Turismo
Turismo, un team di imprenditori studia il rilancio di Trani
Punti fondamentali il rilancio di Colonna, del litorale e la decongestione del porto
Trani - mercoledì 30 aprile 2014
8.01
La pubblica amministrazione latita, l'assessorato alla Cultura è ancora vuoto e questo lungo ponte di feste è l'emblema di come la città sia in preda all'anarchia organizzativa (l'ha mostrato anche la nostra testata, con i disagi espressi per grattini, parcheggi e non solo). Un team di imprenditori, però, facente capo a Confesercenti, Confcommercio e al Consorzio Sviluppo e Territorio, sta pianificando una progettualità per il rilancio della città a livello turistico. Un settore fondamentale per Trani, che non si colloca nel panorama pugliese come vera e propria città di mare, bensì come attrattiva a 360° (basti pensare al forte peso del turismo congressuale).
Da questo assunto, parte il piano che gli investitori proporranno all'Amministrazione: nessun favoritismo, ma bandi che affidino a medio e lungo tempo la gestione di punti strategici di costa, che, gestiti da esercenti con esperienza, possano essere fonte di ricchezza ma al tempo stesso essere tutelati dall'interesse dei privati. Tre fasi, quindi, comporrebbero il futuro della città: un piano d'emergenza per l'estate ormai prossima, che miri all'approvazione del piano delle coste in prima battuta, seguito da soluzioni tampone per traffico e parcheggio. Successivamente una seconda fase, che permetta all'amministrazione di delegare gestioni dolorose come quella del lido marechiaro e del lungomare che da Colonna porta alla seconda spiaggia. Una programmazione che punti a decongestionare il porto e al tempo stesso ricalchi il progetto iniziale della zona balneare, voluto decenni fa dal senatore Mongelli.
Nessun tavolo di lavoro, basta con le metodologie inutili: c'è la necessità di puntare direttamente a ciò di cui hanno bisogno gli esercenti per investire con costanza e coraggio. Un movimento che potrebbe davvero portare, con aree attrezzate, chioschi e servizi, Trani a un migliore rapporto con il mare. Come si comporteranno giunta e Riserbato?
Da questo assunto, parte il piano che gli investitori proporranno all'Amministrazione: nessun favoritismo, ma bandi che affidino a medio e lungo tempo la gestione di punti strategici di costa, che, gestiti da esercenti con esperienza, possano essere fonte di ricchezza ma al tempo stesso essere tutelati dall'interesse dei privati. Tre fasi, quindi, comporrebbero il futuro della città: un piano d'emergenza per l'estate ormai prossima, che miri all'approvazione del piano delle coste in prima battuta, seguito da soluzioni tampone per traffico e parcheggio. Successivamente una seconda fase, che permetta all'amministrazione di delegare gestioni dolorose come quella del lido marechiaro e del lungomare che da Colonna porta alla seconda spiaggia. Una programmazione che punti a decongestionare il porto e al tempo stesso ricalchi il progetto iniziale della zona balneare, voluto decenni fa dal senatore Mongelli.
Nessun tavolo di lavoro, basta con le metodologie inutili: c'è la necessità di puntare direttamente a ciò di cui hanno bisogno gli esercenti per investire con costanza e coraggio. Un movimento che potrebbe davvero portare, con aree attrezzate, chioschi e servizi, Trani a un migliore rapporto con il mare. Come si comporteranno giunta e Riserbato?