Politica
UDC e sfiducia via web. Pina Chiarello non ci sta.
«Appare del tutto incomprensibile questo attacco diretto al Presidente del Consiglio»
Trani - martedì 13 dicembre 2005
«Apprendo con sconcerto della iniziativa del Capogruppo UDC di "sfiduciare", unitamente ai consiglieri di minoranza, il Presidente del Consiglio Dott. Carlo Laurora. La circostanza, peraltro, viene resa nota dal Consigliere UDC, non attraverso un doveroso passaggio politico ovvero dopo un necessario tavolo tra i partiti e i raggruppamenti della Coalizione, ma attraverso l'articolo apparso quest'oggi su Traniweb.
La gravità dunque è non solo nell'atto in se ma anche nella forma, manifestandosi come irriguardosa nei confronti del Presidente del Consiglio, del Sindaco e di tutti i colleghi consiglieri. Ma veniamo ai fatti: va da se che il Presidente del Consiglio, interpretando il malumore diffuso tra i Consiglieri di Maggioranza, peraltro espresso in modo chiaro dal Partito Repubblicano, a seguito di quella ormai nota delibera di assestamento di bilancio, se ne sia fatto portavoce con una nota di biasimo nei confronti del partito alleato UDC e del suo assessore di riferimento.
Del resto la superficialità nella conduzione di tutta la manovra di assestamento, che certo non è compito del Dott. Laurora o del Sindaco, induce a legittime perplessità circa il ruolo dell'UDC su questo macroscopico scivolone dell'assessorato alle Finanze. Ma tutto a voler concedere, a giustificazione dell'errore compiuto di portare a ratifica del consiglio comunale una delibera di Giunta "modificata" senza il nuovo parere dei revisori dei conti ( essendo questi nel frattempo decaduti dall'incarico), appare del tutto incomprensibile questo attacco diretto al Presidente del Consiglio che sino ad oggi ha svolto un ruolo di mediazione e di dialogo con tutte le forze politiche senza mai risparmiarsi, rendendosi garante di tutti i consiglieri di maggioranza e di tutte le forze politiche che la compongono. Se il senso di questo atto dell'UDC deve essere inteso come frattura di carattere politico esso non può dunque che porsi come attacco diretto alla intera coalizione di maggioranza che si esprime anche attraverso le massime cariche istituzionali quali, appunto il Sindaco ed il Presidente del Consiglio. Pertanto nel riconfermare massima fiducia al Presidente del Consiglio, auspico un immediato chiarimento da parte del Consigliere UDC Domenico Triminì circa il senso di questo grave atto politico. Chiarimento che a questo punto va esteso a tutte le forze della coalizione.»
Pina Chiarello
La gravità dunque è non solo nell'atto in se ma anche nella forma, manifestandosi come irriguardosa nei confronti del Presidente del Consiglio, del Sindaco e di tutti i colleghi consiglieri. Ma veniamo ai fatti: va da se che il Presidente del Consiglio, interpretando il malumore diffuso tra i Consiglieri di Maggioranza, peraltro espresso in modo chiaro dal Partito Repubblicano, a seguito di quella ormai nota delibera di assestamento di bilancio, se ne sia fatto portavoce con una nota di biasimo nei confronti del partito alleato UDC e del suo assessore di riferimento.
Del resto la superficialità nella conduzione di tutta la manovra di assestamento, che certo non è compito del Dott. Laurora o del Sindaco, induce a legittime perplessità circa il ruolo dell'UDC su questo macroscopico scivolone dell'assessorato alle Finanze. Ma tutto a voler concedere, a giustificazione dell'errore compiuto di portare a ratifica del consiglio comunale una delibera di Giunta "modificata" senza il nuovo parere dei revisori dei conti ( essendo questi nel frattempo decaduti dall'incarico), appare del tutto incomprensibile questo attacco diretto al Presidente del Consiglio che sino ad oggi ha svolto un ruolo di mediazione e di dialogo con tutte le forze politiche senza mai risparmiarsi, rendendosi garante di tutti i consiglieri di maggioranza e di tutte le forze politiche che la compongono. Se il senso di questo atto dell'UDC deve essere inteso come frattura di carattere politico esso non può dunque che porsi come attacco diretto alla intera coalizione di maggioranza che si esprime anche attraverso le massime cariche istituzionali quali, appunto il Sindaco ed il Presidente del Consiglio. Pertanto nel riconfermare massima fiducia al Presidente del Consiglio, auspico un immediato chiarimento da parte del Consigliere UDC Domenico Triminì circa il senso di questo grave atto politico. Chiarimento che a questo punto va esteso a tutte le forze della coalizione.»
Pina Chiarello