Vita di città
Uffici giudiziari, il braccio di ferro continua
Logrieco: «Chi ha deciso il fabbisogno di 4200 metri quadrati?»
Trani - martedì 16 febbraio 2010
Continua il braccio di ferro tra il presidente del tribunale, Filippo Bortone, e quello degli avvocati, Francesco Logrieco, sul trasferimento degli uffici giudiziari del Civile dal centro storico alla zona di via Andria. Se il presidente Bortone ha già stabilito che durante la commissione di manutenzione del 24 febbraio saranno aperte le offerte presentate da alcuni privati che hanno immobili da affittare per la sede provvisoria del Civile, gli avvocati contestano ancora la scelta e anche il metodo adottato dal responsabile del tribunale per risolvere i problemi dell'edilizia giudiziaria civile attualmente divisa tra tre edifici: Palazzo Candido, di fianco al tribunale penale e di proprietà del Comune, con gli uffici del Civile; Palazzo Gadaleta, in zona porto e in affitto, adibito a sezione Fallimentare; Palazzo Lalli, vicino alla stazione, con Giudice di Pace e sezione Lavoro.
Tutte queste sezioni verrebbero sistemare in un unico edificio di 4.200 metri quadri, come stabilito dal bando comunale per individuarne uno in affitto. «Ma la determinazione del fabbisogno in 4200 metri quadri – dice Logrieco - non trova riscontro in uno studio preliminare eseguito dai tecnici comunali, in collaborazione con gli operatori giudiziari, volto a stabilire gli standard, quantitativi e qualitativi, dell'edificio che dovrebbe contenere l'intera area civile. Non ricordo di avere partecipato come presidente del Consiglio dell'Ordine a una conferenza di servizi per la determinazione del fabbisogno». Non solo. «La commissione di manutenzione del 27 novembre scorso – aggiunge - aveva deliberato all'unanimità, di prevedere una serie di incontri con l'architetto De Leonardis da parte degli operatori giudiziari dei vari immobili, concordando con i magistrati interessati che lavorano negli uffici giudiziari del tribunale e dell'ufficio del Giudice di Pace. Il deliberato della commissione – accusa Logrieco - è rimasto inattuato, fino ad oggi, perché l'architetto De Leonardis non ha interpellato gli operatori giudiziari, i magistrati degli uffici interessati e il consiglio dell'Ordine degli avvocati».
C'è poi un'altra stranezza rilevata dagli avvocati: il progetto di trasferimento del tribunale civile non è stato preceduto da uno studio economico e finanziario. «I costi ingentissimi per l'allestimento della nuova sede provvisoria – dice Logrieco - non sono stati assolutamente stimati, ancorché in via di massima; né sono stati considerati i costi e i tempi di espletamento degli appalti per la fornitura degli arredamenti delle aule di udienza, degli uffici, delle aree comuni, nonché per la fornitura dei servizi e apparati informatici. Non penso che in questo momento di crisi economica il ministero o il Comune di Trani possano affrontare una operazione finanziaria così impegnativa».
Il tutto mentre è in corso la ristrutturazione di Palazzo Carcano, che è destinato ad uffici giudiziari ed è a due passi da Palazzo Torres, finanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti con il contributo del Ministero.
c. c.
Tutte queste sezioni verrebbero sistemare in un unico edificio di 4.200 metri quadri, come stabilito dal bando comunale per individuarne uno in affitto. «Ma la determinazione del fabbisogno in 4200 metri quadri – dice Logrieco - non trova riscontro in uno studio preliminare eseguito dai tecnici comunali, in collaborazione con gli operatori giudiziari, volto a stabilire gli standard, quantitativi e qualitativi, dell'edificio che dovrebbe contenere l'intera area civile. Non ricordo di avere partecipato come presidente del Consiglio dell'Ordine a una conferenza di servizi per la determinazione del fabbisogno». Non solo. «La commissione di manutenzione del 27 novembre scorso – aggiunge - aveva deliberato all'unanimità, di prevedere una serie di incontri con l'architetto De Leonardis da parte degli operatori giudiziari dei vari immobili, concordando con i magistrati interessati che lavorano negli uffici giudiziari del tribunale e dell'ufficio del Giudice di Pace. Il deliberato della commissione – accusa Logrieco - è rimasto inattuato, fino ad oggi, perché l'architetto De Leonardis non ha interpellato gli operatori giudiziari, i magistrati degli uffici interessati e il consiglio dell'Ordine degli avvocati».
C'è poi un'altra stranezza rilevata dagli avvocati: il progetto di trasferimento del tribunale civile non è stato preceduto da uno studio economico e finanziario. «I costi ingentissimi per l'allestimento della nuova sede provvisoria – dice Logrieco - non sono stati assolutamente stimati, ancorché in via di massima; né sono stati considerati i costi e i tempi di espletamento degli appalti per la fornitura degli arredamenti delle aule di udienza, degli uffici, delle aree comuni, nonché per la fornitura dei servizi e apparati informatici. Non penso che in questo momento di crisi economica il ministero o il Comune di Trani possano affrontare una operazione finanziaria così impegnativa».
Il tutto mentre è in corso la ristrutturazione di Palazzo Carcano, che è destinato ad uffici giudiziari ed è a due passi da Palazzo Torres, finanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti con il contributo del Ministero.
c. c.