizi extralberghieri (+9,2 punti percentuali).
A livello provinciale, le prenotazioni più elevate si rilevano per la provincia di Foggia (59,2% luglio, 64,3% agosto, 28% settembre), seguita da Brindisi per il solo mese di luglio (55,5%) e da Lecce per i mesi di agosto (62,6%) e settembre (25,8%). Le destinazioni balneari contano il 58,9% di camere prenotate per luglio, il 64,8% per agosto e il 24,9% per settembre. Secondo prodotto per prenotazioni estive, l'entroterra pugliese raggiunge il 39,8% di prenotazioni per luglio, il 46,4% per agosto e il 30,3% per settembre, mentre in città sono state prenotate il 37,5% delle disponibilità di luglio, il 42,5% delle camere ad agosto e il 19,9% per settembre. Ciò a dimostrazione che le azioni volte a irradiare i flussi turistici verso l'entroterra sono state efficaci e stanno producendo i risultati sperati.
L'indagine svolta dall'Osservatorio regionale sul turismo, rivela un prudente ottimismo degli operatori sull'andamento della stagione 2010. Il I trimestre (gennaio – marzo) 2010 presenta un saldo complessivo positivo del 3,7% di arrivi. In particolar modo si evidenzia un saldo positivo nei mesi di gennaio e febbraio (italiani 3,3% e stranieri 18%). I fattori determinanti questo andamento possono essere sintetizzati in alcune riflessioni. Da un lato, in senso positivo, la maggiore accessibilità della Puglia, anche dall'estero, la percezione di sicurezza della destinazione e l'aumento dei turisti che abbinano città d'arte e enogastronomia, hanno consentito di attivare i flussi turistici del weekend, incrementando gli arrivi. Dall'altro lato, ha pesato negativamente la riduzione dei flussi dei viaggiatori d'affari, con la concentrazione degli spostamenti in giornata, l'effetto della crisi economica in generale e, sicuramente, il fattore climatico, con una primavera fredda e piovosa.
Nel II trimestre (aprile-giugno) la pioggia e il clima variabile hanno influito in maniera più incisiva sulla performance delle strutture ricettive del balneare che, per questo, sono ancora leggermente sotto la media dello scorso anno.
In particolare le città, grazie ad un mix di turismo culturale e business, si confermano prodotto di punta per la stagione primaverile e contano in media nel trimestre il 52% di camere vendute (48,6% ad aprile, 52,9% in maggio, 54,1% in giugno), con una crescita di +3,6 punti percentuali rispetto allo scorso anno; il mare, per il quale le vendite crescono progressivamente con l'arrivo della bella stagione e si passa dal 18,2% di camere occupate in aprile, al 24,2% in maggio, fino al 41,6% del mese di giugno. Il saldo complessivo del trimestre (31,5%) mostra un leggero calo rispetto alla primavera 2009 (-2 punti percentuali), ma è legato ai soli mesi di aprile e maggio. A livello provinciale, le vendite più elevate sono state in provincia di Bari ad aprile (42%) e maggio (50%) e nella provincia di Brindisi a giugno (52,5%). Dal confronto con il II trimestre del 2009, il saldo delle vendite nelle province mostra una sostanziale stabilità per Taranto (-0,3 punti percentuali) e Lecce (+0,5 punti percentuali), una crescita per Bari (+4,3 punti percentuali) ed una flessione delle vendite per Foggia (-4,6 punti percentuali) e Brindisi (-3 punti percentuali).
A fronte di un calo dell'occupazione camere negli hotel di bassa e media categoria, si rileva una crescita del venduto nei 4 e 5 stelle (rispettivamente +3,1 e +17,5 punti percentuali), favoriti da una politica dei prezzi al ribasso (-4% sul prezzo medio applicato per una camera doppia) e dalle azioni volte ad attrarre un turismo di qualità e con una buona capacità di spesa. Nel comparto extralberghiero, invece, si distinguono gli agriturismi che vantano un'occupazione camere nel trimestre del 28,7%, superiore di +3,1 punti percentuali rispetto alla primavera 2009.
Per il III trimestre (luglio – settembre) le prenotazioni (rilevate ad inizio luglio) sono superiori alla media Italia e, nel caso della Puglia, le più elevate del Mezzogiorno, non solo perché positive ma anche perché in controtendenza rispetto a regioni come Calabria, Abruzzo e Sardegna che registrano pesanti e significativi cali. Le prenotazioni sono in crescita rispetto a quelle delle scorso anno, con la sola eccezione del comparto extralberghiero per il mese di agosto. In particolare le camere prenotate sono: 53,6% per luglio di cui 51,5% le prenotazioni negli hotel (+6,1 punti percentuali rispetto allo scorso anno) e 55,1% negli esercizi extralberghieri (+8,3 punti percentuali); 59,5% per agosto, con il 55,9% di prenotazioni negli hotel (+2,1 punti percentuali) e il 62% negli esercizi extralberghieri (-5,4 punti percentuali); 25,5% per settembre, con il 29,9% di prenotazioni negli hotel (+6,1 punti percentuali) e il 21,9% esercizi extralberghieri (+9,2 punti percentuali).
A livello provinciale, le prenotazioni più elevate si rilevano per la provincia di Foggia (59,2% luglio, 64,3% agosto, 28% settembre), seguita da Brindisi per il solo mese di luglio (55,5%) e da Lecce per i mesi di agosto (62,6%) e settembre (25,8%). Le destinazioni balneari contano il 58,9% di camere prenotate per luglio, il 64,8% per agosto e il 24,9% per settembre. Secondo prodotto per prenotazioni estive, l'entroterra pugliese raggiunge il 39,8% di prenotazioni per luglio, il 46,4% per agosto e il 30,3% per settembre, mentre in città sono state prenotate il 37,5% delle disponibilità di luglio, il 42,5% delle camere ad agosto e il 19,9% per settembre. Ciò a dimostrazione che le azioni volte a irradiare i flussi turistici verso l'entroterra sono state efficaci e stanno producendo i risultati sperati.