Politica

Udc Bari chiede incontro urgente a Cesa

Autosospesi un centinaio di dirigenti di partito

L'assemblea composta da Comitato provinciale, Direzione provinciale e amministratori locali (consiglieri provinciali, consiglieri e assessori comunali, consiglieri circoscrizionali di Bari), riunita il 30 aprile scorso, preso atto della autosospensione sottoscritta da oltre un centinaio di dirigenti di partito, esprime il proprio dissenso e disappunto per la decisione presa dai vertici romani del partito di penalizzare la Terra di Bari e la Puglia con due opzioni nazionali nella lista della Camera dei deputati, e chiede un incontro urgente con il segretario nazionale del partito, on. Lorenzo Cesa: «L'inevitabile chiarimento non può più attendere».
«Questo sistema elettorale -­ scrivono i dirigenti provinciali nella nota inviata oggi a Roma -­ ha nelle "opzioni" la modalità con cui le segreterie nazionali dei partiti possono punire le realtà locali che non hanno brillato per impegno e risultati. La decisione degli onorevoli Cesa e Buttiglione, al contrario, ha punito il parlamentare uscente barese, l'on. Salvatore Greco (già consigliere regionale, parlamentare e segretario provinciale), malgrado Bari e la Puglia si siano confermate la vera roccaforte del voto Udc: questa circoscrizione è quella che ha consentito l'elezione di ben quattro deputati, più di ogni altra».

«Greco, che già era stato penalizzato dal quinto posto in lista dietro esponenti di partito di altre province -­ prosegue la nota - si è speso al fianco di tutti noi per mantenere alti i consensi al partito, malgrado questa sfida elettorale fosse ben più difficile di qualsiasi altra (vedansi la scelta di correre da soli e l¹appello di Pd e Pdl al "voto utile")».

Le «logiche di partito» cui ha fatto riferimento nei giorni scorsi il commissario regionale Caroppo «avrebbero dovuto operare esattamente al contrario: nessun territorio in Italia ha bene operato come il nostro». «Non solo ­ aggiungono i dirigenti baresi Udc ­Mentre in tutta Italia, nelle settimane prima del voto, si è assistito a una emorragia di dirigenti, anche di livello nazionale, che hanno lasciato l'Udc per aderire al Pdl, la provincia di Bari ha registrato, al contrario, l'adesione di una trentina di amministratori locali Pdl, e questo grazie all¹impegno instancabile dell'on. Greco».
«La città di Bari e la sua provincia -­ conclude la nota -­ meritano, da parte del partito nazionale, maggiore attenzione e una recuperata centralità nella politica regionale: non si può accettare che anche l'Udc sia governato e rappresentato da esponenti di altre province, peraltro di molto minore dimensione e certamente di minore rilievo nella geografia politica pugliese. Aver lasciato fuori dal Parlamento chi come l'onorevole Greco si spende da anni senza risparmio per questo partito, non solo nel Barese ma in tutta la regione, ha significato penalizzare Bari e la Puglia, non soltanto lui».
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