Vita di città
Tutti a Miragica con i soldi della sagra
Quasi 200 ragazzi stanno vivendo 2 giorni di divertimento nel parco di Molfetta. Cosimo Tedeschi: «Il merito di questa iniziativa va diviso con tutti i benefattori»
Trani - giovedì 5 settembre 2013
11.52
Due giorni nel parco dei divertimenti di Miragica. E' l'esperienza che stanno vivendo i circa 200 ragazzi destinatari dell'iniziativa benefica della sagra della seppia, organizzata da Cosimo Tedeschi, presidente della cooperativa San Nicola.
Suddivisi in due gruppi, i ragazzi, accompagnati con dei bus e guardati a vista dagli educatori, da questa mattina hanno preso d'assalto con il loro entusiasmo il parco dei divertimenti di Molfetta. Con loro anche Cosimo Tedeschi. Gli oltre 5000 euro raccolti con la sagra dello scorso agosto, gli hanno permesso di regalare due giorni di spensieratezza a chi, nel corso dell'anno, non ha molte occasioni per poter vivere certe occasioni. «Desidero condividere i meriti di questa iniziativa – dice Tedeschi – con tutte quelle persone che hanno partecipato alla sagra. Siamo davvero felici per aver potuto mantenere l'impegno assunto».
A beneficiare della due giorni di divertimento a Miragica i minori seguiti nel centro Jobel ed i giovani residenti dell'Istituto antoniano delle Figlie del divino zelo e dell'Istituto dei Padri Rogazionisti.
Suddivisi in due gruppi, i ragazzi, accompagnati con dei bus e guardati a vista dagli educatori, da questa mattina hanno preso d'assalto con il loro entusiasmo il parco dei divertimenti di Molfetta. Con loro anche Cosimo Tedeschi. Gli oltre 5000 euro raccolti con la sagra dello scorso agosto, gli hanno permesso di regalare due giorni di spensieratezza a chi, nel corso dell'anno, non ha molte occasioni per poter vivere certe occasioni. «Desidero condividere i meriti di questa iniziativa – dice Tedeschi – con tutte quelle persone che hanno partecipato alla sagra. Siamo davvero felici per aver potuto mantenere l'impegno assunto».
A beneficiare della due giorni di divertimento a Miragica i minori seguiti nel centro Jobel ed i giovani residenti dell'Istituto antoniano delle Figlie del divino zelo e dell'Istituto dei Padri Rogazionisti.