Politica
Udeur d'accordo con Pillera. La legge elettorale "cammellata" di Berlusconi
«I tranesi dovrebbero sostenere il candidato che ha piu' possibilità»
Trani - venerdì 17 marzo 2006
«Abbiamo ricevuto, letto e apprezzato l'articolo del giornalista Massimo Pillera. Siamo d'accordo con lui quando dice che la nuova legge elettorale e' una cammellata voluta dal centro-destra, che consentira' alla coalizione guidata da Berlusconi di perdere "in piedi". Siamo convinti l'Unione conseguira' un grosso risultato a Trani ed a livello nazionale. Dando un'occhiata alle liste pugliesi risulta evidente che la maggiorparte dei tranesi presenti in lista ha ottenuto candidature cosiddette di "servizio".
E anche qui siamo d'accordo con il giornalista pillera quando afferma che i tranesi dovrebbero sostenere il candidato che ha piu' possibilita' di riuscire ad ottenere un seggio. Lui menziona "la splendida posizionatura al n° 4 di De Feudis" alla camera dei deputati, ommettendo pero' che c'e' un altro tranese, Paolo Loporchio, amico personale del futuro presidente del consiglio Romano Prodi, che e' candidato nella medesima posizione per l'Udeur al Senato della Repubblica. Trani, caro Pillera, ha anche la possibilita' concreta di eleggere un proprio senatore e quindi il nostro candidato si aggiunge di diritto al tuo appello "sul voto che abbia valore".»
L'INTERVENTO DI PILLERA
«I tranesi sono popolo noto e rispettato ovunque grazie alla bellezza della città. Siamo conosciuti anche per i nostri eccessi……, abbiamo mandato in Parlamento la Carlucci; nel complesso comunque siamo per fortuna o purtroppo tranesi e non lo nascondiamo. Siamo bravissimi, e lo abbiamo dimostrato concretamente, nel perdere le occasioni d'oro: abbiamo regalato la città alla destra quando eravamo al governo con Avantario. Siamo bravi, insomma a navigare a vista senza avere la più pallida idea tattica e men che mai strategica, nella vita politica della nostra comunità. Siamo sempre terra di conquista degli apparati di partito allocati a Bari, domani ad Andria o Barletta. Insomma siamo votati al "gregariato" e facciamo poco o pochissimo per posizionarci meglio nel panorama politico regionale o nazionale. Dico questo, perché oggi, alla vigilia delle elezioni, una ulteriore occasione d'oro ci si presenta. Ovvero oggi viviamo una fase di transizione caotica ed anarchica, che dal punto di vista strategico presupporrebbe una posizione chiara e proiettata nell'immediato futuro. La nuova legge elettorale è una tragedia voluta solo, come ben sapete, per consentire alla destra di perdere "in piedi". Ovvio che questa legge ha incontrato le simpatie anche in alcuni settori del centrosinistra, poiché consentiva a qualcuno di andare alle Maldive piuttosto che affrontare una campagna elettorale. Ma questa legge e questo clima passeranno. Noi vinceremo, vinceremo alla grande e torneremo al maggioritario voluto dai cittadini e dal popolo delle primarie. Per ora il punto è vincere, ma bisogna anche lanciare dei segnali durante la vittoria. Oggi la nostra squadra è divisa "tecnicamente", per vincere. Ma siamo l'UNIONE e presto torneremo ad esserlo concretamente: i cittadini, i nostri elettori lo vogliono. I partiti hanno già nominato con la strategia delle candidature a scalare i rappresentanti che siederanno nel prossimo Parlamento. A guardare le liste pugliesi, mi sembra che i traesi siano messi male, molto male. Le difficoltà che impone la nuova legge elettorale, dovrebbero spingere chi possiede un po' di intelligenza politica a ragionare da tranesi. Ovvero il centrosinistra di Trani, se avesse più consapevolezza della sua forza, dovrebbe sostenere il candidato che ha più chancè di riuscire ad ottenere un seggio, rendendo così di fatto, a clamor di popolo "maggioritario nell'atmosfera" un sistema che è proporzionale nel concreto. Questo aprirebbe la strada ad una nuova strategia politica più vicina alla realtà dei cittadini. Si valorizzerebbe il senso delle primarie, si rinsalderebbe il gioco di squadra il centrosinistra tranese, si porrebbe al centro la questione morale, che è necessaria anche per i prossimi appuntamenti elettorali futuri, insomma si darebbe una lezione di alta politica a quegli apparati che hanno sempre voglia di "contarsi finendo per non contare" . Non so se sono stato chiaro, ma tale ragionamento porta ad una scelta: votare il candidato che è meglio posizionato nell'interno degli apparentati del l'UNIONE. Nel caso tranese quindi l'Italia dei Valori di Di Pietro. Badate, io non vorrei solo vincere, ma vorrei stravincere; se cediamo invece ai giochi di Berlusconi e degli apparati che pensano solo ad autoriprodursi rischiamo solo "di non perdere". E questo gli italiani, i traesi non se lo meritano. E' un appello il mio all'intelligenza politica del nostro ceto politico tranese del centrosinistra. Cominciate ad unirvi ora per essere uniti domani ed essere l'UNIONE che i cittadini hanno premiato con le primarie. Non aspettiamo il dopo. Facciamolo adesso dando un Valore al nostro voto. La spendida posizionatura al n.4 di De Feudis, ci dà l'occasione di poter raggiungere un risultato: un parlamentare tranese, o un primo dei non eletti che potrebbe ottenere un incarico importante anche a livello regionale. Pensiamoci, pensateci e non sprecate un' ennesima occasione d'oro che vi spinga a dialogare strategicamente uniti per il prossimo futuro. Date valore al voto tranese, superando le divisioni/diffidenze di un apparato politico destinato a sciogliersi nel progetto del partito democratico come neve al sole. Spero che qualcuno lo capisca, altrimenti dovremo ripensarci in una prossima occasione, ma chissà se sarà d'oro.»
E anche qui siamo d'accordo con il giornalista pillera quando afferma che i tranesi dovrebbero sostenere il candidato che ha piu' possibilita' di riuscire ad ottenere un seggio. Lui menziona "la splendida posizionatura al n° 4 di De Feudis" alla camera dei deputati, ommettendo pero' che c'e' un altro tranese, Paolo Loporchio, amico personale del futuro presidente del consiglio Romano Prodi, che e' candidato nella medesima posizione per l'Udeur al Senato della Repubblica. Trani, caro Pillera, ha anche la possibilita' concreta di eleggere un proprio senatore e quindi il nostro candidato si aggiunge di diritto al tuo appello "sul voto che abbia valore".»
L'INTERVENTO DI PILLERA
«I tranesi sono popolo noto e rispettato ovunque grazie alla bellezza della città. Siamo conosciuti anche per i nostri eccessi……, abbiamo mandato in Parlamento la Carlucci; nel complesso comunque siamo per fortuna o purtroppo tranesi e non lo nascondiamo. Siamo bravissimi, e lo abbiamo dimostrato concretamente, nel perdere le occasioni d'oro: abbiamo regalato la città alla destra quando eravamo al governo con Avantario. Siamo bravi, insomma a navigare a vista senza avere la più pallida idea tattica e men che mai strategica, nella vita politica della nostra comunità. Siamo sempre terra di conquista degli apparati di partito allocati a Bari, domani ad Andria o Barletta. Insomma siamo votati al "gregariato" e facciamo poco o pochissimo per posizionarci meglio nel panorama politico regionale o nazionale. Dico questo, perché oggi, alla vigilia delle elezioni, una ulteriore occasione d'oro ci si presenta. Ovvero oggi viviamo una fase di transizione caotica ed anarchica, che dal punto di vista strategico presupporrebbe una posizione chiara e proiettata nell'immediato futuro. La nuova legge elettorale è una tragedia voluta solo, come ben sapete, per consentire alla destra di perdere "in piedi". Ovvio che questa legge ha incontrato le simpatie anche in alcuni settori del centrosinistra, poiché consentiva a qualcuno di andare alle Maldive piuttosto che affrontare una campagna elettorale. Ma questa legge e questo clima passeranno. Noi vinceremo, vinceremo alla grande e torneremo al maggioritario voluto dai cittadini e dal popolo delle primarie. Per ora il punto è vincere, ma bisogna anche lanciare dei segnali durante la vittoria. Oggi la nostra squadra è divisa "tecnicamente", per vincere. Ma siamo l'UNIONE e presto torneremo ad esserlo concretamente: i cittadini, i nostri elettori lo vogliono. I partiti hanno già nominato con la strategia delle candidature a scalare i rappresentanti che siederanno nel prossimo Parlamento. A guardare le liste pugliesi, mi sembra che i traesi siano messi male, molto male. Le difficoltà che impone la nuova legge elettorale, dovrebbero spingere chi possiede un po' di intelligenza politica a ragionare da tranesi. Ovvero il centrosinistra di Trani, se avesse più consapevolezza della sua forza, dovrebbe sostenere il candidato che ha più chancè di riuscire ad ottenere un seggio, rendendo così di fatto, a clamor di popolo "maggioritario nell'atmosfera" un sistema che è proporzionale nel concreto. Questo aprirebbe la strada ad una nuova strategia politica più vicina alla realtà dei cittadini. Si valorizzerebbe il senso delle primarie, si rinsalderebbe il gioco di squadra il centrosinistra tranese, si porrebbe al centro la questione morale, che è necessaria anche per i prossimi appuntamenti elettorali futuri, insomma si darebbe una lezione di alta politica a quegli apparati che hanno sempre voglia di "contarsi finendo per non contare" . Non so se sono stato chiaro, ma tale ragionamento porta ad una scelta: votare il candidato che è meglio posizionato nell'interno degli apparentati del l'UNIONE. Nel caso tranese quindi l'Italia dei Valori di Di Pietro. Badate, io non vorrei solo vincere, ma vorrei stravincere; se cediamo invece ai giochi di Berlusconi e degli apparati che pensano solo ad autoriprodursi rischiamo solo "di non perdere". E questo gli italiani, i traesi non se lo meritano. E' un appello il mio all'intelligenza politica del nostro ceto politico tranese del centrosinistra. Cominciate ad unirvi ora per essere uniti domani ed essere l'UNIONE che i cittadini hanno premiato con le primarie. Non aspettiamo il dopo. Facciamolo adesso dando un Valore al nostro voto. La spendida posizionatura al n.4 di De Feudis, ci dà l'occasione di poter raggiungere un risultato: un parlamentare tranese, o un primo dei non eletti che potrebbe ottenere un incarico importante anche a livello regionale. Pensiamoci, pensateci e non sprecate un' ennesima occasione d'oro che vi spinga a dialogare strategicamente uniti per il prossimo futuro. Date valore al voto tranese, superando le divisioni/diffidenze di un apparato politico destinato a sciogliersi nel progetto del partito democratico come neve al sole. Spero che qualcuno lo capisca, altrimenti dovremo ripensarci in una prossima occasione, ma chissà se sarà d'oro.»